Concetti Chiave
- Aristotele vede la logica non come una scienza separata, ma come uno strumento essenziale per la scienza stessa, denominata "Organon".
- Le parole, secondo Aristotele, sono divise in 10 categorie che aiutano a organizzare la realtà in modo ordinato, riflettendo una corrispondenza tra linguaggio e struttura della realtà.
- La sostanza, per Aristotele, è il fondamento di ogni cosa e non risiede in alcun soggetto; essa è il soggetto di ogni frase linguistica.
- Aristotele distingue tra sostanze prime, che sono individui specifici, e sostanze universali, che fungono da predicati e non sono necessarie per l'esistenza delle prime.
- Le qualità contrarie non possono coesistere in un unico soggetto, ma Aristotele riconosce che le sostanze possono presentare gradazioni di qualità.
Concetto di sostanza
Per Aristotele la logica non è una scienza separata ma bensì uno strumento della scienza stessa. Tradizionalmente gli scritti aristotelici sulla logica vengono chiamati "Organon" e collocati all'inizio degli scritti di Aristotele, anche se questa posizione può essere considerata cronologicamente. inattendibile. In questi scritti Aristotele si interroga sulle condizioni affinché una determinato argomento possa essere considerato valido, quindi su un preciso carattere formale del ragionamento logico, e sulla distinzione fra verità e validità.
Secondo Aristotele le parole possono essere divise in 10 gruppi detti categorie, una sorta di tabella catalogatrice dove inserire tutti i termini usati al fine di avere una realtà perfettamente ordinata. Per Aristotele la struttura della realtà e quella linguistica corrispondono, pertanto lo studio del linguaggio è un valido aiuto per lo studio della realtà.Possiamo identificare la sostanza come termine primo in un certo senso del discorso aristotelico. Infatti per Aristotele la sostanza non è in un soggetto. A questo punto bisogna fare una distinzione, perché Aristotele per sostanza indica ciò che è alla base di ogni cosa e a cui pegni cosa si riferisce.
Le sostanze (uomo cavallo cane..) esistono nel mondo reale e sono dotate di una loro autonomia, mentre le loro caratteristiche sono solo in funzione di esse. Dal punto di vista linguistico la sostanza è soggetto di ogni frase. Il rapporto che c’è fra sostanza e predicato (o aggettivo?) è di ingerenza e tali predicati sono generalmente Chiamati predicati accidentali. Aristotele compie una ulteriore divisione fra la condizione delle sostanze e quella dei loro attributi . Aristotele afferma che due ore qualità contrarie, come caldo e freddo, non possono inserire contemporaneamente a uno stesso soggetto. Però ammette l’esistenza in alcuni casi di possibili gradazioni delle qualità delle sostanze.
Aristotele fa una ulteriore divisione fra sostanze prime (individui, p. es. Marco, Antonio...) e sostanze universali (uomo, greco..). Dal punto di vista linguistico le sostanze prime sono sempre soggetto e quelle universali predicato, e senza queste ultime la sostanza prime potrebbe benissimo continuare ad esistere.
Domande da interrogazione
- Qual è il ruolo della logica secondo Aristotele?
- Come Aristotele definisce la sostanza?
- Qual è la differenza tra sostanze prime e sostanze universali secondo Aristotele?
Per Aristotele, la logica non è una scienza separata ma uno strumento della scienza stessa, utile per determinare la validità degli argomenti e distinguere tra verità e validità.
Aristotele definisce la sostanza come ciò che è alla base di ogni cosa e a cui ogni cosa si riferisce, esistendo nel mondo reale con autonomia, mentre le caratteristiche sono in funzione di essa.
Le sostanze prime sono individui specifici e fungono da soggetto, mentre le sostanze universali sono categorie generali che fungono da predicato; le prime possono esistere senza le seconde.