Concetti Chiave
- La sofistica è un movimento filosofico del V secolo caratterizzato dall'insegnamento a pagamento della sapienza, criticato come "prostituzione della cultura".
- I sofisti hanno spostato il focus dalla natura all'uomo, diventando filosofi dell'uomo e della città, e hanno creato la retorica come arte del persuadere.
- Considerata l'"Illuminismo greco", la sofistica sfida miti e credenze tradizionali attraverso la ragione, definendo la cultura come formazione globale dell'individuo.
- Protagora, il principale esponente della sofistica, afferma che "l'uomo è misura di tutte le cose", promuovendo un relativismo morale basato su punti di vista individuali.
- Protagora sostiene che il criterio di scelta è l'utilità privata e pubblica, enfatizzando il bene del singolo e della comunità come guida filosofica.
Origini della sofistica
Intorno al V secolo nacque la sofistica, quel movimento filosofico caratterizzato a da quegli intellettuali che facevano della loro sapienza una professione e che quindi lo insegnavano dietro una ricompensa economica. Per questo motivo essi furono definito in modo negativo dalla critica; Senofonte infatti li definì:"prostituti della cultura". I filosofi hanno attuato una rivoluzione filosofica, spostando il centro dell'interesse della natura all'uomo, diventando i filosofi dell'uomo e della città. La loro creazione più importante è sicuramente la retorica, ovvero l'arte del persuadere attraverso lo strumento linguistico. La sofistica è stata definita "Illuminismo greco", poiché si mettono in discussione miti e credenze della tradizione attraverso l'utilizzo della ragione. Cambia anche il concetto di cultura che non è più l'insieme di nozioni ma è intesa come formazione globale di un individuo. Cambia anche il concetto di virtù, che non deriva dai natali, ma dal sapere. La sofistica rappresenta una forma di filosofia proiettata verso l'utile.
Contributi di Protagora
Protagora rappresenta il maggiore esponente della sofistica; egli elabora la dottrina dell'uomo - misura in base alla quale "l'uomo è misura di tutte le cose, delle cose che sono in quanto sono, delle cose che non sono in quando non sono". Questo significa sostenere che l'uomo è il metro di giudizio della realtà. Protagora scrive i raggiungimenti doppi, in cui vuole dimostrare come le stesse cose possono essere buone o cattive a seconda dei punti di vista. Quindi se non esistono verità assolute, tutte le opinioni possono essere equivalenti; questa affermazione può essere intesa come forma di relativismo morale. Per Protagora quindi il criterio di scelta è rappresentato dal principio di utilità privata e pubblica, intesa come bene del singolo e della comunità. In conclusione i filosofi e in particolar modo Protagora possono essere definiti protagonisti dell'utile.
Domande da interrogazione
- Quali sono le origini e le caratteristiche principali della sofistica?
- Qual è il contributo principale di Protagora alla sofistica?
- Come cambia il concetto di virtù secondo la sofistica?
La sofistica nacque nel V secolo come movimento filosofico in cui gli intellettuali insegnavano la loro sapienza dietro compenso economico. Fu criticata per questo, ma rivoluzionò la filosofia spostando l'interesse dalla natura all'uomo e creando la retorica. È definita "Illuminismo greco" per il suo approccio razionale e critico verso miti e credenze tradizionali.
Protagora è noto per la dottrina dell'uomo-misura, secondo cui "l'uomo è misura di tutte le cose". Questo implica che la realtà è soggettiva e che non esistono verità assolute, promuovendo un relativismo morale. Il criterio di scelta per Protagora è l'utilità privata e pubblica.
Nella sofistica, il concetto di virtù cambia radicalmente: non è più legato ai natali, ma al sapere. La cultura diventa una formazione globale dell'individuo, e la virtù è vista come una forma di conoscenza utile per il bene personale e della comunità.