Concetti Chiave
- Lo stoicismo si sviluppa in tre fasi storiche: antica, media e nuova stoà, con influenze greche e romane.
- La filosofia stoica vede la logica, l'etica e la fisica come strumenti per comprendere e proteggere l'anima.
- Gli stoici considerano la filosofia un esercizio per curare l'anima e cercare la felicità attraverso la ragione.
- In contrasto con Epicuro, gli stoici non identificano il bene con il piacere ma con il vivere secondo natura.
- La virtù massima per gli stoici è la sapienza, ottenuta tramite il logos e l'evitamento delle passioni.
Indice
Le tre fasi dello stoicismo
Lo stoicismo è una filosofia prolifica (che si è mantenuta e trasmessa per un buon numero di anni), divisa in 3 fasi che vanno dal 3oo a.C. giungendo addirittura fino all’epoca romana.
- 1° fase: ‘antica stoà’ (300 – 200 a.C. ) : con Zenone, Cleante e Crisippo come fondatori
- 2° fase: ‘media stoà’ (100 – 50 a.C. ) : assistiamo al passaggio dalla Grecia a Roma (come centro culturale e politico più importante); ci sono approfondimenti storici e scientifici
- 3° fase: ‘nuova stoà’ ( I secolo a.C. – II secolo d.C.): c’è una forte presenza dell’influsso romano, incontriamo figure importantissime come quelle di Cicerone e Seneca
Il pensiero stoico e la felicità
Il pensiero stoico è lo stesso nelle 3 periodizzazioni e possiamo identificare questa filosofia stoica come condivisione e coesistenza dell’epicureismo e dello scetticismo.
Per gli stoici la filosofia è un esercizio che porta a curare l’anima ed è una ricerca della felicità.
Con gli stoici c’è un rifiuto totale della trascendenza, ossia il rifiuto del culto, degli dèi, sono filosofi materialisti.
La divisione della filosofia stoica
Per loro la filosofia si divide in: logica, etica e anima. Perché, però, sono necessarie?
Paragonano e accostano questi 3 termini ad un concetto che possiamo capire molto bene:
(1) Uomo = giardino : l’uomo è visto come un giardino
Questo giardino è protetto da delle mura
Le (2) mura = logica (così come le mura proteggono il giardino, la logica protegge l’uomo)
Dentro questo giardino c’è un (3) albero = fisica, ossia la parte materiale con cui otteniamo i (4) frutti = etica (=anima)
Il concetto di bene e male
Il concetto principale è sicuramente che con gli stoici il bene non è identificato nel piacere.
Le passioni sono viste come delle malattie poiché non richiedono l’uso del logos (ragionamento) e non mi fanno ragionare.
Se studio il comportamento umano trovo bene, male, giusto e ingiusto.
L’uomo valuta il bene con il male e il giusto con l’ingiusto per una realizzazione della vita fisica.
Vivere secondo natura
Come raggiungo la felicità? Vivendo secondo natura.
Per vivere secondo natura devo valutare/riconoscere prima 2 livelli:
1° livello: quello degli animali.
Gli animali cercano la sopravvivenza: oikéiosis (appropriazione di ciò che mi serve per vivere)
2° livello: quello dell’uomo.
L’uomo ha completo possesso del lògos (ragionamento, pensiero); incrementare il logos rappresenta il ‘bene’, ignorare (ossia non conoscere) è il ‘male’
Evitando le passioni incremento il logos e l’apatia (in questo caso ha un’accettazione positiva) .
La virtù massima è la sapienza, raggiunta con il logos (che è la misura di ogni cosa), con la prudenza, fortezza, giustizia e temperanza.
Domande da interrogazione
- Quali sono le tre fasi dello stoicismo e chi sono i principali esponenti di ciascuna fase?
- Come gli stoici vedono la filosofia e quali sono le sue componenti principali?
- In che modo lo stoicismo differisce dalla filosofia di Epicuro riguardo al concetto di bene?
- Qual è la virtù massima secondo lo stoicismo e come si raggiunge?
Lo stoicismo si divide in tre fasi: l'antica stoà (300-200 a.C.) con Zenone, Cleante e Crisippo; la media stoà (100-50 a.C.) con il passaggio dalla Grecia a Roma; e la nuova stoà (I secolo a.C. - II secolo d.C.) con figure come Cicerone e Seneca.
Gli stoici vedono la filosofia come un esercizio per curare l'anima e cercare la felicità. La dividono in logica, etica e fisica, paragonandole rispettivamente a mura, frutti e un albero in un giardino.
Gli stoici non identificano il bene con il piacere, come fa Epicuro. Vedono le passioni come malattie che ostacolano il ragionamento e credono che il bene si raggiunga vivendo secondo natura e incrementando il logos.
La virtù massima è la sapienza, raggiunta attraverso il logos, che è la misura di ogni cosa, insieme alla prudenza, fortezza, giustizia e temperanza.