MartaDist
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Concetti Chiave

  • Eros rappresenta la pulsione di vita, stimolando la creatività, la crescita e la creazione di legami.
  • Thanatos è l'istinto di morte, promuovendo disorganizzazione e distruzione delle relazioni.
  • Freud introduce il concetto di coazione a ripetere, una tendenza a rivivere esperienze traumatiche passate.
  • Nel contesto analitico, il trasfert rivela la presenza dell'istinto di morte oltre il principio del piacere.
  • Eros e Thanatos lottano incessantemente nella mente umana, spiegando la varietà dei fenomeni vitali.

Indice

  1. Eros e Thanatos: pulsioni opposte
  2. Il ruolo di Freud nella psicoanalisi

Eros e Thanatos: pulsioni opposte

Eros e Thanatos rappresentano rispettivamente la pulsione di vita e la pulsione di morte. L’Eros è in generale la forza psichica che stimola ad agire per raggiungere il piacere, inteso in generale come desiderio, spinta creativa e costruttiva, volontà di crescere e tessere relazioni, creare legami. A questa tendenza vita si oppone Thanatos, l’istinto di morte, una pulsione aggressiva che stimola alla disorganizzazione e alla distruzione.

In altre parole se lo scopo di Eros è stabilire unità ed armonia, quello di Thanatos è seminare disarmonia e distruggere legami.

Il ruolo di Freud nella psicoanalisi

Tra l’altro, Freud individua la presenza del meccanismo coazione a ripetere, la tendenza dolorosa, nell’uomo, a replicare nel tempo esperienze di sofferenza anche molto forti. Un istintuale e cotante ritorno a vissuti traumatici che emerge sistematicamente quando si chiede al paziente di parlare liberamente per far riaffiorare ciò che è stato sommerso. Nel trasfert analitico, questo ripresentarsi di dolore deve in qualche modo rispondere ad un principio diverso da quello del piacere. E appunto si tratta del primordiale istinto di morte. La mente umana appare come un campo di battaglia in cui questi due principi, Eros e Thanatos, lottano per prendere il sopravvento. Ma è una lotta senza sosta e senza vincitori. E proprio questo scontrarsi privo di tregua, e non l’affermarsi di uno o dell’altro, a spiegare la varietà dei fenomeni vitali.

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