Concetti Chiave
- I Sofisti spostarono l'attenzione della filosofia greca dalla natura all'uomo, introducendo nuove prospettive umanistiche.
- Pericle elogiò Atene come una democrazia esemplare, enfatizzando l'importanza delle leggi che garantiscono giustizia uguale per tutti.
- La retorica fu l'arte fondamentale sviluppata dai Sofisti, cruciale per partecipare efficacemente alla vita politica di Atene.
- Protagora introdusse la teoria dell'uomo-misura, che esplora concetti di umanismo, fenomenismo e relativismo attraverso diverse interpretazioni.
- Gorgia elaborò teorie scettiche sull'essere, sostenendo che nulla esiste, nulla è conoscibile e nulla è comunicabile.
Indice
Il discorso di Pericle
Premessa: i Sofisti furono i primi a spostare l’asse della filosofia greca dalla natura all’uomo
Pericle, in quanto il leader della democrazia ateniese, attraverso un discorso afferma: "l’organizzazione del nostro governo non compete con altre organizzazioni sociali e politiche vigenti altrove, in quanto il nostro governo favorisce i molti (popolo) invece dei pochi (ricchi). Le nostre leggi assicurano una giustizia uguale per tutti. Ecc." Con tutti questi elogi, Pericle intende aumentare il valore istituzionale d’Atene.
L'arte della retorica
La democrazia fu lo spazio operativo dei Sofisti, che, attraverso questa, poterono fiorire e partecipare attivamente alla vita politica d’Atene. Partecipare attivamente significava prendere parole durante le assemblee politiche e farsi valere per mezzo delle loro parole, in modo da attirare l’attenzione delle persone che ascoltavano. Proprio per questa necessità, i Sofisti elaborarono l’arte del parlare per convincere coloro che ascoltavano. Quest’arte verrà chiamata retorica. Quest’arte consisteva nel parlare ad un pubblico o ad una singola persona, col preciso intento di convincerla della veridicità della propria tesi. Però, tutto ciò avveniva grazie a grandi cognizioni grammaticali e stilistiche. La retorica fu la creazione fondamentale dei Sofisti.
Protagora e l'uomo-misura
Protagora fu il primo filosofo della dottrina sofistica. Nacque a Abdera nel 490 a.C. Elaborò la teoria dell’uomo-misura.
Interpretazioni della dottrina
La dottrina dell’uomo-misura e le varie interpretazioni
La tesi fondamentale di Protagora è questa: “L’uomo è misura di tutte le cose, delle cose che sono in quanto sono, delle cose che non sono in quanto non sono.
A seconda dei diversi significati che si danno alle parole “uomo” e “cose”, ci sono diverse tesi: se per uomo s’intende il singolo individuo, per cosa intendiamo i singoli oggetti; se per uomo s’intende l’intera umanità, per cosa intendiamo la realtà in generale; mentre se per uomo s’intende la comunità, per cosa intendiamo i valori morali. Per comprendere questa teoria, devono essere prese in considerazione tutte e tre le interpretazioni.
Da qui scaturiscono l’Umanismo (l’uomo è il giudice della realtà), il Fenomenismo (l’uomo giudica la realtà per come appare), e il Relativismo (la verità è relativa).
Le teorie di Gorgia
Un altro grande esponente di questa dottrina filosofica, fu Gorgia. Durante la sua vita di filosofo, elaborò 3 diverse teorie sull’essere parmenide:
2ª: Anche se esistesse qualcosa, essa non sarebbe conoscibile all’uomo;
3ª: Anche se qualcosa fosse conoscibile, essa non sarebbe comunicabile agli altri.
Ecco come Gorgia riuscì a dimostrare le sue teorie:
1ª: Se qualcosa esistesse, essa sarebbe formata o da essere, o da non essere, o da un insieme di essere e non essere; siccome il non essere non esiste, l’insieme dei due non esiste, perciò questa cosa sarà solo di essere. Ma in realtà, anche l’essere non esiste, poiché se esistesse esso sarebbe eterno, o generato, o contemporaneamente eterno e generato; supponiamo che l’essere sia eterno: se è eterno non ha principio, se non ha principio è infinito, se è infinito non è in alcun luogo, e se non è in alcun luogo, non esiste, quindi l’essere non può essere eterno. Supponiamo, invece, che l’essere sia generato: non può essere generato dall’essere, perché in questo caso esisterebbe già, e non può essere generato dal non essere, in quanto il non essere non esiste. Quindi l’essere non esiste.
2ª: Se le cose che si pensano non possono esistere, si può dire anche l’inverso: le cose che esistono non si possono pensare. Infatti, noi, facendo un “collage” di più cose esistenti, possiamo immaginare un drago, ma il fatto che noi riusciamo ad immaginarlo, non vuol dire che possa esistere.
3ª: noi udiamo le parole attraverso l’udito, vediamo la realtà attraverso la vista, ma il contrario non potrà mai avvenire. Siccome noi ci esprimiamo attraverso le parole, e la parola non è l’oggetto in discussione, poiché non è una realtà esistente, noi non possiamo esprimere nessun concetto attraverso questa.
Domande da interrogazione
- Qual è stato il contributo principale dei Sofisti alla filosofia greca?
- Come Pericle ha descritto la democrazia ateniese?
- Qual è la teoria fondamentale di Protagora e le sue interpretazioni?
- Quali sono le tre teorie di Gorgia sull'essere?
- In che modo la retorica è stata fondamentale per i Sofisti?
I Sofisti hanno spostato l'asse della filosofia greca dalla natura all'uomo, sviluppando l'arte della retorica per convincere e partecipare attivamente alla vita politica di Atene.
Pericle ha elogiato la democrazia ateniese affermando che il governo favorisce il popolo invece dei pochi ricchi, assicurando giustizia uguale per tutti.
La teoria fondamentale di Protagora è "L'uomo è misura di tutte le cose", che può essere interpretata in termini di umanismo, fenomenismo e relativismo.
Gorgia ha elaborato tre teorie: 1) Nulla c’è; 2) Anche se esistesse qualcosa, essa non sarebbe conoscibile all’uomo; 3) Anche se qualcosa fosse conoscibile, essa non sarebbe comunicabile agli altri.
La retorica è stata fondamentale per i Sofisti poiché era l'arte di parlare per convincere, basata su grandi cognizioni grammaticali e stilistiche, permettendo loro di influenzare la vita politica e sociale di Atene.