Concetti Chiave
- I Sofisti sono maestri della retorica, essenziale per la partecipazione alla vita civile della polis, insegnando l'adattamento del discorso a situazioni e interlocutori diversi.
- Riconoscono il pluralismo culturale e la diversità dei codici morali tra i popoli, contribuendo alla trasformazione del concetto di areté, considerandola insegnabile.
- Protagora sostiene che l'uomo è la misura di tutte le cose, negando un'unica verità oggettiva e affermando che le opinioni sono valide in base all'utilità per la città.
- Gorgia enfatizza il potere della parola di influenzare emozioni e comportamenti, sostenendo che l'essere è inattingibile e non comunicabile.
- I Sofisti della "seconda generazione" distinguono tra legge (convenzione) e natura (valore assoluto), con opinioni diverse sull'uguaglianza naturale degli uomini.
Indice
La rivoluzione culturale dei Sofisti
Con i Sofisti si verifica una vera e propria rivoluzione culturale nella polis. Loro compito è la formazione dei nuovi quadri dirigenti della polis. Sono “maestri della parola". Preminente è l'arte della retorica, cioè quell’insieme di conoscenze tecniche del discorso adottabili — di volta in volta — a seconda delle situazioni , degli interlocutori e degli obiettivi prescelti che è richiesta dalle esigenze di partecipazione alla vita civile della polis.
I Sofisti riconosco il pluralismo culturale e linguistico che caratterizza la società umana e la profonda diversità dei codici morali fra i vari popoli. Contribuiscono inoltre a trasformare il concetto di areté e ne riconoscono la insegnabilità, contro la cultura aristocratica che la considerava ereditaria e proprio patrimonio.Protagora e la misura dell'uomo
Protagora è la sentenza secondo cui l’uomo è la misura di tutte le cose, di quelle che sono in quanto sono e di quelle che non sono in quanto non sono. Le cose sono soggette alla misura, cioè ai modi e ai criteri con cui il soggetto le percepisce. Una verità oggettiva, valida per tutti non c'è, ma non ogni opinione equivale all'altra: è vero solo quel che ogni città considera tale,cioè utile a se. L'areté politica è per tutti i cittadini liberi.
Gorgia e il potere della parola
Per Gorgia la parola ha il potere grandissimo di rovesciare anche le tesi più radicate e influire sui sentimenti e sul comportamento. Anche per Gorgia, come per Protagora, alla base della conoscenza c’è l’esperienza sensibile. Con queste convinzioni egli afferma che il piano dell’essere è inattingibile: 1 . nulla è; 2. se anche l’essere fosse, non sarebbe conoscibile; 3) se pure fosse conoscibile, non sarebbe comunicabile.
La seconda generazione dei Sofisti
Al centro dell’insegnamento dei Sofisti della “seconda generazione” vi è la tesi della contrapposizione netta tra legge e natura, tra noimos e physis. La prima è frutto di convenzione e di interessi di parte, la seconda ha valore assoluto ed esprime le tendenze universali dell’uomo.
Per Ippia e Antifonte, per natura, tutti gli uomini sono uguali, mentre per Callicle, Crizia e Trasimaco, per natura, gli uomini sono diseguali e il più torte dovrebbe dominare sul più debole.
Domande da interrogazione
- Qual è il ruolo principale dei Sofisti nella polis?
- Come Protagora interpreta il concetto di verità?
- Qual è la differenza tra legge e natura secondo i Sofisti della "seconda generazione"?
I Sofisti sono responsabili della formazione dei nuovi quadri dirigenti della polis, fungendo da "maestri della parola" e promuovendo l'arte della retorica per partecipare alla vita civile.
Protagora sostiene che l'uomo è la misura di tutte le cose e che non esiste una verità oggettiva valida per tutti; la verità è ciò che ogni città considera utile per sé.
La legge è vista come una convenzione e un interesse di parte, mentre la natura ha valore assoluto e rappresenta le tendenze universali dell'uomo.