irene.mereu98
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Concetti Chiave

  • Il teatro greco del V secolo a.C., finanziato dallo Stato, includeva la tragedia e la commedia, con la tragedia che svolgeva una funzione catartica attraverso temi drammatici e divini.
  • Eschilo, Sofocle ed Euripide, noti tragediografi, offrivano diverse interpretazioni delle leggi sociali e naturali, esplorando temi come il destino, la giustizia divina e l'autonomia umana.
  • I Sofisti, filosofi itineranti, mettevano in discussione la verità assoluta e insegnavano l'arte della retorica, influenzando pesantemente il pensiero politico e sociale dell'epoca.
  • Protagora e Gorgia, figure chiave tra i Sofisti, rappresentavano posizioni contrastanti sulla conoscenza e la verità, con Protagora che promuoveva il relativismo e Gorgia che negava la possibilità di conoscenza certa.
  • Socrate, sebbene influenzato dai Sofisti, cercava una verità universale attraverso il dialogo e il metodo maieutico, distinguendosi per la sua ricerca etica e il rifiuto del relativismo.

Indice

  1. Il teatro nella Grecia antica
  2. Eschilo e la legge naturale
  3. Sofocle e il destino umano
  4. Euripide e la separazione delle leggi
  5. La sofistica e la crisi filosofica
  6. Protagora e il relativismo
  7. Gorgia e il potere del linguaggio
  8. Socrate e la ricerca della verità
  9. Differenze tra Socrate e i sofisti

Il teatro nella Grecia antica

Mentre nella Grecia del V secolo si sviluppa un movimento di pensiero,quello dei Sofisti(dove si poteva criticare ogni aspetto delo stato e della vita sociale)dall'altra parte nasce il TEATRO che era finanziato e garantito dallo Stato.Vi erano due tipi di teatro:la Commedia e la Tragedia.La Commedia inizia sempre male e finisce bene e ha come protagonisti gente del popolo.La Tragedia inizia sempre bene e finisce male e vede come protagonisti gli dei ed usa un linguaggio colto che aveva il compito di catturare i difetti e metterli in risalto per evitare che il popolo ricadesse nell'errore;la Tragedia ha quindi una funzione purificante(catarsi).I grandi tragediografi furono:Eschilo,Sofocle e Euripide che avevano una diversa interpretazione della tragedia.

Eschilo e la legge naturale

Per Eschilo non c'e differenza tra legge naturale e legge sociale e nelle sue tragedie descrive la sconfitta di coloro che non hanno rispettato le leggi sociali come leggi di natura.La sua più importante tragedia è "i persiani":dice che il re persiano vedendo combattere il suo esercito che invade la Grecia,ritiene di riuscire a sconfiggere Zeus il quale per punirlo lo fa perdere.

Sofocle e il destino umano

Sofocle vive in un periodo di passaggio dove non era ancora chiaro il concetto di leggi e con lui si ha una via di mezzo ovvero esiste la legge naturale che può non essere rispettata subendo delle conseguenze.Sofocle si sofferma principalmente sul dolore umano e nelle sue tragedie accentua l'umanità dei personaggi mettendoli tutti sullo stesso livello e sono vittime di conflitti propri della condizione umana.Per Eschilo la giustizia divina giudica le azioni che ogni uomo compie consapevolmente,punisce i colpevoli e premia i valorosi;Sofocle invece ha una visione più pessimistica,pensa che le azioni compiute dall'uomo siano guidate dal loro destino.Una tragedia di Sofocle è quella di Edipo e racconta della regina di Tebe che un giorno sogna la sua città distrutta dai serpenti.Ella va da un indovino che le dice di uccidere il figlio che porta in grembo poichè egli potrebbe distruggere la città.Quando il figlio nasce,il padre(il re)lo porta da un pastore per ucciderlo ma in realtà lui lo alleva.Passati alcuni anni il ragazzo mentre va a Tebe uccide un anziano signore e poi sposa la regina.Successivamente si scopre che ha ucciso il padre e sposato la madre e si punisce assumendosi la responsabilità per non aver riconosciuto i suoi genitori.Si assume la colpa anche se in realtà era degli dei.In questo caso si è presentata la legge sociale(sconta la colpa di una cosa che non ha commesso) e la legge naturale che vieta il padricidio.Un'altra tragedia di Sofocle è l'Antigone dove mette in scena lo scontro fra due forze di uguale potenza:il diritto dell'amore e della pietà familiare rappresentato da Antigone che vuole seppellire il fratello Polinice e il diritto dello Stato incarnato da Creonte,il re della città,che vieta tale sepoltura.La storia narra di una famiglia reale in cui due fratelli,Eteocle e Polinice si contendono il potere di Tebe.Un giorno Eteocle a conclusione del suo mandato non vuole lasciare il potere e suo fratello allora attaccò la città con il suo esercito.I due contendenti si uccidono a vicenda in duello ma il nuovo re di Tebe Creonte decide che solo Eteocle merita una sepoltura con tutti gli onori mentre il fratello Polinice sarà lasciato senza sepoltura al di fuori delle mura della città.A questo punto inizia la battaglia di Antigone,sorella dei due fratelli uccisi che ritiene che il fratello Polinice abbia diritto a una sepoltura e dopo aver tentato invano di convincere il re si reca presso il corpo del fratello,lo copre di cenere e compie gli onori funebri.La rabbia di Creonte non si placa quando scopre che la colpevole è sua nipote Antigone,la vicenda si conclude con la morte di tutti i personaggi.A questo punto il sovrano capisce che la legge umana è superiore a quella sociale.Questo discorso porta alla possibilità di poter discutere se le leggi della città fossero giuste o sbaliate.Le leggi sono quindi relative e vengono fatte dalla maggioranza dei cittadini.In questo contesto si inserisce una filosofia chiamata sofistica,la quale insegna che non vi è una verità unica e universale ma si raggiungono solo verità provvisorie che nascono dal confronto e dal dialogo con gli altri.

Euripide e la separazione delle leggi

Infine per Euripide la legge sociale è completamente separata da quella naturale,per lui gli dei non esistono e l'uomo è responsabile delle sue azioni.L'esempio più significativo è quello di Medea,la principessa di un'isola.Un giorno in quest'isola sbarcano gli Argonanti e uno di loro,Giasone,si innamora di lei e anch'essa.Medea segue Giasone nei suoi viaggi,si sposano e danno alla luce due figli.Approdano in un'altra isola e Giasone si innamora di un'altra principessa.All'inizio Medea pensa di ucciderlo ma poi ragionando pensa che lui così non soffra e finge di essere d'accordo.I due si sposano e Medea regala alla nuova moglie un mantello,lei si scioglie poichè era imbevuto nell'acido.Inoltre per far soffrire ancora di più Giasone uccide i figli e tenta di suicidarsi.Medea viene premiata dagli dei per essere riuscita a costruire un mondo di sofferenza per Giasone.Con l'escamotage viene portata nell'Olimpo con un carro alato.Legge umana e legge naturale non coincidono e viene premiata la capacità di pensare dell'uomo.Ricapitolando,i tragici dimostravano il modello di vita che i cittadini dovevano seguire.

La sofistica e la crisi filosofica

Nel V secolo la filosofia ateniese è segnata da una crisi data dalla situazione politica.La sofistica infatti può essere definita anche filosofia della crisi non solo perchè rispecchia un momento di trasformazione ma soprattutto perchè mette in luce le difficoltà che si erano accumulate nella tradizione filosofica.I sofisti dovettero affrontare questi problemi tra i quali la verità e la conoscenza.Il termine sofista(sapiente)viene utilizzato per indicare i primi intellettuali insegnanti a pagamento della storia che operavano spostandosi per le poleis greche dove vi era un regime democratico.L'insegnamento era aperto a tutti ma specialmente ai figli degli aristocratici i quali richiedevano cultura per potersi impossessare del potere.L'insegnamento che essi impartivano ai giovani cittadini consisteva nell'arte della retorica,cioè del saper parlare e convincere con le sue teorie.I sofisti si dividono in tre gruppi:1)universalisti o enciclopedisti:ritenevano di dover insegnare un pò di tutto;2)teknè politikè:ritenevano di dover insegnare l'arte della politica;3)teknè retorikè:ritenevano di dover insegnare l'arte della retorica.I sofisti spostarono il loro studio dalla natura all'uomo.Il mondo esiste in quanto noi gli diamo un significato.La valutazione di Platone e Aristotele ha fatto si che le opere dei sofisti non fossero tenute in considerazione e non venissero conservate,pertanto ci giungono pochi frammenti e ciò pone problemi di interpretazione.I sofisti erano come tecnici della comunicazione che insegnavano a usare con maestria il linguaggio.E'possibile distinguere due generazioni della sofistica:la prima comprende Protagora e Gorgia che erano i sofisti più importanti e la seconda comprende i contemporanei di Platone.

Protagora e il relativismo

Protagora nacque ad Abdera intorno al 490 A.c e fu il primo esponente della sofistica.La sua formazione fu principalmente influenzata da Eraclito.La sua tesi fondamentale risiede nel principio che l'uomo è misura di tutte le cose,cioè tutte le cose dipendono dall'uomo.E'misura delle cose che sono in quanto sono e delle cose che non sono in quanto non sono.Vi sono diverse interpretazioni che si possono dare a questa frase a seconda del significato che diamo al termine uomo: 1)individuo singolo:cioè le cose appaiono diverse a seconda dei punti di vista soggettivi;2)comunità:le cose sono valutate in modo diverso a seconda delle abitudini della comunità;3)specie:cioè la percezione della realtà dipende dall'aspetto mentale degli uomini che differisce da quello degli animali.Il tema della verità è al centro della riflessione di Protagora e la novità consiste nello stretto rapporto tra verità ed esperienza.La verità non viene concepita come sapere assoluto ma relativa all'esperienza dell'uomo.Protagora ha quindi una concezione relativistica della verità.Appunto secondo il relativismo non esiste una realtà assoluta in quanto tutto è vero,ognuno da un punto di vista diverso.Per Protagora la verità risulta legata alla prassi.Protagora afferma che in ogni esperienza vi sono due logoi in contrasto fra di loro e con questo vuole dire che è possibile sostenere a proposito di una stessa realtà due tesi fra loro contradditorie.Da qui l'elaborazione dei discorsi doppi che consiste nel dimostrare la vericità delle tesi opposte.Gli argomenti più affrontati sono sulla politica e sulla giustizia.

Gorgia e il potere del linguaggio

Gorgia nacque nel 485 A.c in Sicilia e morì a 109 anni.Fu discepolo di Empedocle ed esercitò la sua arte retorica in molte città della Grecia.Di lui conosciamo solo due testi:"in difesa di Elena" e "sul non essere".Nel primo testo Elena fugge con Paride perche l'ha voluto Venere o perchè Paride attraverso le parole le prospetta un mondo migliore,secondo Gorgia il mondo non ha significato ma siamo noi che dobbiamo darglielo appunto con il linguaggio.Nella seconda opera contesta le idee di Parmenide sull'essere e dimostra tre tesi:1)nulla è;2)anche se qualcosa fosse sarebbe inconoscibile;3)anche se fosse conoscibile sarebbe incomunicabile.La prima nega l'essere come riferimento del discorso;la seconda nega la capacità della ragione di conoscere la realtà e la verità;la terza dice che ammettendo che l'essere esista non riusciremo mai a comunicarci.Gorgia nega l'identità fra realtà,verità e linguaggio.Per egli il linguaggio ha due funzioni:una distruttiva e l'altra costruttiva.La prima si esprime con la dialettica,un metodo di dimostrazione che fa apparire la verità di una tesi tramite la confutazione della tesi opposta.La seconda si esprime nella retorica,un metodo che produce verità tramite il discorso.

Protagora ammette la possibilità di conoscere la realtà e Gorgia nega la possibilità della conoscenza;per Protagora le contraddizioni possono essere elaborate attraverso il confronto collettivo mentre per Gorgia la persuasione è il prevalere di un punto di vista che risulta vincente solo grazie alla potenza del discorso che lo sostiene;Protagora introduce come criterio di valutazione dei discorsi la loro utilità per l'individuo e per la città mentre per Gorgia la bontà di un discorso coincide con la sua efficacia persuasiva.

Socrate e la ricerca della verità

Socrate nasce nel 470 A.C da padre scultore e madre levatrice.Viene educato alla musica e alla poesia e si interessa di fisica e medicina prima di dedicarsi alla filosofia.Per la sua educazione filosofica ha appreso il naturalismo di Anassagora e la retorica dei sofisti,ma furono soprattutto Anassagora e Protagora a influenzare la sua formazione.Secondo Platone fu l'oracolo di Delfi ad avviare Socrate allo studio della filosofia;dice che tra tutti gli uomini Socrate è il più sapiente.Per Socrate queste parole sono un enigma e per risolverlo inizia a chiedere spiegazioni alle persone che incontra in giro.Socrate dice che ognuno è il più sapiente nel proprio ambito e che per trovare la sapienza bisogna rifarsi ad un motto scritto all'entrata del Tempio di Apollo a Delfi:conosci te stesso,poichè conoscendo te stesso e ricercando dentro di noi possiamo trovare la verità.Coloro che cercano la verità all'esterno non sono veri sapienti.Il vero sapiente è colui che sa di non sapere e colui che continuamente ricerca.Partendo da questi due motti,Socrate vuole rendere coscienti gli uomini della loro ignoranza.Socrate partecipa a tutte le guerre che Atene combatte durante la sua vita e viene anche eletto a una carica pubblica ateniese.Si sposò con Santippe da cui ebbe tre figli.Pur essendo tra gli ateniesi più stimati,all'età di 70 anni viene accusato da 3 persone:Anito,Mileto e Licone.Il più importante di questi è Anito che dopo aver ripreso il potere dopo la guerra dei 30 tiranni fondò una democrazia.La filosofia di Socrate mal si accorda a questa situazione politica perchè egli sostiene che bisognasse mettere in dubbio le leggi con delle domande e poichè questo non piacque alla classe dominante,Socrate viene accusato di:corrompere i giovani:Socrate discuteva sempre con i giovani i quali lo seguivano,provocava i suoi discepoli perchè voleva che con le sue domande egli imparassero a riflettere;non credere negli dei della città:Socrate in realtà aveva sempre rispettato gli dei della città e ha sempre seguito i riti religiosi quindi non poteva essere condannato per questo;aver introdotto altri dei nella città:Platone racconta di aver visto Socrate durante la guerra seduto immobile in un campo senza dare segni di vita;racconta di momenti in cui lui non mangia,non parla e non ascolta nessuno;Socrate spiegherà che in quei momenti sta parlando con il Daimonion(una via di mezzo tra gli uomini e gli dei)e che arriva e dice solo ciò che non si deve fare.Non è una divinità ma solo qualcosa di personale che si presentava improvvisamente per parlare con lui.Socrate non aveva nemmeno interesse a sostituire gli dei della città.Ad Atene dopo che si veniva accusati gli ateniesi si riunivano nell'agorà dove l'accusato faceva un discorso di difesa e questi poi votavano con un sasso nero o un sasso bianco e decidevano la pena.Socrate si difese da solo e il suo discorso venne poi riportato dal suo discepolo Platone,ma alla fine del processo viene condannato a morte.Ritenendosi innocente chiede agli ateniesi un premio,quello di erigere una statua a sua figura e di vivere a spese dello Stato;egli viene ricondannato a morte e portato in carcere.Socrate non lasciò scritto nulla,preferiva comunicare il suo pensiero attraverso il dialogo con gli altri filosofi e con i giovani.In diversi libri di Platone è ripresa la vita di Socrate:nell'Apologia il processo,in Critone-Fidone le sue ultime ore.Abbiamo testimonianze anche da Aristotele,Senofonte e Aristofane e qualcuno dubita anche della sua esistenza,si parla di Socrate come un elemento cristologico.Il metodo socratico è costituito dal dialogo che è orientato alla ricerca della verità.Questo metodo chiamato brachilogia lo differenzia dai sofisti che cercavano di convincere con dei discorsi molto lunghi.Socrate utilizza invece dei discorsi brevi costituiti da domande e risposte precise.Socrate pone una serie di domande fino a quando l'interlocutore non sa più rispondere,questo metodo lo applica con tutti coloro che parlavano con lui.Il metodo socratico è composto da 2 parti:l'ironia e la maieutica.Con l'ironia Socrate fa finta di essere a un livello inferiore dell'interlocutore e di non sapere cercando di distruggere le sue certezze.Dopo averle distrutte Socrate passa alla maieutica dove cercava di ricostruire le conoscenze insieme all'interlocutore.Socrate ricerca il significato che diamo alle cose all'interno del soggetto,però ritiene che è possibile trovarlo insieme agli altri.Si differenzia così dal relativismo sofistico.Socrate per arrivare alla definizione inventa un metodo che Aristotele chiamerà induzione che consiste nell'analizzare i casi particolari per poi arrivare alla legge generale.Per Socrate la giustizia è il rispetto delle leggi della città che non devono essere violate.Egli quindi accettò la condanna e rifiutò la fuga per rimanere fedele alle leggi.Con il concetto dell'intellettualismo etico Socrate dice che la verità è dentro di noi e ognuno segue il bene,nessuno fa il male volontariamente ma è solo dovuto alla sua ignoranza.

Differenze tra Socrate e i sofisti

Socrate è legato ai sofisti da affinità e differenze.Comune è l'intenzione di spostare la ricerca dalla natura all'uomo e il fatto che la filosofia si fonda sul ragionamento e il linguaggio.I sofisti utilizzavano discorsi lunghi(macrologia)mentre Socrate discorsi brevi(brachilogia).I sofisti volevano convincere con i loro discorsi e non avevano un concetto di giusto o sbagliato mentre Socrate voleva solo insegnare alle persone a riflettere.Mentre i sofisti utilizzavano i discorsi doppi per dimostrare tutte le loro tesi,per Socrate non esistono.Socrate crede,contro il relativismo sofistico,che l'anima umana possa arrivare a conquistare la verità certa e universale condivisa da tutti.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la funzione principale della tragedia nel teatro greco del V secolo?
  2. La tragedia aveva una funzione purificante (catarsi), utilizzando un linguaggio colto per mettere in risalto i difetti e prevenire che il popolo ricadesse nell'errore.

  3. Come si differenziano le interpretazioni della tragedia tra Eschilo, Sofocle ed Euripide?
  4. Eschilo non distingue tra legge naturale e sociale, Sofocle evidenzia il destino e il dolore umano, mentre Euripide separa completamente le leggi sociali da quelle naturali, negando l'esistenza degli dei.

  5. Qual è il principio fondamentale della filosofia di Protagora?
  6. Protagora sostiene che "l'uomo è misura di tutte le cose", indicando che la verità è relativa e dipende dall'esperienza e dal punto di vista dell'uomo.

  7. Quali sono le due funzioni del linguaggio secondo Gorgia?
  8. Gorgia attribuisce al linguaggio una funzione distruttiva, espressa tramite la dialettica, e una funzione costruttiva, espressa tramite la retorica.

  9. In che modo Socrate si differenzia dai sofisti nel suo approccio filosofico?
  10. Socrate utilizza un metodo di dialogo breve (brachilogia) per cercare la verità, mentre i sofisti usano discorsi lunghi (macrologia) per convincere. Socrate crede nella possibilità di raggiungere una verità certa e universale, contrariamente al relativismo sofistico.

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