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Concetti Chiave

  • Adorno critica Hegel, sostenendo che lo spirito del mondo non è spirito, ma un'entità autonoma dalle azioni dei singoli, rappresentando una coscienza deformata di predominio.
  • La società storicamente astrae i soggetti, riducendoli a esecutori del proprio sviluppo attraverso il diritto positivo, una razionalità irrazionale che annulla le differenze individuali.
  • Le norme giuridiche creano una realtà strumentale chiusa, sussumendo gli individui in categorie che favoriscono l'ordine, violando l'essenza individuale con coazione e autoconservazione.
  • L'oggettivazione sociale, preordinata agli individui, integra gli interessi di autoconservazione tramite normative, sebbene sia contro gli interessi particolari.
  • Il primato dell'universale viene interiorizzato dagli individui, trasformando la coazione in senso, con la società che venera la sua onnipotenza come mezzo di sopravvivenza.

Adorno - Oggettivazione e diritto positivo

Ponendosi molto criticamente rispetto alla posizione di Hegel, Adorno afferma che esiste uno spirito del mondo, ma non è spirito. È un qualcosa di autonomo rispetto alle azioni dei singoli viventi, che sono l’autentica fonte del movimento reale della società e degli sviluppi spirituali. Si tratta di una mistificazione, una coscienza deformata che esprime un tutto di predominio. Nell’intero arco della storia non si individua alcun soggetto generale costruibile, ma piuttosto, nei millenni, è la società che ha fatto astrazione dei soggetti che la compongono riducendoli a meri esecutori del proprio sviluppo.

Ciò è possibile per mezzo del diritto positivo, fenomeno di una razionalità irrazionale, sfera definitoria tramite un principio formale di equivalenza in cui le differenze scompaiono. Le norme giuridiche elevano la razionalità strumentale a realtà sui generis, esigendo che in tale sistematica non penetri nulla che si sottragga al suo circolo chiuso in se stesso. I concetti artificiali che compongono la sfera del diritto vengono decisi con la sussunzione di ogni singolo ad una categoria, a favorire l’ordine, in una tendenza che riduce gli interessi dei singoli al denominatore di una totalità. L’universale realizzato è contrario all’essenza degli individui in sé, violenta la coscienza reificandola in una realtà di coazione in cui gli uomini, tramite motivi irresistibili di autoconservazione, sono costretti ad assumere atteggiamenti che aiutano l’universalità stessa ad affermarsi .
L’oggettiva così prodotta, preordinata all’individuo e alla sua coscienza, viene esperita nell’unità della società, che si mostra interessata alle necessità di autoconservazioni dei singoli. Di fronte alla minaccia alla vita, lega e integra gli individui tramite la propria normativa, anche se essa è evidentemente contro gli interessi particolari. I singoli colgono il primato dell’unità su di loro, che gli si rispecchia come essenza dell’universale, entro il quale è possibile determinarsi come unità oltre la particolarizzazione. Ma è un processo che giunge dall’esterno, dunque eteronomo. È chiaro che, nel momento in cui gli uomini comprendono il primato dell’universale, è inevitabile la sua trasformazione, astrazione in spirito, elemento superiore: la coazione diviene allora senso. Lo spirito del mondo è l’ipostatizzazione tramite la quale la società venera la sua coazione come onnipotenza, il ringraziamento per la sopravvivenza garantita dall’unità sociale. Al punto tale che oggi l’esistenza degli uomini viene determinata in toto dai grandi monopoli e potenze.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la critica principale di Adorno alla posizione di Hegel riguardo lo spirito del mondo?
  2. Adorno critica Hegel affermando che lo spirito del mondo non è realmente uno spirito, ma piuttosto un'entità autonoma dalle azioni individuali, che mistifica e deforma la coscienza collettiva, riducendo gli individui a meri esecutori del progresso sociale.

  3. Come il diritto positivo contribuisce alla razionalità irrazionale secondo Adorno?
  4. Il diritto positivo, secondo Adorno, è un fenomeno di razionalità irrazionale che, attraverso un principio formale di equivalenza, astrae e sussume gli individui in categorie, riducendo le differenze e promuovendo un ordine che sacrifica gli interessi individuali per l'universalità.

  5. In che modo la società moderna, secondo Adorno, determina l'esistenza degli individui?
  6. Adorno sostiene che la società moderna, attraverso grandi monopoli e potenze, determina completamente l'esistenza degli individui, imponendo una coazione che viene venerata come onnipotenza e garantisce la sopravvivenza tramite l'unità sociale, trasformando la coazione in senso.

Domande e risposte

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