Concetti Chiave
- Democrito sostenne una visione meccanicistica della realtà, basata sul caso e sull'indipendenza intellettuale, in contrasto con la filosofia dominante dell'epoca.
- Platone, discepolo di Socrate, fondò l'Accademia e sviluppò la teoria delle idee, distinguendo tra realtà sensibile e realtà ideale, difficile da raggiungere ma esistente.
- La politica di Platone prevedeva uno stato ideale guidato dai filosofi, con una rigida divisione delle classi e una concezione comunistica limitata ai filosofi e amministratori.
- Aristotele, ex discepolo di Platone, sviluppò una filosofia basata su concetti come materia-forma e potenza-atto, unendo il mondo delle idee e quello materiale in un insieme interdipendente.
- La logica aristotelica introduce i principi fondamentali del pensiero, come il principio di non contraddizione, e distingue tra diverse forme di conoscenza e governo, adattabili al contesto.
Indice
- Concezione di Democrito
- Etica individualistica di Democrito
- Contributi di Democrito alla fisica
- Platone e la sua fedeltà a Socrate
- Teoria dei due mondi di Platone
- Concezione dell'anima secondo Platone
- Platone e la realizzazione dello stato ideale
- Classi sociali nella Repubblica di Platone
- Matematica e filosofia in Platone
- Concezione finalistica di Platone
- Aristotele e la sua visione della realtà
- Concezione di Dio secondo Aristotele
- Conoscenza e anima secondo Aristotele
- Logica e ragionamenti di Aristotele
- Tipi di governo secondo Aristotele
- Virtù e felicità in Aristotele
- Arte e conoscenza secondo Aristotele
- Concezione dell'universo di Aristotele
Concezione di Democrito
Non fu molto seguito perché fu un eccezione del pensiero antico perché sosteneva una concezione materialistica e meccanicistica della realtà (meccanicismo atomistico). Tutto si compone a caso. per lui tutto nasce a caso.
Etica individualistica di Democrito
L'individuo deve curare le proprie esigenze intellettuali. Astrarsi dalla situazione esterna. tanto meno bisogni si hanno tanto più si è forti. Bisogna essere indipendenti.
e' una morale individualistica, al contrario della morale di Socrate. Democrito non crede che le cose si possano risolvere. Etica razionalistica. Con la ragione si giunge alla soluzione dei problemi spirituali. comportarsi in un modo che la ragione possa approvare. ridurre al massimo i bisogni dal mondo esterno. dobbiamo rinunciare a molte cose per fare questo bisogna avere una forza di volontà notevole.
Contributi di Democrito alla fisica
In fisica ha sostenuto che le basi sono gli atomi. la base di ogni società sono gli individui, che sono chiusi in se stessi.
Platone e la sua fedeltà a Socrate
Fu il massimo discepolo di Socrate. Platone visse a lungo, rifiutò il matrimonio, offrì a Socrate di pagare la multa, di organizzare la fuga, ma Socrate non accettò. Platone scrisse molto, circa 36 dialoghi.
della giovinezza: in cui la presenza di Socrate si fa avanti
della maturita': sono i più importanti (fedone, fedro, la repubblica, convito)
della vecchiaia: dove rivede delle sue idee. Platone si occupa di tutto ma in maniera non organica.
la verità esiste ma è difficile arrivarci, giungerci.
Platone è un poeta. si esprime attraverso miti, alcune volte. aprì una scuola famosa: l'accademia platonica, che ebbe una lunghissima vita.
Il punto su cui Platone rimase sempre fedele a Socrate fu che la verità esiste ma è difficile da raggiungere. Questo porta a una scarsa organicità nel discorso di Platone. e' un autore disordinato.
Teoria dei due mondi di Platone
teoria dei due mondi (delle due idee)
conoscenza sensibile (1) e razionale 2)
2) la ragione è uno strumento identicamente (influenza di Protagora e Socrate) costituito in tutti gli uomini. con al ragione giungeremo ad una verità che tutti accetteremo.
1) mentre per mezzo della sensibilità ognuno arriverà ad una propria verità.
la vera realtà è formata di idee. é immateriale. esiste in un mondo a parte al di là dei cieli. il vero mondo non è questo che si vede, si tocca, ma è quello ideale, immaginario.
Usando la ragione si arriva alla vera realta'. Sono entità oggettive però immateriali. Il mondo delle entità psichiche è più oggettivo del mondo delle entità fisiche.
Parmenide ha ragione perché si riferisce al mondo ideale. Dove esiste una sola idea di cavallo, una sola idea di montagna, etc....
Eraclito invece ha ragione perché si riferisce al mondo terreno.
Per Platone con la ragione si arriva alla realtà. anche la teoria della maieutica viene ribaltato da Platone.
Platone dice: “che significa dire che la verità si trova dentro di noi e con molti sforzi la possiamo tirare fuori?”
Concezione dell'anima secondo Platone
L'anima è immortale. dice che le anime dei mortali prima di incarnarsi vivevano nel mondo delle idee e quando l'anima si incarna è come uno shock, infatti dimentica tutte le idee e le sotterra nell'inconscio che poi verrà riportato alla luce. la verità c'è ma si trova in una parte incosciente di noi che poi verrà portata nella parte cosciente.
E' un problema che Platone sentì più degli altri. rischiò la sua vita più di una volta. socrate cercò di cambiare delle cose, ma per questo venne condannato e ucciso.
Platone e la realizzazione dello stato ideale
Platone ritorna alla concezione socratica, cioè cercare di realizzare lo stato ideale in terra, disogna impegnarsi: lottare, fratelli!
agisce sui governanti e non sui governanti, perché era composta da meno gente. tentò di realizzare lo stato perfetto a siracusa.
prospetta un rigido parallelismo tra la psicologia, morale, politica.
l'anima compie tre funzioni: 1) anima razionale 2) anima irrascibile 3) anima concupiscibile.
ognuna di queste anime se segue una certa via, va bene.
1) virtu': raggiungere la verità e il bene. saggezza
2) virtu': tendere con fermezza a raggiungere obiettivi superiori, resistere agli impulsi, ai desideri materiali. fortezza
3) virtu': temperanza, soddisfare questi bisogni moderazione. mangiare per vivere e non vivere per mangiare, non fini a se stessi ma come mezzi per dare base all'anima irrascibile e intelligibile.
Classi sociali nella Repubblica di Platone
ci sono 3 classi
1) filosofi: gli unici uomini che sono meritevoli solo loro sono capaci di sopportare certe cose solo per il bene della società. rappresentano l'anima intellegibile, sono i saggi, gli unici che possono comandare. rinunciare ai beni privati, a tutti i propri possessi materiali e affettivi.
2) guerrieri, professori, giudici: amministratori strumenti in mano ai filosofi che possono soffisfare i desideri culturali, giuridici, economici. rappresentano l'anima irrascibile, rappresentano la fortezza.
3) produttori materiali, operatore economico: sono necessari per il sostentamento delle altre 2 classi. adeguarsi alle direttive della classe degli amministratori. sono al servizio. rappresentano l'anima concupiscibile, rappresnetano la temperanza.
se queste tre cose si verificano lo stato va bene
Questo regime comunistivo è proprio della vita dei filosofi degli amministratori. è una minima parte della popolazione. è poco esteso, perché non abbraccia la classe dei produttori materiali.
è più esteso perché i filosofi devono rinunciare agli interessi di carattere materiale e soprattutto affettivo, nel senso che non si possono sposare con chi vogliono, ma è lo stato che sceglie per la procreazione e dunque è più esteso il comunismo.
L'amore Platonico: verso la verità, il bene, il bello
Matematica e filosofia in Platone
la matematica è una disciplina importantissima, fondamentale. la matematica ha la funzione di preparare la smaterializzazione. fa compiere all'uomo l'ultimo passo. collega il mondo irreale con quello terreno.
la matematica, sono discipline pure, Platone disdegna l'uso delle applicazioni della matematica della geometria perché si perde di vista l'essenza di questa dimensione. questo ha 1) svantaggi e vantaggi 2).
1) tutto questo non portò a nessuna applicazione della matematica, si disinteressa dalle applicazioni pratiche
2) approfondisce
la matematica va intesa come scienza pura è l'ultimo passo. la vera realtà sono i numeri.
Concezione finalistica di Platone
Democrito diceva che ogni fenomeno e ogni essere segue le leggi inlfessibili della natura, c'è mancanza di finalità, tutto va a caso, non c'è libertà.
La concezione dominante di quel periodo è molto diversa, anche Platone “tutta la realtà, e soprattutto l'essere umano, ha un fine”
spesso questi fini non li vediamo, ma ci sono. poi alcuni esseri sono liberi di prendere la sua strada (l'uomo). platone primo grande rappresentante di questa concezione.
La matematica è un ponte tra terra e cielo. Platone passa ad esaminare l'astronomia, dice che questa vine studiata come deve essere studiata.
La fisica non è così, i fisici hanno una concezione meccanicistica di questa, ed è sbagliato perché i fisici osservano i fenomeni che si verificano in terra e non in cielo, non c'è libertà e non c'è finalità.
C'è una profonda differenza tra la concezione democritea e quella platonica. L'opera principale nella quale Platone espone la sua concezione finalistica della natura è il Timeo.
Aristotele e la sua visione della realtà
Si interessò di tutti i problemi. aprì un liceo. Teofrasto era il massimo discepolo. la sua opera abbraccia tutti i problemi, tutti i campi
opere essoteriche: scritte per il pubblico e curate
opere esoteriche: scritte per i suoi discepoli
opere di logica
opere di fisica: il senso, la memoria
opere di metafisica (14 libri): perché venivano dopo quelle di fisica. nel primo di questi libri, Aristotele ci parla di opere di scienza pratiche: politica, etica, economia. la filosofia greca raggiunge i massimi livelli con Aristotele.
Aristotele all'inizio aderiva perfettamente alle idee di Platone, poi invece cambia opinione su molte cose. Aristotele non guarda molto il cielo ma guarda in terra.
i concetti di Aristotele si possono esprimere, riassumere con 2 coppie, binomi
1) materia – forma: costituzione della realtà
2) potenza – atto: ci dice come le cose mutano
1) Aristotele unisce i due mondi. Aristotele non nega che non c'è una distinzione tra forma e materia ma dice che sono interdipendenti. in ogni essere va distinta la parte materiale da quella della forma. la forma (l'anima) è il non materiale, nell'uomo, e il corpo è la materia. non possono esistere l'una senza l'altra. ogni essere è formato da una parte materiale e da una formale, un'unione indissolubile. il mondo delle idee non può esistere da solo, ma è legato a quello terreno.
2) ogni essere non sta fermo, si sviluppa. si realizza nella sua pienezza con stati potenziali e stato attuali.
la realtà è in movimento. Aristotele cerca di legare i 2 binomi. la materia pura (priva di forma) può essere identificata con la potenza perché dio può ricavare qualsiasi essere. materia sinonimo di potenzialità.
atto puro: Dio, la realtà del tutto realizzata (motore immobile)
concetto di Dio
Concezione di Dio secondo Aristotele
Aristotele è stato costretto a giungere al concetto di Dio. Come ogni scienziato vuole giungere alla causa prima, anche Aristotele. la scienza però si deve fermare ad un certo punto, la filosofia e la merafisica no. Bisogna arrivare al primo anello della catena. l'atto precede la potenza. bisogna trovare dei principi primi, ci vogliono dei limiti. la filosofia deve scoprire tutto, deve andare fino in fondo ed allora si deve arrivare a dio. “chi è nato prima, l'uovo o la gallina?” gallina=atto uovo=potenza
oltre alla causa materiale 1) e formale 2) aristotele ammette la causa efficiente 3) e la causa finale 4)
1) la materia, il blocco
2) se non c'è anche l'idea sul da farsi, il blocco rimane lì
3) capacità di dare forma alla materia
4) è lo scopo per cui si fa una certa cosa, o perché c'è una certa cosa. in molti casi non la vediamo
es. statua. discepolo (per la causa finale)
1) innanzi tutto ci vuole il blocco di marmo
2) il blocco di marmo riceve la forma
3) deve essere capace di tradurre nella materia il suo pensiero
4) il messaggio che l'artista vuole comunicare al popolo. il perché è stata fatta quella statua
ogni essere ha il suo fine
secondo aristotele dio è una specie di modellatore (demiurgo). intelletto che pensa se stesso. per creare l'uomo e tutti gli esseri guarda sé stesso. è disinteressato agli esseri finiti.
Conoscenza e anima secondo Aristotele
3 gradi di conoscenza
I constatazione di esistenza (conoscenza comune)
II conoscenza scientifica
III conoscenza filosofica che giunge alla realtà
la prima si disinteressa completamente dei problemi.
l'anima nasce completamente vuota, la conoscenza umana nasce con la sensibilità. la sensibilità precede la ragione. mediante gli organi di senso noi prima sentiamo gli oggetti. aristotele ammette il vi senso, è il ponte tra il livello sensibile e quello razionale. l'immaginazione, la previsione, la memoria. attraverso il sesto senso riusciamo a percepire completamente una cosa, che mette insieme gli altri 5 sensi.
ha la funzione di far conoscere gli altri, ciò che è universale, già egli sa (egli sa tutto). forse è dio, forse si trova nei vari itelletti passivi.
se non ammettiamo l'intelletto attivo, l'universale, quelloc eh esiste sempre e che da sempre sa tutto.
l'anima umana svolge 3 funzioni
1) anima vegetativa: è l'anima che ci fa nutrire e riprodurre (piante)
2) anima sensitiva o appetitiva: una conoscenza sensitiva di ciò che ci circonda (animale)
3) anima intellettiva: solo noi abbiamo conoscenza razionale.
Logica e ragionamenti di Aristotele
Aristotele è stato il primo a cercare di elencare le regole del pensiero umano. Le leggi che il pensiero deve seguire per raggiungere la realtà. i concetti
1) ordinare i concetti (per fare i ragionamenti) concetti: estenzione a) comprensione b) (di un concetto)
a) numero di esseri che questo abbraccia. la specie “gatto persiano” abbraccia solo un gruppo di gatti, è meno esteso di quello di gatto, e questo è meno esteso di mammiferi.
b) numero di idee di cui è composto. per esprimere gatto persiano ci vogliono più parole e dunque è più comprensivo della specie gatto.
la comprensione e l'estenzione sono inversamente proporzionali.
comprensione: il numero delle sue caratteristiche per mettere a fuoco il concetto.
giudizi: unione di due o più concetti: l'uomo è un animale. devono seguire delle regole. regola: il predicato deve essere più esteso del soggetto – animale è pù esteso di uomo.
giudizio universale (positivo o negativo): tutti gli uomini sono mortali
giudizio particolare (positivo o negativo): alcuni uomini sono mortali.
giudizio negativo: l'uomo non vola
la logica aristotelica è incompleta. stabilisce i rapporti tra soggetto e predicato. esamina i soggetti e le loro qualità.
qualità: attribuzione fissa, non c'è contraddizione. non ha capito l'importanza della relatività.
ragionamenti: unione di 3 o più giudizi.
1) deduttivo: parte da un giudizio universale e giunge ad un giudizio particolare
2) induttivo: parte da un giudizio particolare e giunge ad un giudizio universale
seguono uno stesso schema
deduzione:
sono mortali a) premessa maggiore b) tutti gli uomini
sono uomini b) premessa minore c) gli etiopi
conclusione:
sono mortali a) conclusione c) gli etiopi
se a=b e b=c → a=c
induzione
sono mortali a) etiopi, greci ecc.. b)
etiopi, greci etc...a) sono uomini c)
sono mortali a) tutti gli uomini c)
i primi principi sono 3
1) principio di non contraddizione. una cosa non può essere e non essere nello stesso tempo (a) e sotto il medesimo aspetto (b)
a) o è o non è b) una rosa può essere profumata e pungente, sotto diversi aspetti si può essere e non essere senza essere contraddittori
2) principio di identità. una cosa per poterla definire cosa, deve essere sempre se stessa.
3) principio del terzo escluso. tra due possibilità non ce ne è una terza.
per aristotele non c'era problema tra la forma logica e la forma della realtà. cioè se il nostro modo di pensare è conforme all'essere.
Tipi di governo secondo Aristotele
Aristotele fa la distinzione tra 3 tipi di governo.
1) il potere deve essere affidato a uno solo, tiranno(monarchia)
2) affidata ad un gruppo scelto, oligarchia, aristocrazia
3) a molti democrazia
possono degenerare questi 3 tipi di governo, qunado uno, alcuni, tutti fanno i propri interessi e non quello del popolo. la migliore per aristotele non è una domanda accettabile, dipende dai luoghi, delle psicologie, dai tempi, etc....è preferibile una monarchia, aristocrazia, democrazia.
Virtù e felicità in Aristotele
subì l'influenza di Platone. il virtuoso è colui che riesce a staccarsi quasi del tutto dal mondo terreno. ma ciò non è possibile.
per raggiungere la felicità, l'anima deve svolgere tutte le funzioni: materiale vegetative, sensazione appetitiva, conoscenza della virtù intellettive. l'uomo è felice quando soddisfa tutti e 3 i desideri. senza una base vegetativa e sensitiva l'uomo non può svolgere nessuna funzione.
la virtù non è solo conoscenza della virtù, cioè conoscere il proprio dovere per svolgerlo. la volontà deve seguire l'indicazione della ragione, e non la passionalità.
bisogna comportarci razionalmente e non irrazionalmente, altrimenti cadremo nei vizi. gli eccessi tra l'uomo e l'altro sono sempre sbagliati, bisogna trovare il giusto mezzo.
temerarietà (affronto un esercizio intero) viltà (avere paura) la via di mezzo delle due è il coraggio.
con la crescita si acquisisce la capacità di seguire l'intelletto per essere virtuoso.
virtù dianoetiche e etiche, comportamento virtù di conoscenza.
io so cosa devo fare ma non basta, devo anche farlo. quando queste virtù sono unite l'uomo è virtuoso.
l'uomo è un animale politico naturale (Aristotele). l'uomo deve vivere associato, perché si scambiano idee e così raggiunge livelli più elevati.
i livelli conoscitivi, etici, religiosi diventano più elevati. se un uomo vive da solo non si sviluppano le sue idee, e le sue capacità si abbassano di livello.
Arte e conoscenza secondo Aristotele
Platone diceva che una statua è sempre una copia di una cpia del mondo irreale e dunque è sempre più lontano da questo.
aristotele dice che l'arte figurativa non riproduce la realtà così com'è ma come deve essere. l'arte copia i migliori esemplari. la venere di milo è più perfetta della modella. anche la più bella delle donne ha sempre qualche difetto ma l'artista cerca di nasconerli.
Arte drammatica: assistere ad una scena di un delittto, libera l'anima da questa passione, purifica, libera dalle tentazioni. Platone dice invece che incita. Platone dà un giudizio negativo sia all'arte figurativa sia a quella drammatica. il discopolo è una copia imperfetta di un'altra copia che si trova nel mondo irreale.
l'arte figurativa è condannata per motivi conoscitivi
l'arte drammatica per motivi etici
Concezione dell'universo di Aristotele
Concezione generale dell'universo. risente maggiormente l'influenza di Platone. consiste nel dualismo tra cielo e terra. c'è una zona lunare (terestre) ci sono certi elementi che si muovono in un certo modo, sublunare.
La terra sta al centro dell'universo e intorno ci sono tutti gli altri pianeti. mentre Aristarco di Samo diceva che il sole stava al centro. la terra, elemento frreddo – secco, che sta la centro e sopra c'è l'acqua elemento freddo – umido, sopra c'è l'aria elemento caldo – umido e sopra fuoco, elemento caldo – secco, periferia. Questi o vanno verso il centro o verso la periferia. mutano sempre questi elementi. Perché se l'aria perde l'umido e acquista il secco diventa fuoro e va verso la periferia. fanno un moto rettilineo.
1) stabilire come vanno le cose sulla terra
2) nel mondo celeste elemento etere, movimento circolare perfetto per aristotele. i corpi celesti girano intorno alla terra per il sostegno di sfere di cristallo. 55 sfere omeocentriche, 8 portatrici di astri, le altre non portano niente.
le stelle fisse: la distanza tra loro è sempre la stessa, si muovono tutte insieme. mentre gli altri corpi celesti si muovono tutte insieme. mentre gli altri corpicelesti si muovono tra loro. il primo movimento è dato da dio, dà l'impulso, imprime il moto di rivoluzione alla sfera delle stelle fisse e questo lo trasmette alle altre sfere, procede all'infinito, velocità. la terra è fissa
Domande da interrogazione
- Qual è la concezione di Democrito riguardo alla realtà e all'etica?
- Come Platone differisce da Democrito nella sua visione della realtà?
- Qual è il ruolo della matematica secondo Platone?
- Quali sono le differenze tra le concezioni di Aristotele e Platone riguardo alla metafisica?
- Come Aristotele definisce i diversi tipi di governo e la loro possibile degenerazione?
Democrito sosteneva una concezione materialistica e meccanicistica della realtà, dove tutto si compone a caso. La sua etica era individualistica, enfatizzando la riduzione dei bisogni esterni e l'indipendenza personale.
Platone credeva in una realtà dualistica composta da un mondo sensibile e uno ideale, immateriale. Contrariamente a Democrito, Platone sosteneva che la vera realtà è formata da idee e che la ragione è lo strumento per raggiungerla.
Per Platone, la matematica è fondamentale per la smaterializzazione e collega il mondo terreno con quello ideale. Egli la considerava una scienza pura, disdegnando le sue applicazioni pratiche.
Aristotele unisce i mondi di forma e materia, sostenendo che sono interdipendenti, mentre Platone separa nettamente il mondo sensibile da quello delle idee. Aristotele introduce i concetti di potenza e atto per spiegare il cambiamento.
Aristotele distingue tra monarchia, aristocrazia e democrazia, che possono degenerare in tirannia, oligarchia e demagogia quando i governanti perseguono interessi personali anziché il bene comune.