stefanolivieri1
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Concetti Chiave

  • Parmenide da Elea è il principale rappresentante della scuola eleatica, noto per il trattato "Sulla Natura".
  • Nel suo trattato, la verità è rivelata dagli dei e può essere raggiunta attraverso la guida del filosofo.
  • Parmenide distingue tra la via dell'essere, esistente e difficile da percorrere, e la via del non essere, inesistente.
  • Una terza via, quella delle opinioni, è ingannevole ma reversibile, contrapposta alla perfezione della verità.
  • L'essere di Parmenide è unitario, immutabile e simile a una sfera perfetta, concepito solo dal ragionamento mentale razionale.

Indice

  1. Parmenide e la scuola eleatica
  2. La rivelazione della verità
  3. Le vie dell'essere e del non essere
  4. La concezione dell'essere

Parmenide e la scuola eleatica

Parmenide da Elea è il maggiore esponente della scuola eleatica. Viene ricordato principalmente per il suo trattato "Sulla Natura".

La rivelazione della verità

L'inizio del trattato è costituito dalla rivelazione della verità, in continuità con il pensiero epico classico che vedeva la verità "definitiva" come qualcosa rivelata dagli dei agli uomini.

Le vie dell'essere e del non essere

La verità può essere raggiunta, attraverso la guida del filosofo, in due modi, la via dell'essere, che esiste e che pochi sono in grado di percorrere con grande difficoltà, e la via del non essere, che in realtà non esiste e pertanto non può essere realmente percorsa. Una terza via di cui viene prospettata l'esistenza, contrapposta alla perfezione "rotonda" della verità è quella delle opinioni, che non porta alla verità ma all'ingannevolezza, che tuttavia è reversibile.

La concezione dell'essere

Gli uomini spesso non sono in grado di separare l'essere dal non essere. L'essere concepito da Parmenide, nella sua perfezione massima, è un essere unitario, non infinito, senza nascita e senza morte, immutabile e incorruttibile, simile a una sfera perfetta, costantemente equilibrata. La verità viene ritenuta dagli uomini ciò che essi osservano con i loro occhi, ma in realtà ciò non è altro che l'inganno della realtà sensibile. L'essere parmenideo era qualcosa che non era mai stata concepita fino ad allora, un oggetto puramente frutto del ragionamento mentale razionale.

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