Concetti Chiave
- Platone, discepolo di Socrate, abbandonò la carriera politica per la filosofia, viaggiando per 30 anni e fondando l'Accademia ad Atene.
- La filosofia di Platone si evolve dai dialoghi iniziali ispirati a Socrate fino a creare una propria visione filosofica nei dialoghi successivi.
- Platone utilizza i miti per comunicare concetti filosofici complessi, superando i limiti della ragione con storie che richiedono intuizione per essere comprese.
- Il mito della caverna illustra la transizione dalla percezione sensibile (doxa) alla conoscenza vera (episteme), simbolizzando la ricerca della verità.
- Le opere "Protagora" e "Gorgia" esplorano temi di virtù e retorica, confrontando la filosofia con la retorica attraverso dialoghi con Socrate.
"Platone"non è il suo vero nome e non si sa per certo quale sia. E' il più illustre e famoso discepolo di Socrate. Nasce nel 427 a.C. ad Atene,come già implicito nel suo nome,egli era un aristocratico;proveniva dalla famiglia più nobile di Atene infatti la tradizione credeva che provenisse da Apollo. Venne istruito per diventare politico,ma per dispiacere della sua famiglia,incontra Socrate a 20 anni. L'impatto è tale da far decidere a Platone di lasciare gli studi politici,per dedicarsi alla filosofia. Lo segue con ardore,lo osserva,ne apprende il fascino e di rimando alla condanna a morte di Scorate,Platone prova un grande senso di delusione per la sua città. Deluso quindi,abbandona Atene nel 399 e per 30 anni viaggia. Comincia a nutrire un odio radicale per la democrazia. Durante i suoi viaggi si reca nell'area del Mediterraneo,in particolare in Egitto,dove apprende la sapienza esoterica e il misticismo;cioè tutta la sapienza che si nasconde in "altro" (è moltointerpretabile,infatti hanno un ruolo fondamentale i sacerdoti) questo "altro" è chiamato SIMBOLO. In seguito si reca a Siracusa;c'era già stato più di una volta e ogni volta rischia,poiché era incline a dettare legge e tenta di farlo anche lì. Quindi gli viene chiesto di scrivere un corpo di leggi illuminato e come ogni corpo di legge fallì e fu costretto a scappare. Il corpo fallì perché Dione non comprendeva queste leggi e iniziò a nutrire dei sospetti nei confronti di Platone tanto che lo accusò di congiura. Scappò,venne catturato e reso schiavo. Venne liberato per caso quando un suo amico lo vide,lo comprò e gli restituì la libertà.
L'Accademia e i dialoghi
Tornò ad Atene e negli ultimi 5 anni della sua vita fonda una scuola chiamata "Accademia". La scuola nasce vicino alla statua di un eroe olimpico chiamato Accademio. E' la prima interamente filosofica.
Platone lascia 34 dialoghi e 13 lettere. La critica si è concentrata nella periodizzazione dei dialoghi. Dopo varie ricerche si stabilì che i dialoghi possono essere divisi in 3 dialoghi principali:
• I dialogo della giovinezza: apologia di Socrate, Gorgia, Protagora.
• II dialogo della maturità: Simposio e Repubblica.
• III dialogo della vecchiaia: Parmenide e Sofistica.
2 questioni da analizzare: rapporto tra Socrate e Platone e rapporto tra Platone e il mito.
E' necessaria poiché il protagonista della gran parte dei dialoghi è Socrate. Allora si è arrivati alla questione: sta solo riportando la filosofia socratica o ne sta creando una sua? Nei dialoghi della giovinezza mette in scena la filosofia di Socrate poi inizia ad allontanarsi e a contraddirlo creando una propria filosofia.
Le parti più profonde della filosofia platonica non vengono spiegate tramite la ragione,ma tramite i miti che Platone stesso crea.
Lo fa perché all'inizio decide di spiegare e poi arrivati al nocciolo della questione non spiega più e racconta una storia per nascondere le più alte verità nei miti e solo gli spiriti più alti possono comprenderli.
La nostra ragione ha un limite però la filosofia deve occuparsi dell'esatto contrario. Se la ragione è limitata comprendiamo i miti grazie all'intuizione, ovvero la capacità di associare concetti opposti,la ragione non è in grado di farlo.
Il mito della caverna
E' il mito più importante prodotto da Platone,lo troviamo nel VII libro della Repubblica.
Immaginiamo una caverna all'interno della quale ci sono degli schiavi incatenati,in maniera he debbano solo guardare verso l'interno. Dietro di loro c'è un muretto e degli uomini fanno muovere delle statuine sopra. Alle loro spalle invece c'è un fuoco che proietta le ombre delle statuine sul fondo della caverna,gli schiavi,che sono nati lì,vedono solo le ombre. Uno di loro,particolarmente forte,spezza le catene e girandosi vede che al di fuori c'è un mondo sconosicuto e corre verso l'esterno ma viene accecato dal Sole. Decide perciò di conoscere il mondo attraverso gli specchi d'acqua per non essere accecato dall aluce diretta,ma non è appagato da ciò e quindi man mano che si abitua alla luce diretta,osserva direttamente la realtà. Guarda di nuovo il Sole ma ne rimane ancora accecato. Ritorna nella caverna per avvertire gli altri che non è quella la realtà. Quando entra vede tutte macchie di Sole e dice agli altri di liberarsi,ma gli schiavi si insospettiscono e gli chiedono una prova,gli chiedono che tipo di ombre siano quelle che vedono,ma accecato non sa rispondere e viene considerato pazzo.
Interno della caverna: Doxa --> mondo falso, conosciuto dai sensi.
Mondo esterno: 1- sapere riflesso --> Dianoia -> sapere indiretto cioè l'insegnamento dei maestri.
2- sapere diretto/intuitivo --> Noesis
Mondo vero: episteme.
La condizione umana è falsa. Ogni tanto qualcuno "esce" e cerca il mondo della verità. Dal principio l'episteme è sempre dolorosa.
Il Sole rappresenta la realtà prima o ultima e non può essere guardata direttamente.
Protagora --> II dialogo giovanile dove Protagora si proclama maestro di virtù e dice che sono molte. Socrate gli dice se deve conoscere le virtù per insegnarle ma alla risposta Socrate dice che l'unica vera virtù è la conoscenza.
Gorgia --> III dialogo giovanile ed ha come tema la retorica. Egli afferma che attraverso la parola può convincere chiunque. Socrate gli chiede che è vero che dice ma non può convincere chi è esperto in quell'ambito del dialogo. Risponde che è vero ma può convincere tutti gli altri. Socrate gli dice che è efficace solo con gli ignoranti e inefficace su chi conosce. Il dialogo si chiude con un paragone:
Sofistica = cuoco --> la retorica è piacevole ma fa male come un cuoco che cucina
Filosofia = Medicina --> non è piacevole,fa male ma riesce a curare l'anima come le medicine curano il corpo.
Domande da interrogazione
- Chi era Platone?
- Quali sono i dialoghi principali di Platone?
- Qual è il rapporto tra Socrate e Platone?
- Come spiega Platone le parti più profonde della sua filosofia?
- Qual è il mito più importante creato da Platone?
Platone era un famoso discepolo di Socrate e uno dei più importanti filosofi della storia.
I dialoghi principali di Platone sono divisi in tre categorie: dialoghi della giovinezza, dialoghi della maturità e dialoghi della vecchiaia.
Platone era un discepolo di Socrate e molti dei dialoghi di Platone hanno come protagonista Socrate. Tuttavia, nel corso dei dialoghi, Platone sviluppa una sua filosofia personale.
Platone utilizza i miti per spiegare le parti più profonde della sua filosofia. Crea storie che nascondono le verità più alte e solo gli spiriti più elevati possono comprenderle.
Il mito più importante creato da Platone è il mito della caverna, che si trova nel settimo libro della sua opera "Repubblica".