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di Kn9
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Concetti Chiave

  • Socrate è considerato un simbolo del caos istituzionale, morale e sociale del suo tempo, spesso confuso con i sofisti per i suoi dibattiti sul bene e il male.
  • Accusato di empietà, Socrate sceglie di rispettare le leggi della polis e accetta serenamente la condanna a morte bevendo cicuta.
  • Platone, allievo di Socrate, fonda una scuola filosofica conosciuta come "il liceo", promuovendo il pensiero e la discussione tra gli studenti.
  • Aristotele, originario vicino ad Anfipoli e allievo di Platone, diventa maestro di Alessandro Magno e successivamente fonda la sua scuola ad Atene.
  • Il "peripato" di Aristotele continua la tradizione di discussioni filosofiche, simile all'approccio educativo del liceo di Platone.

Indice

  1. Il simbolo del caos
  2. L'accusa e la condanna di Socrate
  3. L'eredità di Socrate e Platone

Il simbolo del caos

Il simbolo del caos istituzionale e anche morale e sociale diventa Socrate.

Al tempo esisteva la sofistica, ovvero una scuola di retorica dove i maestri insegnavano l’arte di saper parlare per chi volesse entrare nella vita politica, loro (i maestri) venivano così accusati di essere diventati relativisti, Socrate poteva essere scambiato per un sofista infatti lui dibatteva con i giovani di che cosa fosse il bene e cosa il male, così aveva fatto suo il motto che era scritto sul santuario a Delfi, conosci te stesso.

L'accusa e la condanna di Socrate

Ad un certo punto viene accusato di empietà e per questo viene chiuso in carcere, così nonostante l’occasione di fuga offerta dagli amici, preferisce rispettare le leggi delle polis e quindi di bere la tazza di cicuta con serenità.

Così Socrate, che era il simbolo della filosofia del tempo, che faceva ”partorire le menti” (modo di dire utilizzato a quel tempo” viene condannato dalla città che lasciava la libertà di pensiero e di confronto a tutti i cittadini.

L'eredità di Socrate e Platone

Platone, allievo di Socrate, ne riconosce l’eredità e fonda una scuola dove c’era un giardino, qui gli studenti discutevano del pensiero e la filosofia, questo giardino fu chiamato: “il liceo” e all’interno di questo cresce Aristotele, filosofo che veniva dal nord (vicino ad Anfipoli). Lui venne nominato maestro di Alessandro Magno, e, dopo aver terminato il suo lavoro torna ad Atene e anche lui forma una scuola con il: “peripato”, dove gli studenti parlavano del proprio pensiero (stesso scopo del liceo).

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