francis15
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Concetti Chiave

  • Nel Novecento, le opere di Aristotele sono state inizialmente lette in modo sistematico, ma negli anni Venti è emerso un approccio storico-genetico per tracciare l'evoluzione del suo pensiero.
  • Aristotele avrebbe inizialmente seguito il pensiero platonico, per poi criticarlo e spostare il suo interesse dalla metafisica alle scienze empiriche.
  • Nonostante le diverse interpretazioni del metodo storico-genetico, le opere di Aristotele presentano un'unità filosofica di fondo.
  • Aristotele, pur essendo allievo di Platone, differiva da lui nell'approccio, enfatizzando la separazione tra logos e credenze religiose.
  • Lo spirito scientifico di Aristotele ha portato a una sistemazione organica delle conoscenze, distinguendo temi e problemi secondo la loro natura.

La ricostruzione del pensiero aristotelico

Durante gli inizi del Novecento le opere di Aristotele sono state lette in maniera sistematico-unitaria, negli anni Venti invece questo metodo fu giudicato antistorico e a esso si è tentato di sostituire il metodo storico-generico, fondato da Werner Jaeger inteso a ricostruire la parabola evolutiva del filosofo, pare infatti che inizialmente Aristotele si basasse sul pensiero Platonico per poi criticarlo, passando quindi da una posizione metafisica ad un disinteresse per la metafisica e a un interesse per le scienze empiriche.

Per questo le opere di Aristotele che noi oggi leggiamo sono nate da successive stratificazioni e non hanno un'unità letteraria o un'omogeneità filosofica. Il metodo storico-genetico essendo adottato da più studiosi ha dato risultati diversi e addirittura opposti a quelli di Jager. Le opere di Aristotele rivelano però comunque un'unità filosofica di fondo.

I rapporti fra Platone e Aristotele

Si riscontrano alcune concordanze di fondo essendo stato Aristotele discepolo di Platone, ma vi sono anche alcune differenze fra i due filosofi, le principali stanno nella sfera degli interessi, oltre la filosofia. Aristotele ha inteso procedere a una rigorizzazione del discorso filosofico, cercando di tenere distinto ciò che si fonda sul logos da ciò che si fonda su credenze religiose, ed ebbe grandissimo interesse per quasi tutte le scienze empiriche, e scarso amore per quelle matematiche, e per i fenomeni anche considerati in quanto tali. Lo spirito scientifico di Aristotele doveva necessariamente portare a una sistemazione organica delle varie acquisizioni, a una distinzione dei temi e dei problemi secondo la loro natura e anche a una differenziazione dei metodi con cui si affrontano e si risolvono i diversi tipi di problemi, ovvero una sistemazione stabile dei quadri della problematica del sapere filosofico: metafisica, fisica, psicologia, etica, politica, estetica, logica.

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