Concetti Chiave
- Socrate non ha lasciato scritti, poiché credeva nella trasmissione del sapere attraverso il dialogo.
- Aristofane, nelle sue opere, offre una rappresentazione di Socrate simile a quella dei sofisti.
- Senofonte nei Memorabili raccoglie dialoghi significativi attribuiti a Socrate.
- Platone dedica molte opere a Socrate, ma la sovrapposizione tra i loro pensieri complica l'attribuzione delle dottrine.
- Indagini moderne hanno chiarito la distinzione tra il pensiero di Socrate e quello di Platone.
LE FONTI SUL PENSIERO DI SOCRATE
Poiché Socrate non ha lasciato nulla di scritto, in quanto credeva che la filosofia dovesse essere trasmessa essenzialmente con il dialogo, i dati biografici sulla sua vita e l’opinione dei suoi contemporanei su di lui deve essere ricercata nei giudizi di altri autori: tra questi vi è sicuramente Aristofane che dedica forse la sua commedia più esilarante, le Nuvole, a Socrate che, sospeso in aria attento ad osservare il cielo, dirige un vero e proprio “ pensatoio “ e dispensa consigli filosofici non dissimili da quelli dei sofisti. Un’altra importante fonte sono i Memorabili di Senofonte, dove sono raccolti i dialoghi tenuti da Socrate, Aristotele, che terrà in grande considerazione il pensiero di Socrate, ma soprattutto Platone che dedica il suo intero Critone alla descrizione del diniego di Socrate, coerente sino alla fine con le sue dottrine, alla proposta del suo allievo di fuggire. Platone però, celandosi dietro la figura di Socrate in tutti i suoi dialoghi, ha reso difficile l’individuazione del pensiero socratico dal suo: grazie però ad alcune indagini accurate oggi non vi sono problemi ad attribuire una dottrina a Socrate o a Platone.