Concetti Chiave
- Socrate, nato nel 470 a.C. ad Atene, era di estrazione umile e partecipò a tre guerre, rimanendo sempre legato alla sua città natale.
- Ritenne che la filosofia dovesse concentrarsi su ciò che è fatto dall'uomo, escludendo quindi lo studio della natura.
- Socrate non scrisse mai opere, credendo che i dialoghi fossero il mezzo migliore per scoprire nuove verità, poiché i libri offrivano solo verità statiche.
- La sua metodologia dialogica includeva l'ironia, la definizione iniziale, il "ti estì" e la maieutica, portando alla luce la verità attraverso il confronto.
- Rivoluzionò il concetto di virtù, affermando che fosse un fatto umano legato al pensiero, poiché solo gli uomini hanno la capacità di scelta.
Indice
Socrate
Figlio del V secolo. E' di estrazione umile poiché figlio di un fabbro e di un'ostetrica. Sappiamo molto sulla sua vita: nacque nel 470 a.C. ad Atene. Segui degli studi di astronomia e di fisica,in particolar modo è discepolo di Anassagora (naturalismo) si accorse che la sua vocazione filosofica non era questa. Infatti riteneva che la filosofia dovesse occuparsi soltanto di ciò che è fatto dall'uomo quindi la natura (non creata dall'uomo) non può essere oggetto di studio poiché tenta di capire qualcosa che per l'uomo sarà sempre incomprensibile.Sappiamo inoltre che partecipò a tre guerre e visse sempre ad Atene. In una di queste guerre ricevette una corona d'alloro. Andava in giro per Atene e dialogava con chi incontrava e riteneva che la sua filosofia provenisse dai dialoghi che intraprendeva.
Volontariamente non ha mai scritto opere perché riteneva che i libri fossero inadeguati e che donassero verità statiche mentre nel dialogo escono sempre verità nuove. Infatti è stato davvero difficile determinare la sua filosofia proprio a causa di questo.
Ogni idea nasce dal dialogo, cioè nell'essere posta continuamente in discussione.
La verità non può fare a meno del dialogo.
La filosofia coincide con il dialogo.
Se è vero che la verità appare con il dialogo significa che è pre-esistente all'uomo.
Socrate nei suoi dialoghi aveva delle tappe fisse:
• I tappa > L'ironia (deriva da Eironeia, ovvero finzione) Fingeva di non sapere e che l'altro sapesse molto e questo serviva per far parlare l'interlocutore.
• II tappa -> Prima definizione: l'interlocutore dava una propria definizione sull'argomento.
• III tappa -> Ti estì (che cos'è): si tratta di brevi domande mirate a smussare la prima definizione dell'interlocutore.
Come suo padre (uno sculture) smussava il marmo creando la bozza di una figura,Socrate con le domande faceva saltare fuori la verità.
• IV tappa -> maieutica: Socrate si considera "sterile" in fatto di sapienza ovvero "sa di non sapere". Ha imparato l'arte della maieutica dalla madre; così come sua madre faceva partorire le donne,lui faceva partorire le idee dalle menti degli uomini.
Molti scambiano Socrate per un sofista;il suo comportamento è identico a quello dei sofisti,l'unica differenza è che non si fa pagare.
Al sofista interessa la sua prospettiva e dimostrare la sua potenza.
Per Socrate invece la verità è centrale e infatti dice che la sua verità è unica. Ad un certo momento viene accusato e condannato a morte. La democrazia ateniese è in profonda crisi perché la ricchezza era diventata un peso. Socrate venne visto come un personaggio destabilizzante poiché fa vacillare le conoscenze. Molti uomini illustri divennero suoi discepoli. Venne convocato a processo nel 399 a.C.,Platone ha riportato la vicenda poiché era lì. Inizialmente gli venne chiesto se volesse un'avvocato,al tempo si chiamavano logografi,ma lui disse che non ne aveva bisogno,da questa vicenda voleva uscirne libero non vivo. Inizia spiegando che l'oracolo di Delfi aveva detto che era lui il più sapiente tra gli uomini. Lui non si reputava sapiente,ma non poteva contraddire l'oracolo e quindi si era messo a girare per Atene e a dialogare con le persone più in vista.
Alla fine gli chiesero di scegliere come morire in quanto era un personaggio molto eminente. Socrate gli rispose di voler essere onorato come un eroe e vivere alle spese dello stato ateniese,i giudici colsero questa risposta come una sfida e lo mandarono a morte.
Virtù (aretè)
Per virtù si intendeva la finalità propria di ogni ente (es: un'ala è fatta per volare -> quindi la sua virtù è il volo). Questo vale per il mondo greco tradizionale.Socrate rivoluziona questo concetto: la virtù è un fatto umano, appartiene solo all'uomo.
Afferma ciò perché gli uomini hanno la possibilità di scegliere mentre gli altri esseri no. Alcuni affermavano che le virtù sono molte e sono tutte le cose che l'uomo può fare mentre Socrate sosteneva che era una sola ed era il pensiero.
Domande da interrogazione
- Quando è nato Socrate?
- Qual è la sua vocazione filosofica?
- Perché Socrate non ha mai scritto opere?
- Quali erano le tappe fisse nei dialoghi di Socrate?
- Perché Socrate è stato condannato a morte?
Socrate è nato nel 470 a.C.
Socrate riteneva che la filosofia dovesse occuparsi soltanto di ciò che è fatto dall'uomo.
Socrate riteneva che i libri fossero inadeguati e che donassero verità statiche mentre nel dialogo escono sempre verità nuove.
Le tappe fisse nei dialoghi di Socrate erano l'ironia, la prima definizione, il "ti estì" e la maieutica.
Socrate è stato condannato a morte perché venne visto come un personaggio destabilizzante che fa vacillare le conoscenze nella crisi della democrazia ateniese.