Concetti Chiave
- Socrate rappresenta il modello della vita filosofica, in contrasto con la vita attiva del politico, sfidando i valori e le dinamiche della città.
- L'eredità socratica è vista nelle scuole socratiche e nella filosofia ellenistica, influenzando l'immagine del saggio autarchico.
- Platone, allievo di Socrate, cerca di adattare gli insegnamenti del maestro per integrarli nella vita politica e associativa.
- Socrate risponde alle accuse di Antifonte sottolineando il valore dell'amicizia, del bene comune e di una vita semplice e sobria.
- La figura di Socrate, nonostante la condanna a morte, rimane simbolo di saggezza e resistenza alle istituzioni.
Indice
L'eredità di Socrate
Come si sarà capito, l’eredità socratica si presenta, da un lato, davvero imponente, ma, dall’altro, estremamente difficile da gestire. Socrate incarna per secoli il modello della vita filosofica, un modello di vita sostanzialmente opposto a quello della vita attiva del politico. Nella sua stessa vicenda biografica è del resto facilmente leggibile lo scontro con la città, i suoi valori, le sue dinamiche associative e i suoi meccanismi di consenso.
Il modello del saggio isolato
Socrate è stato dunque per secoli il modello del saggio isolato, condannato a morte dalla propria città, ma mai veramente sconfitto dai suoi tribunali.
L'influenza di Platone
Questo tipo di eredità è raccolto in larga parte dalle scuole socratiche e attraverso di esse passa nella filosofia ellenistica, dominata dalla figura del saggio autarchico. Tuttavia, questa immagine isolata e autosufficiente della saggezza è avvertita anche come la ragione della sconfitta storica del socratismo. In questa direzione si muove il maggiore degli allievi di Socrate, Platone, il quale tenta di ricalibrare l’insegnamento del maestro, per evitare che tale prezioso lascito dell’individuo) troverà compimento nella politica (la vita associata con gli altri uomini).
La difesa di Socrate
Nella testimonianza dell’allievo Senofonte, Socrate si difende dall’accusa mossagli dal sofista Antifonte di essere un “maestro di infelicità” perché è povero, non ha alcun successo sulla scena sociale e non professa il suo insegnamento vendendolo dietro compenso. A queste accuse Socrate con una può dedicarsi ai veri amici, al bene della comunità e ai piaceri semplici di una vita sobria.