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Concetti Chiave

  • Anassagora visse a Clazomane e trascorse più di trent'anni ad Atene, invitato da Pericle.
  • Introdusse il concetto di semi, particelle materiali invisibili che compongono tutte le cose, immutabili e divisibili all'infinito.
  • Aristotele successivamente definì i semi come omeomerie, indicando che ogni cosa è composta da parti simili.
  • La Nous, o intelligenza ordinatrice, regola la mescolanza dei semi creando la molteplicità e la vita eterna.
  • Anassagora considerava il cervello l'organo principale della conoscenza, ritenendo l'uomo il più intelligente perché dotato di mani.

Indice

  1. Vita e influenze di Anassagora
  2. Nous e la molteplicità delle cose
  3. Conoscenza e ruolo del cervello

Vita e influenze di Anassagora

Nasce nel 496 a Clazomane, ma trascorre più di trent’anni della sua vita ad Atene (462-432 a.C.) perché chiamato da Pericle.

Arché : semi = particelle materiali e invisibili di particolari qualità, che generano tutte le cose.

Non c’è una quantità massima né una minima, i semi sono divisibili all’infinito (contrasto con Zenone); nonostante ciò conservano sempre la propria qualità, sono immutabili, eterni, ingenerati e imperituri (come per l’essere parmenideo).

In seguito Aristotele utilizza il termine omeomerie (parti simili) per dire che siamo fatti di parti simili, dei semi di ogni cosa.

Nous e la molteplicità delle cose

I semi sono presenti in proporzioni variabili in ogni cosa, si aggregano e si disgregano, ma c’è una forza che controlla e ordina questa loro mescolanza, la Nous (= intelligenza ordinatrice) che produce molteplicità delle cose e vita eterna.

Conoscenza e ruolo del cervello

Conoscenza è un processo basato:

- sull’ esperienza; non c’è il concetto di simile con simile (Empedocle), ma di simile con dissimile. Noi comprendiamo per contrasti.

- sulla memoria; capacità di conservare i contenuti dell’esperienza. Tale capacità costituisce il presupposto per la sapienza (conoscenza teorica) e per la tecnica (il saper fare).

Per Anassagora l’organo principale dell’attività conoscitiva è il cervello e non il cuore (come per i pitagorici).

Anassagora afferma che l’uomo è l’animale più intelligente perché ha le mani, ha una tecnica che si può trasformare.

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