Concetti Chiave
- Adorno critica la società borghese capitalista, evidenziando l'alienazione e la disumanizzazione causata dall'ideologia dominante.
- La razionalizzazione moderna, anziché liberare, diventa uno strumento di dominio, trasformando la ragione in un mezzo di controllo e alienazione.
- Il Tauschprinzip rappresenta la riduzione delle differenze qualitative a quantità economiche, deformando l'ordine sociale capitalista.
- Le istituzioni, invece di emancipare, reprimono e deformano le potenzialità umane, riducendo gli individui a funzioni utili ma superflue.
- Il potere pervasivo dell'industria culturale trasforma l'essere umano in un consumatore passivo, eliminando la necessità di pensiero critico.
Adorno - Libertà e società contemporanea
Stabilito che per Adorno la natura autentica delle istituzioni dipende strettamente dalle coordinate storiche in cui l’uomo le pone in essere con la sua azione libera, si può delineare il quadro delle specifiche della società contemporanea.
È in tale aspetto che la disamina di Adorno si fa pessimistica, conducendo una critica della società borghese del capitalismo monopolistico su basi hegeliane, marxiste e psicoanalitiche, che trova massimo sviluppo nell’opera Dialettica dell’Illuminismo (1947), composta in collaborazione con Max Horkheimer.
In questo quadro si concretizza dunque quel rischio insito alla dinamica uomo-istituzioni: invece che la liberazione dalle minacce dell’istintualità naturale per lo sviluppo dell’individuo emancipato, la repressione istituzionale lo impedisce, deformando gli uomini e atrofizzandone le potenzialità. Nella società del dominio tecnico-capitalistico, le istituzioni negano la propria funzione originaria nella volontà della propria autoconservazione, riducendo gli uomini a funzioni utili ma allo stesso tempo appendici superflue e individualmente non indispensabili . Tramite meccanismi come l’industria culturale, il potere pervasivo riduce l’essere umano a consumatore, che non necessità più di pensare criticamente e avere autoconsapevolezza di sé. Il conservatorismo di Gehlen che vede le istituzioni come fondamentali per la sicurezza e sopravvivenza dell’uomo viene smontato nell’ottica di uno strapotere repressivo che invece di esonerare rende gli individui del tutto superflui alla società stessa, in una stagnazione spirituale che è tutto l’opposto dell’accrescimento dell’autocoscienza che doveva essere il prodotto della stabilizzazione dell’istintualità.
Domande da interrogazione
- Qual è la visione di Adorno sulla società contemporanea?
- Come Adorno interpreta il ruolo delle istituzioni nella società moderna?
- Qual è l'effetto dell'industria culturale secondo Adorno?
- In che modo Adorno critica il conservatorismo di Gehlen?
Adorno critica la società borghese del capitalismo monopolistico, evidenziando l'alienazione individuale e la disumanizzazione delle relazioni interumane, causate dalle ideologie dominanti e dalla razionalizzazione fallita.
Le istituzioni, secondo Adorno, negano la loro funzione originaria di liberazione, diventando strumenti di repressione che deformano gli individui e ne atrofizzano le potenzialità, riducendoli a funzioni utili ma superflue.
L'industria culturale manipola e livella gli individui, riducendoli a consumatori privi di pensiero critico e autoconsapevolezza, annullati dagli interessi economici elevati a assoluti.
Adorno smonta il conservatorismo di Gehlen, che vede le istituzioni come fondamentali per la sicurezza, sostenendo che esse, invece, rendono gli individui superflui e causano una stagnazione spirituale, opposta all'accrescimento dell'autocoscienza.