Concetti Chiave
- Pitagora è noto per aver fondato una scuola a Crotone, influenzando molte città dell'Italia meridionale con le sue idee e il potere aristocratico dei pitagorici.
- La dottrina della metempsicosi di Pitagora, influenzata dall'orfismo, vede il corpo come una prigione per l'anima, con la filosofia come via di salvezza per liberarla.
- I pitagorici consideravano il numero come il principio fondamentale dell'universo, introducendo la matematica come disciplina scientifica basata su dimostrazioni rigorose.
- Per i pitagorici, la musica e l'armonia cosmica erano espressioni di rapporti numerici, con l'universo visto come un cosmo ordinato e armonioso.
- La scoperta dei numeri irrazionali, come la radice quadrata di 2, ha portato a una crisi aritmo-geometrica, sconvolgendo la filosofia e la matematica pitagorica.
Indice
Pitagora - Notizie biografiche
Pitagora veniva tradizionalmente presentato come una sorta di profeta, possessore di una Sapienza nascosta, a presa dal Dio Apollo, rivelatagli dall'oracolo di Delfi.
In realtà di Pitagora sappiamo poco.
Egli nacque a Samo intorno al 570 a.C. E si trasferì in Magna Grecia, più precisamente a Crotone, dove Fondò una scuola, più paragonabile è una vera e propria Setta. Le loro idee si diffusero in tutte le città dell'Italia meridionale, dove spesso i pitagorici esercitavano potere aristocratico.
Credenze orfiche e filosofia come salvezza
Molto probabilmente non scrisse mai nulla e la sola dott rina filosofica che gli si può attribuire con certezza è quella della metempsicosi, cioè la trasmigrazione delle anime dopo la morte in altri corpi. Ricollegandosi all'orfismo (in ogni individuo esiste un'anima, preesistente alla nascita e sopravvivente alla morte), Pitagora considera il corpo come una prigione per l'anima e la vita corporea come una punizione per una colpa ori ginale. La via per liberare l'anima dal corpo e la filosofia: la conoscenza è un mezzo per condurre l'anima alla salvezza.
Oltre alla scienza, nelle comunità pitagoriche, si seguivano delle regole ascetiche, vivendo in una condizione di comunione dei beni. In quanto depositario di una sapienza divina, era vietato apportare modifiche alla sua dottrina.
La nascita della matematica e la dottrina del numero
ai pitagori ci si deve la nascita della matematica come disciplina scientifica, poiché furono i primi a trattarla come una vera e propria scienza, elaborandone concettualmente gli elementi fondamentali e rendendo anche astratte tutte le applicazioni pratiche. Stabilirono il carattere rigoroso della dimostrazione che poi divenne la norma della matematica greca.
La filosofia di pitagorici è un riflesso della loro matematica, appunto la tesi pitagorica fondamentale è che la sostanza e il principio di tutte le cose è il numero. Questo viene concepito come entità fisica e un insieme di unità, dato che l'Unità è concepita come identica al punto Geometrico. Il 10 Era considerato il numero perfetto, poiché è rappresentato come un triangolo equilatero che ha il numero 4 per lato e costituisce la sacra figura della tetraktys.
Aritmetica e geometria sono dunque fuse e considerate identiche: ogni numero è considerabile una figura geometrica e viceversa, poiché la figura geometrica è una disposizione di punti nello spazio, di cui il numero esprime la misura.
Il principio Pitagorico secondo cui il mondo e le cose sono fatti di numeri sostiene un ordine misurabile del mondo, ovvero che la vera natura delle cose consiste in un ordinamento geometrico, misurabile e esprimibile in numeri.
Musica e armonia
la musica aveva un ruolo signif icativo, in quanto in un'esecuzione musicale, sia la melodia (successione delle note), sia l'armonia (esecuzione contemporanea di suoni diversi) risultano piacevoli soltanto se le note rispettano un ordine determinato, traducibile in rapporti matematici.
Per i pitagorici la musica non è soltanto una forma d'arte, ma anche un aspetto della cosmologia: credo che le sfere celesti, muovendosi, producono una splendida melodia e che l'uomo, essendo sempre immerso in tali suoni, non riesce a avvertirla; ma se l'armonia delle sfere cessasse, soltanto allora si saprebbe cos'è davvero il silenzio.
I pitagorici sono i primi a ricondurre ogni aspetto del mondo a una serie di rapporti numerici, ovvero un ordine misurabile nel quale è riconoscibile sia il carattere che fa della natura qualcosa di oggettivo, sia ciò che dal mondo La sua unità, la sua armonia e la sua bellezza.
Considerato come un Tutto ben organizzato, l'universo dei pitagorici è un Cosmo, Che significava "ordine".
L'opposizione cosmica tra il limite e illimitato
le opposizioni tra le cose sono riconducibili a opposizioni tra numeri, per questo L'opposizione fondamentale è quella tra pari e dispari, che per i pitagorici si riflette in tutte le cose, in cui il mondo stesso è diviso in due
parti, lunga corrispondente al pari, l'altra al dispari.
Il pari è un'entità illimitata, ossia non compiuta, mentre il dispari è un'entità limitata, ovvero compiuta (due serie parallele di un numero pari di punti non chiude lo spazio interno e può procedere in definitivamente).D'accordo i pitagorici associavano l'illimitato all'incompleto, e quindi ha qualcosa di difettoso, mentre il limitato a qualcosa di perfetto (Anche secondo il linguaggio comune, quando si parla di un lavoro " finito" si allude a un lavoro accurato e compiuto).
Lo stesso Universo appariva come un processo di eterno Trionfo del limite sull'illimitato, della forma sul caos.
Erano presenti coppie di opposizioni fondamentali, dove l'ordine e la perfezione stanno sempre dalla parte del dispari e del limite, mentre il disordine e l'imperfezione dalla parte del pari e dell'illimitato:
1. Limitato - illimitato
2. Dispari – pari
3. Unità – molteplicità
4. Destra-sinistra
5. Maschio – femmina
6. Quiete - movimento
7. Retta - curva
8. Luce - tenebre
9. Bene-male
10. Quadrato - rettangolo
gli opposti sono conciliati da un principio di armonia universale.
la dottrina pitagorica si può considerare una forma di dualismo, poiché spiega la realtà sulla base di una contrapposizione fondamentale tra due principi opposti (il dispari e il pari), che si concretizzano nella lotta del limite contro l'illimitato.
Crisi aritmo-geometrica
il tentativo di trovare il rapporto numerico tra la diagonale di un quadrato e il suo lato portò ai pitagorici alla scoperta dei cosiddetti numeri razionali, Cioè non esprimibile mediante rapporti tra numeri interi, ovvero frazioni, imbattendosi infatti nella radice quadrata di 2 e nei problemi dell'infinito matematico.
La scoperta dell'esistenza di grandezze incommensurabili fu considerata talmente scandalosa ad essere tenuta nascosta per molto tempo. Aveva scosso nelle fondamenta non soltanto la matematica, ma anche la filosofia dei pitagorici, sfociata in crisi in seguito alla separazione aritmetica dalla geometria.
Dottrine astronomiche
in astronomia, e pitagorici sostengono per primi la sfericità della terra e dei corpi celesti, Condotti dall'idea secondo cui la sfera, avendo tutti i punti equidistanti dal centro, era più perfetta tra le figure solide e l'immagine stessa dell'Armonia.
Filo Lao abbandona l'ipotesi della terra come centro fisso del mondo e ipotizza che essa e tutti gli altri corpi celesti si muovono intorno a un fuoco centrale. Intorno a quest'ultimo si muovono 10 corpi celesti: il cielo delle stelle fisse, Saturno, Giove, Marte, Mercurio, Venere, il sole (che riflette come una grande lente i raggi del Fuoco centrale), la luna, la terra e l'anti terra, un pianeta di cui si ipotizzò l'esistenza per completare il Sacro numero di 10.
Si riconobbe la rotazione della Terra intorno al proprio asse, disposto nella direzione del Foro centrale e dell'antiterra. In seguito riconobbero Anche l'obliquità dell'eclittica rispetto all'equatore Celeste.
Antropologia e morale
al pitagorismo vengono ricondotte due teorie antropologiche diverse.
Le loro idee matematiche, gli hanno portati a considerare l'anima umana come " armonia", in quanto risultante della composizione armonica degli elementi che costituiscono il corpo.
Su un'altra ben diversa, si incentrata sulla derivazione Ortica del corpo come prigione dell'anima: il corpo era per loro la tomba dell'anima, dove quest'ultimo si trovava imprigionata per espiare la propria colpa, intesa come una sorta di " ingiustizia cosmica”.
Secondo questa visione antropologica dualistica, l'uomo è diviso tra una parte Nobile, l'anima, è una parte vile, il corpo.
Secondo la dottrina dell'Armonia, associarono i numeri 4 e 9 (numeri quadrati) alla giustizia, poiché ricompensano con uguali meriti, compensi e colpe.
Domande da interrogazione
- Chi era Pitagora e quale era la sua principale contribuzione alla filosofia?
- Qual è il significato della dottrina del numero per i pitagorici?
- Come i pitagorici concepivano il rapporto tra musica e cosmologia?
- Qual è stata la scoperta che ha scosso le fondamenta della matematica e della filosofia pitagorica?
- Quali erano le principali teorie astronomiche proposte dai pitagorici?
Pitagora era un filosofo e matematico greco, nato a Samo intorno al 570 a.C., che fondò una scuola a Crotone, in Magna Grecia. La sua principale contribuzione alla filosofia è la dottrina della metempsicosi, ovvero la trasmigrazione delle anime, e l'idea che il corpo sia una prigione per l'anima.
Per i pitagorici, la dottrina del numero rappresentava il principio fondamentale dell'universo, sostenendo che la sostanza e il principio di tutte le cose è il numero. Consideravano il numero come entità fisica e un insieme di unità, con il 10 come numero perfetto, simbolo della tetraktys.
I pitagorici concepivano la musica non solo come una forma d'arte ma anche come un aspetto della cosmologia, credendo che le sfere celesti producessero una melodia armoniosa nel loro movimento, invisibile agli esseri umani a causa della loro costante immersione in tali suoni.
La scoperta dei numeri irrazionali, in particolare il rapporto numerico tra la diagonale di un quadrato e il suo lato che non è esprimibile mediante rapporti tra numeri interi, ha scosso le fondamenta della matematica e della filosofia pitagorica, portando a una crisi aritmo-geometrica.
I pitagorici furono tra i primi a sostenere la sfericità della Terra e dei corpi celesti e a ipotizzare che la Terra e altri corpi celesti si muovessero intorno a un fuoco centrale, nonché a riconoscere la rotazione della Terra intorno al proprio asse e l'obliquità dell'eclittica.