Concetti Chiave
- Platone, nato in una famiglia aristocratica, abbandonò la carriera politica deluso dalla democrazia ateniese e si dedicò alla filosofia, influenzato dal suo maestro Socrate.
- A Siracusa, Platone tentò di guidare il tiranno Dionisio verso un buon governo, ma fallì, venendo arrestato e successivamente liberato per fondare l'Accademia platonica.
- La filosofia di Platone si sviluppa in tre fasi: inizialmente fedele a Socrate, poi elabora le sue dottrine e infine rivede e approfondisce le sue teorie.
- Platone introdusse la teoria delle idee, distinguendo tra il mondo delle cose e il mondo delle idee, dove quest'ultime rappresentano entità perfette e immutabili.
- Il dualismo ontologico e gnoseologico di Platone cerca di stabilire una conoscenza stabile e certa, distinguendo tra scienza e opinione per fondare una scienza politica universale.
Indice
Origini e delusioni politiche
Platone: 427 a.C.-347 a.C.
Il vero nome è Aristocle ma il nome Platone deriva da Platos che significa fronte larga e ciò stava a significare che era un sapiente. Era figlio di una famiglia aristocratica e quindi, come tutti i figli della famiglie aristocratiche nelle polis greche, faceva politica.
Era destinato ad una carriera politica ma Atene, dopo la perdita contro Sparta nella guerra del Peloponneso, era in declino e c’è una democrazia corrotta e ciò desterà molta delusione in Platone.Incontro con Socrate e filosofia
Sarà deluso dalla democrazia ateniese e in questa delusione incontra il suo maestro socrate. Incontra la filosofia e da questo momento in poi abbandonerà la carriera politica e si dedicherà alla filosofia. Abbandona la carriera politica ma non abbandonerà mai il proposito politico, ossia abbraccia la filosofia ma solo ed esclusivamente per elaborare filosoficamente la forma di governo giusto e per educare i dirigenti (per lui la filosofia sarà sempre finalizzata alla buona politica). Platone si incanta con socrate, che diventa il suo maestro e lo idealizza come momento di speranza.venne condannato da una democrazia decadente e degenerata, ma socrate proponeva un rinnovamento politico (per Platone socrate è visto sia come una grande crisi che come una speranza). Platone criticherà la democrazia perché aveva messo a morte il suo maestro.
Esilio e fondazione dell'accademia
Platone a un certo punto dovrà lasciare Atene perche tutti i fedeli e discepoli di scorate non vengono visti di buon occhio e essendo che anche lui rischia la condanna se ne va e arriva a Siracusa. A Siracusa, che era una colonia greca, c’era un tiranno chiamato Dionisio che Platone si metterà in testa di guidare verso un buon governo. Finirà molto male perché il tiranno lo farà arrestare e lo renderà schiavo ma tra gli aiutanti di Dionisio trova un altro discepolo di socrate che lo riconosce, lo libera e gli regala un giardino in cui Platone costruirà l’accademia platonica (lo riscatta). Fonda questa accademia con l’obbiettivo di educare la classe dirigente con la filosofia all’arte del governo.
Fasi del pensiero platonico
Nella prima fase della filosofia di Platone, non viene elaborata una sua teoria ma vengono esposte le opere del suo maestro. Si tratta quindi di apologia, dove viene fatta una lode sul maestro (lotta contro i sofisti e elogio di socrate). Nelle prime opere è fedele al maestro ed espone la sue tesi filosofiche elogiandole. Una seconda fase del pensiero di Platone è quella in cui inizia ad emergere il suo pensiero proprio (epiculiare). In questa fase elaborerà la sue dottrine e le sua teorie. La terza fase era una fase matura del pensiero dove Platone rivede le sue teorie già elaborate e le approfondisce (rivede le sue stesse tesi ma non le da subito per fatte). Platone segue socrate in questo modo di ricontrollare e rivedere le opere. Platone adotterà una forma scritta e questa si chiama dialogo perché condivide con il suo maestro l’idea che il dialogo sia l’unica forma scritta che può rendere il dinamismo filosofico. Il dialogo è l’unica forma scritta in cui si può fare filosofia. Fa largo utilizzo anche dei miti per vari motivo: innanzitutto come espediente narrativo (per raccontare una cosa fa degli esempi) oppure come supporto al linguaggio filosofico (in alcuni casi in cui c’è un limite della ragione e non si riesce a spiegare certe cose con la razionalità, subentra il mito).
Socrate fu il primo a provare a fare ordine nel caos sofistico e infatti si pone tra parmenide e i sofisti (tra la regola assoluta di Parmenide e il relativismo dei sofisti). Socrate è stato capace di trovare una terza via nella quale ha messo ordine nel relativismo ma non ha definito dei concetti definiti e immutabili. È arrivato a fare una verità e filosofia ma non assoluta, certa e immutabile. Platone restaura la via assolutistica di parmenide e restaura i concetti e le verità assolute, immutabili e fisse. Tutto ciò a cui socrate raggiungeva non era assoluto ma si poteva tornare su una verità e cambiarla, perché la verità era un accordo tra gli umani. Per Platone la verità, invece è qualcosa di fisso, immutabile ed eterno. Appoggia la filosofia in un modo più definito e quando fa questo è gia nella seconda fase del suo pensiero dato che prima era fedele alla visione di Socrate. Restaura la via assolutistica ma parte comunque da Socrate, ossia dalle sue definizioni. Partendo dalle definizioni è importante che alla definizione corrisponda un oggetto reale e quindi la definizione non è un accordo tra gli umani o tra gli interlocutori ma è qualcosa di certo, vero e relativo ad un oggetto reale. Teoria delle idee:
Teoria delle idee e dualismo
Platone elabora la sua teoria delle idee, ossia una delle due cose più importanti della sua filosofa, non verrà mai esposta sistematicamente in un opera. È sparpagliata nelle sue opere ma è stata ricavata ed essa parte dall’esigenza di trovare una definizione certa relativa ad un oggetto. La teoria delle idee divide il mondo: c’è il mondo delle cose, ossia la realtà in cui viviamo e il mondo delle idee, chiamato iperuranio (=oltre il cielo), ossia qualcosa che sta al di là al cielo. Questa divisione del mondo è la struttura della divisione cristiana tra l’aldilà e il mondo vero. Per Platone il mondo vero è il mondo delle idee, di cui il mondo delle cose è una copia. Le idee sono un’entità perfetta e immutabile (ogni idea lo è). Se ad esempio nel mondo ci sono diversi cavalli, l’idea di cavallo è filosoficamente la cosa in sè (l’entità perfetta immutabile del cavallo e poi ci sono le copie). Per l’uomo è diverso perché c’è anche l’anima ma vale per tutte le altre cose. Il nome confonde perché si chiamano idee ma l’idea è l’oggetto in sé.
Quello che Platone cerca è il fondamento per una conoscenza stabile, immutabile e perfetta qundi lui cerca un criterio a fondamento immutabile e perfetto. Platone è mosso per la sua ricerca filosofica dalla ricerca di un tipo di conoscenza stabile e da questo proposito elabora la teoria delle idee, perché saranno le idee che consentiranno l’elaborazione di una conoscenza certa. Platone chiama questa conoscenza “scienza” ed è tale perché ha per oggetto le idee, che sono perfette e immutabili, quindi anche la scienza lo è. C’è un altro tipo di conoscenza, che è l’opinione, che ha per oggetto le cose, ed è quindi un sapere imperfetto e mutevole, proprio come lo sono le cose.
Platone si pone tra Eraclito (tutto scorre e si muove) e Parmenide (l’essere è eterno e immutabile), infatti Platone restaura l’assolutismo parmenideo.
Per questo dualismo, in Platone si parla di dualismo ontologico e gnoseologico. Ontologico perché l’ontologia è lo studio legato all’essere e quindi significa che l’essere è diviso in due e ci sono le cose e gli esseri. Gnoseologico perché significa conoscenza e ci sono due tipi di conoscenza.
La scienze preserva il politico dall’opinione qualsiasi, ossia dalla mutevolezza e dal relativismo delle opinioni (che genera caos in politica). Contro le opinioni, Platone, può elaborare una scienza politica universale e mette al riparo il politico dal relativismo provando a fondare questa scienza certa.
Domande da interrogazione
- Qual è il vero nome di Platone e perché è conosciuto con questo nome?
- Perché Platone abbandonò la carriera politica?
- Qual è l'importanza del dialogo nella filosofia di Platone?
- Cosa rappresenta la teoria delle idee di Platone?
- Come Platone vede la conoscenza e la scienza?
Il vero nome di Platone è Aristocle, ma è conosciuto come Platone, che deriva da "Platos" e significa fronte larga, indicando la sua sapienza.
Platone abbandonò la carriera politica a causa della delusione per la democrazia corrotta di Atene e si dedicò alla filosofia per elaborare una forma di governo giusta e educare i dirigenti.
Platone adotta il dialogo come forma scritta perché crede che sia l'unica modalità che possa rendere il dinamismo filosofico, condividendo questa idea con il suo maestro Socrate.
La teoria delle idee di Platone divide il mondo in due: il mondo delle cose, che è la realtà in cui viviamo, e il mondo delle idee, che è perfetto e immutabile, e rappresenta la vera conoscenza.
Platone distingue tra conoscenza stabile e immutabile, che chiama "scienza" e ha per oggetto le idee, e l'opinione, che è imperfetta e mutevole, avendo per oggetto le cose.