Concetti Chiave
- La fisica epicurea si basa sull'atomismo di Democrito, affermando una visione materialistica in cui nulla nasce o si distrugge nel nulla.
- Epicuro introduce il concetto di vuoto, essenziale per permettere il movimento degli atomi e l'aggregazione dei corpi.
- Gli atomi, eterni e indivisibili, differiscono per forma, grandezza e peso, e determinano la costituzione di tutti i corpi.
- Il clinamen, una deviazione casuale nel moto degli atomi, consente l'incontro e l'aggregazione, spiegando la formazione dei corpi.
- Epicuro vede l'anima come un aggregato di atomi, spiegando l'assenza di timore della morte come un processo naturale di disgregazione.
Il filosofo però enuncia anche il principio complementare del vuoto che risulta indispensabile per la spiegazione fisica, in quanto, poiché l’esperienza ci dice che i corpi si muovono, bisogna ammettere che ciò accada perché esiste un vuoto in cui possono muoversi e questo vuoto può essere occupato da un corpo, inteso come luogo non occupato, e quindi vuoto vero e proprio oppure percorso dai corpi, perciò come spazio. Gli atomi che compongono i corpi sono gli elementi ultimi, differiscono per forma, grandezza e peso ed esistono da sempre e per sempre. Grazie al poema filosofico "La natura" di Lucrezio, esiste una scansione logica dei tre tipi di moto seguiti dagli atomi. Al moto rettilineo di caduta nel vuoto proposto già da Democrito, con il quale non appare possibile dimostrare l’aggregazione dei corpi, Epicuro aggiunge il rimbalzo che rende conto della possibilità di intreccio fra gli atomi, ma soprattutto introduce il clinamen, ossia la deviazione minima, casuale e spontanea nella caduta degli atomi che avviene in maniera indeterminabile e consente l’incontro degli atomi che dà luogo ai corpi.
La casualità di questa deviazione spiega dal punto di vista etico la libertà e l’autonomia di scelta e di intervento degli uomini sulle cose. Epicuro in questa visione considera l’anima come un aggregato di atomi che a contatto con il mondo esterno viene modificata e trasmette al corpo quegli impulsi che guidano le reazioni, ma poiché come ogni aggregato è destinata a dissolversi, Epicuro giustifica la vanità della paura della morte, in quanto consiste nel disgregarsi dei propri atomi che formeranno altri corpi, quindi è un processo insensibile di cui non bisogna avere timore, poiché non può portare a sofferenze.
Domande da interrogazione
- Qual è la visione di Epicuro riguardo alla formazione e dissoluzione dei corpi?
- Come spiega Epicuro il movimento dei corpi?
- Qual è la concezione epicurea dell'anima e della morte?
Epicuro sostiene che i corpi sono aggregati di atomi, che si formano e si dissolvono continuamente, ma nulla nasce o si distrugge nel nulla, poiché tutto deriva da particelle invisibili e indivisibili chiamate atomi.
Epicuro introduce il concetto di vuoto, necessario per il movimento dei corpi, e descrive tre tipi di moto degli atomi: il moto rettilineo, il rimbalzo e il clinamen, una deviazione casuale che permette l'incontro degli atomi.
L'anima è vista come un aggregato di atomi che si modifica a contatto con il mondo esterno. La morte è considerata un processo di disgregazione degli atomi, privo di sofferenza, e quindi non deve essere temuta.