Concetti Chiave
- La sostanza è la categoria fondamentale per Aristotele, fungendo da base per tutti gli altri enti.
- Le sostanze prime sono entità individuali e concrete, come un uomo o un oggetto, che esistono autonomamente.
- Le sostanze seconde rappresentano generi e specie, aventi meno realtà rispetto alle sostanze prime.
- La sostanza seconda è meno reale delle prime, ma la specie è più sostanza rispetto al genere.
- Aristotele distingue le sostanze seconde per la loro dipendenza dalle sostanze prime, esistendo in modo meno completo.
Indice
La sostanza secondo Aristotele
Esaminiamo ora più da vicino la sostanza, che è la più importante delle categorie, perché è la base (il sostrato, la definisce Aristotele) di tutti gli altri generi di enti. Aristotele distingue tra due nozioni di sostanza: sostanza in senso primario o sostanza prima, e sostanza in senso secondario o sostanza seconda.
Sostanze prime e loro caratteristiche
Sostanze prime sono gli enti individuali concreti, capaci di autosussistenza: un determinato uomo, per esempio Socrate, o un certo cavallo o ancora un determinato tavolo, cioè i concreti individui e le cose che percepiamo con i sensi e che possiamo, volendo, designare con un nome proprio. Nulla ci vieta, infatti, di chiamare con un nome proprio non solo un particolare uomo, per esempio Socrate o Giovanni, ma anche, come spesso avviene, un cavallo, un gatto o al limite un certo oggetto. Le sostanze prime sono "separate", nel senso che sussistono autonomamente e dunque non dipendono per esistere da altro se non da se stesse.
Sostanze seconde e loro dipendenza
Aristotele parla invece di sostanze seconde a proposito degli aspetti del reale che a suo giudizio hanno un minor grado di realtà rispetto alle sostanze prime, da cui dipendono o derivano. Le Sostanze seconde sono infatti i generi e le specie cui appartengono le sostanze prime. Per Aristotele esistono propriamente questo tavolo, Socrate, il mio gatto ecc.; si può anche dire che nozioni come "mobile" "uomo", "animale" esistono, ma solo in senso meno proprio e completo rispetto alle sostanze prime e in modo meno pregnante, via via che ci allontaniamo da classi ristrette (specie), per risalire verso insiemi più ampi (generi).
Approfondendo il discorso, si può affermare che, tra le sostanze seconde, la specie è "più sostanza" rispetto al genere, poiché "è più vicina" alla sostanza prima e la manifesta più adeguatamente: dovendo chiarire che cos'è Giovanni, lo si farà meglio evidenziando che è uomo, piuttosto che animale.
Domande da interrogazione
- Qual è la differenza tra sostanze prime e sostanze seconde secondo Aristotele?
- Perché le sostanze prime sono considerate "separate"?
- In che modo la specie è "più sostanza" rispetto al genere?
Le sostanze prime sono enti individuali concreti e autosufficienti, come Socrate o un tavolo, mentre le sostanze seconde sono generi e specie che dipendono dalle sostanze prime e hanno un minor grado di realtà.
Le sostanze prime sono considerate "separate" perché sussistono autonomamente e non dipendono per esistere da altro se non da se stesse.
La specie è "più sostanza" rispetto al genere perché è più vicina alla sostanza prima e la manifesta più adeguatamente, come nel caso di chiarire che Giovanni è un uomo piuttosto che un animale.