Concetti Chiave
- Le idee platoniche sono forme trascendenti e immutabili che rappresentano i modelli perfetti delle cose sensibili, le quali esistono come loro imitazioni imperfette.
- L'anamnesi è il processo attraverso cui l'anima ricorda le idee viste prima della nascita, risolvendo il problema della provenienza delle idee stesse.
- Eros rappresenta la tensione che spinge l'uomo a superare i limiti del mondo sensibile per raggiungere la conoscenza delle idee, analogamente al desiderio del filosofo per la sapienza.
- Platone stabilisce uno Stato ideale tripartito, in cui i governanti filosofi guidano secondo il bene, eliminando la proprietà privata e promuovendo una formazione filosofica rigorosa.
- Nel Timeo, la struttura matematica dell'universo è modellata dal demiurgo che plasma la materia utilizzando le idee, con l'anima del mondo che funge da principio razionale e guida verso il bene.
Indice
- Le idee platoniche
- Rapporto tra idee e esperienza
- Anamnesi e reincarnazione
- Morale e conoscenza
- Amore e tensione interiore
- Eros e desiderio di verità
- Dòxa ed epistéme
- Conoscenza dianoetica e noetica
- Missione del filosofo
- Struttura sociale e mito
- Comunismo platonico
- Formazione filosofica
- Tipi di governo
- Teoria dei generi
- Dialettica e generi sommi
- Passioni e piaceri
- Funzione delle leggi
- Consiglio notturno
- Realtà eterne e cosmo
Le idee platoniche
Per Platone le idee sono la forma o il modello di tutte le cose. Per ogni insieme di individui simili esiste un’unica idea, che ne rappresenta le caratteristiche essenziali. Esse esistono realmente, ma in un mondo separato dalle cose, cioè sono trascendenti.
Le idee platoniche hanno un’esistenza propria, indipendente dai soggetti pensanti e sono oggettive, ovvero comuni per tutte le persone. Inoltre, mentre le cose sensibili sono mutevoli, molteplici e imperfette, le idee sono immutabili, uniche (esiste una sola idea per ogni classe di cose) e perfette. Tuttavia Platone compie il “parricidio di Parmenide” poiché dice che le idee sono molteplici.
Rapporto tra idee e esperienza
Il rapporto tra le idee e l’esperienza è definito come un rapporto di imitazione (mimesi). Le cose sensibili sono una copia, ovvero un’imitazione delle idee delle cose stesse (esse imitano le idee in maniera imperfetta, essendo fatte di materia). Il rapporto tra idee (idee-valori) e le cose, invece, è un rapporto di partecipazione (metessi): le cose esistenti partecipano alle idee-valori (Socrate è un uomo giusto, cioè partecipa all’idea di giustizia). Essa definisce le qualità dell’esistente e le idee di cui un individuo partecipa sono molteplici.
La teoria delle idee risolve il problema del divenire, poiché le idee sono immutabili e non soggette al tempo, e nello stesso tempo risolve il problema della molteplicità, dato che esse sono uniche.
Anamnesi e reincarnazione
L’anamnesi è il ricordo delle idee viste dall’anima reincarnata prima della nascita, rimasto inconscio. Per spiegare l’anamnesi Platone ricorre alla teoria della reincarnazione, in cui afferma che l’anima, nell’intervallo tra due esistenze corporee, conosce e contempla le idee per poi dimenticarle quando si congiunge ad un altro corpo. Potrà tornare a ricordarle mediante l’esperienza. L’anamnesi risolve il problema della provenienza delle idee, che quindi, sono in noi fin dalla nascita.
Il mito del carro alato indica che quanto più riusciamo a liberarci delle passioni e tanto più a lungo potremo contemplare le idee e ricordarne in maggior numero.
Morale e conoscenza
Platone stabilisce un legame particolare tra morale e conoscenza. Le passioni riguardano l’ambito individuale, mentre la conoscenza ha come oggetto l’universale: liberarsi dalle passioni e dalle sensazioni vuol dire liberarsi dalla particolarità.
Amore e tensione interiore
Nell’analisi dell’amore di Platone c’è un’intensa lotta interiore tra la tensione erotica volgare, che mira al soddisfacimento fisico, e quella celeste, che spinge l’uomo all’elevazione verso l’alto. Ragione e passioni entrano in contrasto: se la prima prevale allora l’amore eleva lo spirito verso il mondo delle idee (“fa spuntare le ali”), mentre se prevale la seconda, l’anima rimane legata al corpo e si abbruttisce (“perde le ali”)
Eros e desiderio di verità
Eros, essendo un demone (né dio, né uomo) è metafora dell’amante che desidera ciò che non ha, e avverte il desiderio di andare verso la verità e la bellezza. Come esso, anche il filosofo tende verso la sapienza ma non la possiede, perciò la desidera.
L’eros è quella tensione, quella spinta, che conduce al superamento dei limiti (seconda navigazione) del mondo visibile per giungere al mondo delle idee.
Dòxa ed epistéme
La dòxa è il mondo dell’opinione, ovvero quello della conoscenza sensoriale (nel mito rappresentato della caverna), mentre l’epistéme è il mondo della scienza, ovvero la conoscenza intellettuale (nel mito rappresentato dal mondo vero). Entrambe, poi, sono a loro volta divise in altri due “segmenti”, eikasìa (congettura/immaginazione = sensazioni, ovvero le ombre) e pìstis (credenza = percezione, ovvero le statuette) per la prima e diànoia e nòesis per la seconda.
Conoscenza dianoetica e noetica
La conoscenza dianoetica è la conoscenza deduttiva o matematica, a cui si arriva tramite il ragionamento. Essa, partendo da premesse già date, dimostra verità derivate e spiega come è fatto il mondo (scienza deduttiva). La conoscenza noetica, invece, è la conoscenza intellettiva, la visione diretta delle idee, che permette di cogliere direttamente i princìpi dai quali deriva tutta la conoscenza (filosofia), cioè la spiegazione finalistica/teleologica.
Missione del filosofo
Egli decide di far ritorno nella caverna perché, mosso dalla compassione verso il destino dei suoi compagni, vuole rivelare loro ciò che ha visto e spingerli a raggiungere il mondo esterno.
La missione del filosofo è di creare un ordinamento politico complessivo, in uno Stato guidato dai filosofi stessi, che formi secondo il bene la coscienza dei singoli.
Struttura sociale e mito
Come l’anima individuale è tripartita, anche i cittadini devono essere divisi in tre classi: quella dei governanti filosofi (anima razionale), quella dei guerrieri (anima irascibile) e quella dei produttori (anima concupiscibile).
Il mito dei figli della Terra, utile affinché ogni individuo svolga il proprio compito, determina l’assegnazione di ogni cittadino ad una delle tre classi sociali, in base alle qualità dell’individuo (nel mito le qualità sono espresse dai metalli con cui gli dei hanno forgiato gli uomini)
Comunismo platonico
Il comunismo platonico, valido per le classi superiori, si basa sull’eliminazione della proprietà privata, delle unioni stabili, cioè i matrimoni, e del riconoscimento della paternità. Egli crea questo sistema comunitario per evitare che le classi governanti finiscano per non usare il potere stesso per fini personali.
Formazione filosofica
La prima parte della formazione filosofica è comune a quella dei guerrieri, e prevede la ginnastica e la musica, con lo studio della matematica e della poesia. Dopo un periodo di servizio militare, i filosofi saranno avviati alla scienza, con lo studio dell’aritmetica, della geometria, dell’acustica e dell’astronomia. Ci sarà poi una nuova selezione in cui i migliori approfondiranno l’arte della dialettica, con un successivo tirocinio di quindici anni a fianco dei magistrati.
Tipi di governo
-Timocrazia: governo dei più ambiziosi, che agiscono per l’onore e per la gloria personali;
-Oligarchia: governo dei ricchi sui poveri, in cui prevale il carattere avaro ed egoista dei governanti;
-Democrazia: governo di tutti, in cui i poveri si rivoltano contro la classe dominante. In realtà non governa nessuno ed ognuno è libero di seguire le proprie inclinazioni senza riguardo al bene comune (individuo dissoluto);
-Tirannia: governo imposto con la forza da parte dei più violenti, in cui emergono i desideri bestiali, gli istinti violenti e animaleschi.
Teoria dei generi
La teoria dei generi indica la riconduzione di ogni forma di relazione tra le idee e le cose alla partecipazione (metessi). Poiché alcune idee si combinano con altre, l’essenza e la conoscibilità degli enti vengono spiegate come combinazione di più idee. Ciò consente di ipotizzare un numero limitato di idee che spiega una quantità indefinita di enti e di poter definire tramite idee generali cose vili (fango o capelli), senza perciò essere costretti ad ipotizzarne delle idee.
Dialettica e generi sommi
I generi sommi sono delle idee comuni a tutti, ovvero alle quali ogni esistente deve partecipare. Di queste idee fanno parte l’idea di essere, quelle di identico e diverso, quelle di moto e quiete (Ogni essere è identico a sé stesso e diverso dagli altri, in quiete rispetto a sé stesso ma in movimento rispetto agli altri).
La dialettica è la divisone per generi che ha lo scopo di mostrare quali dei generi si accordino e con quali, e quali si escludono. Essa consiste nella scomposizione di idee complesse in idee semplici tramite un procedimento dicotomico (divisione per due).
Passioni e piaceri
Nel Filebo le passioni e i piaceri non vengono più considerati solo negativamente. Platone ridefinisce il rapporto tra ragione e passioni, indicando come vita perfetta quella che sa dosare con sapienza pensiero e piacere. Riprendendo la filosofia pitagorica, il piacere è illimitato e deve essere circoscritto e limitato dall’intelligenza, cui spetta anche il compito di distinguere i vari tipi di piaceri, stabilendo una gerarchia al vertice del quale ci sono i piaceri puri e positivi.
Funzione delle leggi
La funzione delle leggi è educativa e formativa, perché, oltre ad una guida razionale della società, esse sono un punto di riferimento per la coscienza dei cittadini, che li guidi al raggiungimento della virtù. Come il filo d’oro della ragione muove correttamente i burattini degli dei, la legge comune dello Stato (quindi il filo d’oro) porta gli uomini a realizzare la virtù.
Consiglio notturno
Il Consiglio notturno è un’istituzione di controllo che si riunisce di notte (di nascosto) relativa all’applicazione delle leggi che funge da intelletto dello Stato (come l’intelletto umano): mediante le leggi ne armonizza le diverse parti, guidandole al raggiungimento della virtù.
Realtà eterne e cosmo
Le realtà eterne all’origine del cosmo sono il demiurgo, la materia e le idee. Il primo plasma la materia informe utilizzando come modello il mondo delle idee.
La struttura matematica dell’universo deriva dalla forgiatura dei quattro elementi naturali (fuoco, aria, terra e acqua) sulla base dei principali solidi regolari.
L’anima del mondo è un principio intelligente e una guida razionale per l’universo. E’ fatta della stessa sostanza delle idee, che perciò penetrano nella materia, vivificandola e indirizzandola verso il bene.
Domande da interrogazione
- Che cosa significa il termine “idea” per Platone?
- Qual è il significato filosofico del mito del carro alato?
- Qual è la missione del filosofo secondo Platone?
- Che cos’è il comunismo platonico e come è giustificato da Platone?
- Quali sono le realtà eterne all’origine del cosmo secondo Platone?
Per Platone, le idee sono la forma o il modello di tutte le cose, esistenti in un mondo separato e trascendente, rappresentando le caratteristiche essenziali di ogni insieme di individui simili.
Il mito del carro alato simboleggia la liberazione dalle passioni per contemplare le idee, suggerendo che maggiore è la libertà dalle passioni, più a lungo si possono ricordare le idee.
La missione del filosofo è creare un ordinamento politico complessivo in uno Stato guidato dai filosofi, formando la coscienza dei singoli secondo il bene.
Il comunismo platonico elimina la proprietà privata e le unioni stabili per le classi superiori, giustificato per evitare che i governanti usino il potere per fini personali.
Le realtà eterne all’origine del cosmo sono il demiurgo, la materia e le idee, con il demiurgo che plasma la materia informe utilizzando il mondo delle idee come modello.