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Concetti Chiave

  • Aristotele classifica le scienze basandosi su due criteri: l'oggetto di studio e il fine, distinguendo tra conoscenze teoretiche, scienze pratiche e scienze poietiche.
  • Le conoscenze teoretiche, tra cui fisica, matematica e metafisica, hanno un fine conoscitivo e sono considerate di importanza necessaria e gerarchicamente superiori.
  • Le scienze pratiche, come etica, economia e politica, si concentrano sull'agire umano e sono legate al contingente, quindi non forniscono un sapere certo.
  • Le scienze poietiche, comprendenti arte, tecnica e poesia, mirano alla produzione di oggetti artificiali e si occupano di ciò che è contingente e non necessario.
  • Aristotele ritiene che la filosofia nasca dalla meraviglia e che il sapere supremo, una volta raggiunto, porti a uno stato simile al divino, privo di stupore.

Aristotele nella Metafisica opera una distinzione tra le varie scienze (I° libro). Il suo punto di partenza è citato nell'incipit dell'opera: “Tutti gli uomini per natura tendono al sapere”. Da questo postulato iniziale si ricava che, secondo Aristotele, la sapienza è la meta di tutti, è l’obiettivo di tutti gli esseri razionali. L’uomo è un animale razionale (ciò che lo distingue dagli altri esseri viventi).

Indice

  1. Classificazione delle scienze
  2. Conoscenze teoretiche
  3. Scienze pratiche e poietiche
  4. La meraviglia e il sapere

Classificazione delle scienze

Si tratta ora di capire qual'è questo sapere a cui tendono perché questi sono di diversi tipi. La classificazione delle scienze avviene in base a due criteri fondamentali: l'oggetto di studio (cosa studiano queste scienze) e il fine (a cosa tendono).

Conoscenze teoretiche

Possiamo distinguere tre tipi di sapere (scienze) secondo una gerarchia ordinale:

o Conoscenze teoretiche (Teor=conoscere): scienze il cui fine è conoscitivo, disinteressato, libere da scopi pratici. L’oggetto di studio è il necessario, qualcosa da cui non si può prescindere, d’importanza necessaria. Il tipo di sapere è certo e comprende fisica, matematica, metafisica e quest’ultima è quella gerarchicamente più importante.

Per Aristotele la filosofia coincide con la metafisica, è il sapere superiore e libero, non è asservita a niente.

Scienze pratiche e poietiche

o Scienze pratiche: etica, economia, politica

Fine: l’agire umano, servono all’uomo per poter agire nel modo giusto;

Oggetto di Studio: contrario di necessario, ovvero il contingente (non è un sapere certo, è solo possibile, probabile).

La differenza tra contingente e necessario è la stessa che sussiste tra l'uomo e Dio. Nell'uomo l'esistenza non fa parte dell’essenza, ma gli viene data da Dio, (possiamo esistere, ma possiamo anche non esistere), mentre Dio è l'essere in cui essenza ed esistenza coincidono(lui esiste e deve esistere sempre).

o Scienze poietiche (poiesis=produzione): arte, tecnica, poesia.

Il fine è la produzione di oggetti artificiali, l'oggetto è il contingente (non necessario).

La meraviglia e il sapere

La filosofia nasce dalla meraviglia. Aristotele affermava che il sapere nasce dalla meraviglia, lo stupore del fatto che le cose stanno così come stanno. Questa curiosità è alla portata di tutti, essa non è che il punto di partenza, perché se non mi meraviglio non ricerco. Quando da questa meraviglia riesco a raggiungere la sapienza, la situazione si deve capovolgere/rovesciare (non mi devo più meravigliare di ciò che vedo quando divento sapiente, anzi se mi meraviglio vuol dire che non ho ancora raggiunto la sapienza).

Aristotele sosteneva che l’uomo per natura tende al sapere. Il sapere non è sapere sensibile, ma è un conoscere le cause e i principi di tutto, non è una ricerca comune, è una sapienza molto elevata. A differenza di Socrate (meta dinamica) e di Platone questa sapienza può essere raggiunta. E nel momento in cui l’uomo diventa sapiente, decade quell’atteggiamento di meraviglia originario e perviene ad uno stato migliore (simile al divino).

Domande da interrogazione

  1. Qual è la distinzione principale tra le scienze secondo Aristotele?
  2. Aristotele distingue le scienze in base all'oggetto di studio e al fine, classificandole in teoretiche, pratiche e poietiche.

  3. Qual è il fine delle scienze teoretiche secondo Aristotele?
  4. Il fine delle scienze teoretiche è conoscitivo e disinteressato, focalizzato sul necessario, come la fisica, la matematica e la metafisica.

  5. Come Aristotele descrive la nascita della filosofia?
  6. Aristotele afferma che la filosofia nasce dalla meraviglia, lo stupore per il modo in cui le cose sono, che spinge alla ricerca del sapere.

  7. In che modo la sapienza secondo Aristotele differisce da quella di Socrate e Platone?
  8. A differenza di Socrate e Platone, Aristotele crede che la sapienza possa essere raggiunta, e una volta raggiunta, l'atteggiamento di meraviglia originario decade.

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