Concetti Chiave
- L'Accademia di Platone è la prima scuola di filosofia moderna, combinando insegnamento, aspirazioni politiche e culti religiosi.
- Aristotele rivoluziona il ruolo del filosofo, concentrandosi sulla conoscenza e la teoria piuttosto che sulla sovranità politica.
- Dopo Aristotele, la filosofia diventa un'istituzione con scuole strutturate e maestri, consolidandosi nei secoli successivi.
- Si formano quattro principali scuole filosofiche ad Atene: l'Accademia, il Liceo, la scuola stoica e quella epicurea.
- Lo scetticismo emerge come una corrente di pensiero autonoma, ma non si organizza mai come una scuola formale.
L'Accademia di Platone
Anche la scuola fondata da Platone, l’Accademia, occupa la medesima posizione, in bilico fra epoche diverse. Da un lato, essa assomigliava alle antiche comunità di sapienti come la setta pitagorica, cioè non si limitava all’insegnamento e all’apprendimento, ma nutriva anche aspirazioni politiche, e manteneva una certa ispirazione anche religiosa, presentandosi come un gruppo dedito al culto delle Muse. D’altro lato, l’Accademia è certamente la prima scuola di filosofia moderna, con un suo programma di ricerca e di studio, tanto che a essa si sarebbero ispirate tutte le successive scuole dei filosofi.
Aristotele e la nuova era
Il grande allievo di Platone, Aristotele, attraversa invece con decisione la linea di confine fra le due epoche, inaugurando così una nuova fase della storia della figura del filosofo, di cui egli deve certamente essere considerato il vero fondatore. Aristotele abbandona ogni sogno e desiderio di sovranità dei filosofi sulla città: il dominio della filosofia riguarda ora solo il campo della conoscenza e del sapere. Il pubblico cui Aristotele si rivolge è in primo luogo quello dei discepoli, destinati a diventare a loro volta filosofi di professione. Certo Aristotele parla anche della città e della politica, ma ormai nella forma di oggetti di riflessione e di conoscenza teorica, che può avere degli effetti sulla politica, ma solo indirettamente.
Evoluzione delle scuole filosofiche
Dopo Aristotele, negli ultimi decenni del IV e nei primi del III secolo a.C., la filosofia antica assume la configurazione istituzionale che l’avrebbe caratterizzata fino alla fine del suo percorso. È questa l’epoca delle scuole e dei loro maestri, ormai propriamente professori di filosofia, anche se essi verranno stipendiati direttamente dallo Stato solo in epoca imperiale romana.
Si consolidano le due prime scuole, l’Accademia platonica e il Liceo aristotelico. Ne nascono, anch’esse ad Atene, due nuove, quella stoica (fondata da Zenone) e quella di Epicuro.
Si forma anche un’altra corrente di pensiero, lo scetticismo fondato da Pirrone, che però non avrebbe mai costituito una vera e propria scuola regolarmente organizzata.
Domande da interrogazione
- Qual era la caratteristica distintiva dell'Accademia fondata da Platone?
- In che modo Aristotele ha influenzato la figura del filosofo?
- Come si è evoluta la filosofia dopo Aristotele?
L'Accademia fondata da Platone era la prima scuola di filosofia moderna, con un programma di ricerca e studio, ispirando tutte le successive scuole filosofiche.
Aristotele ha inaugurato una nuova fase nella storia della filosofia, concentrandosi sul dominio della conoscenza e del sapere, piuttosto che sulla sovranità politica dei filosofi.
Dopo Aristotele, la filosofia ha assunto una configurazione istituzionale con scuole e maestri, consolidandosi con l'Accademia platonica, il Liceo aristotelico, e nuove scuole come quella stoica e di Epicuro.