Concetti Chiave
- Il passaggio dalla Monarchia alla Repubblica italiana avvenne il 2 giugno 1946, quando si tenne un referendum istituzionale che decretò la nascita della Repubblica con 12 milioni di voti.
- La Costituzione italiana, in vigore dal 1° gennaio 1948, è composta da due parti: la prima riguarda i diritti e doveri dei cittadini, la seconda l'ordinamento della Repubblica.
- I principali organi costituzionali italiani includono il Parlamento, il Governo, il Presidente della Repubblica e la Corte costituzionale, ciascuno con funzioni specifiche.
- In Europa, 31 Stati sono repubbliche e 14 sono monarchie, con diverse forme di governo come parlamentare, presidenziale e semipresidenziale.
- Il referendum è uno strumento giuridico che permette all'elettorato di votare direttamente su proposte specifiche, distinguendosi in referendum propositivo e abrogativo.
Indice
Elezioni del 1946
Dopo il periodo di dittatura fascista (iniziato nel 1924), il 2 giugno 1946 si celebrarono le libere elezioni. Votarono tutti i cittadini maggiorenni, cioè coloro che avevano superato il ventunesimo anno di età, di entrambi i sessi: era la seconda volta che in Italia si votò con un suffragio universale (la prima nel 1946, in occasione delle elezioni amministrative).
Alle votazioni parteciparono tutti, ad eccezion fatta per i cittadini delle province di Gorizia, Trieste, Zara, Bolzano, Pola e Fiume.
Referendum istituzionale
Consegnarono agli elettori, contemporaneamente, la scheda per la scelta fra Monarchia e Repubblica, il cosiddetto “Referendum istituzionale”, ma anche quella per l’elezione dei deputati che sarebbero andati a formare l’Assemblea Costituente, a cui sarebbe stato affidato il compito di dirigere la nuova carta costituzionale: vinse la Repubblica con 12 milioni di voti (Monarchia 10 milioni).
Fu così che, il 13/06/1946 il Re Umberto II di Savoia, per sua volontà, lasciò il Paese con la famiglia, diretto a Lisbona (in esilio), dopo che il Consiglio dei ministri lo avevano dichiarato decaduto.
Il 18/06/1946 la Corte di Cassazione ufficializzò definitivamente i risultati del Referendum.
Assemblea Costituente e proroghe
Il 25/06/1946 venne insediata l’Assemblea Costituente con presidente Giuseppe Saragat.
Il 28/06/1946 l’Assemblea Costituente si riunì per l’elezione del Capo provvisorio dello Stato ed elesse Enrico De Nicola.
I lavori della Costituente avrebbero dovuto avere una durata di otto mesi, con una possibile proroga di non oltre quattro mesi.
Tale termine era a contarsi dalla prima seduta del 25 giugno 1946 e scadeva, quindi, il 24 febbraio 1947. Il termine si rivelò insufficiente e una nuova legge costituzionale approvata dalla stessa Assemblea Costituente lo spostò ulteriormente; ci fu un’ulteriore proroga fino al 31 gennaio del 1948.
I maggiori raggruppamenti politici furono: Democrazia Cristiana, Partito Socialista Italiano di Unità Proletaria e il Partito Comunista Italiano.
Nascita della Repubblica Italiana
Nasceva così la Repubblica Italiana, con il suo presidente Enrico de Nicola. Nonostante ciò ci furono anche alcune insurrezioni (come, ad esempio, a Napoli con la “Strage di via Medicina”).
La Costituzione della Repubblica Italiana entra in vigore il 1° gennaio 1948.
La Costituzione italiana si compone con i primi 19 articoli che contengono le norme della carta costituzionale e 18 disposizioni transitorie e finali che hanno una numerazione separata e che hanno avuto lo scopo di regolare il passaggio dal vecchio ordinamento monarchico al nuovo ordinamento repubblicano.
I primi 12 articoli della Costituzione presentano un’introduzione e presentano i principi fondamentali (i principi su cui poggia la vita dello stato. Su di essi devono essere interpretate le norme costituzionali, quindi, non devono essere usate come espressioni politiche); i restanti articoli sono divisi in due parti: la prima parte regola i diritti e i doveri dei cittadini e comprende gli articoli dal 13 al 54. Qui vengono disciplinati i rapporti tra lo Stato e i cittadini; la seconda parte regola l’ordinamento della Repubblica. Questa parte comprende gli articoli dal 55 al 139. Qui viene disciplinata la composizione degli organi dello Stato ed i loro compiti. Vi sono, infine, le disposizioni transitorie e finali, composte da 18 articoli che sono stati utili nel passaggio dalla Monarchia alla Repubblica e a vietare la riorganizzazione del Partito Fascista.
Titoli della Costituzione
Le due parti della Costituzione sono divise in “Titoli”.
In particolare, la prima parte in quattro titoli:
• Titolo I – Rapporti civili (articoli da 13 a 28)
• Titolo II – Rapporti etnico-sociali (articoli da 29 a 34)
• Titolo III – Rapporti economici (articoli da 35 a 47)
• Titolo IV – Rapporti politici (articoli da 48 a 54)
La seconda parte in 6 titoli:
• Titolo I: Il Parlamento (articoli da 55 a 82)
• Titolo II: il Presidente della Repubblica (articoli da 83 a 91)
• Titolo III: il Governo (articoli da 92 a 100)
• Titolo IV: la Magistratura (articoli da 101 a 113)
• Titolo V: le Regioni, le Province, i Comuni (articoli da 114 a 133)
• Titolo VI: Garanzie costituzionali (articoli da 134 a 139)
I principali organi costituzionali nella seconda parte della Costituzione sono il Parlamento, il Governo, il Presidente della Repubblica, la Corte costituzionale.
Parlamento e bicameralismo
Il Parlamento è composto dalla Camera dei deputati e del Senato della Repubblica (si parla di “bicameralismo”). Il parlamento è un organo rappresentativo; entrambe le Camere hanno un mandato quinquennale. La Camera dei deputati è formata attualmente da 630 membri, il Senato della Repubblica da 315, più i senatori di diritto e a vita. La Camera è interamente elettiva, mentre del Senato fanno parte anche i senatori di diritto e a vita (il Presidente della Repubblica può nominare senatori a vita, cinque cittadini che hanno il diritto in quanto hanno rappresentato la patria per altissimi meriti nel campo sociale, artistico e letterario). Sono inoltre designati senatori a vita della stessa Costituzione, gli ex presidenti della Repubblica.
Funzioni del Parlamento
Il Parlamento svolge principalmente la funzione legislativa che consiste nell’espletamento di tutte le attività destinate a dare vita alle leggi. In entrambe le Camere operano commissioni permanenti che esaminano i progetti di legge presentati. Per quanto concerne la funzione politica, particolare rilevanza assumono gli atti che tendono a condizionare l’attività del governo, denominati di indirizzo politico.
Questi atti consistono negli atti di direttiva in senso stretto (ordini del giorno, mozioni, risoluzioni) con i quali le Camere rispettivamente invitano o sollecitano il Governo ad assumere un determinato atteggiamento politico e nelle mozioni di fiducia e di sfiducia.
Tali azioni sono finalizzate a determinare l’obbligo di dimissioni del Governo, come, per esempio, nel caso in cui una mozione di sfiducia ottenga la maggioranza dei voti del Parlamento, oppure l’approvazione dell’indirizzo politico del Governo in carica o appena costituito (con una mozione di fiducia).
Ruolo del Governo
Il Governo è l’organo costituzionale che esprime il vertice del potere esecutivo. Secondo la Costituzione “il Governo della Repubblica è composto dal presidente del Consiglio e dai Ministri che costituiscono insieme il Consiglio dei Ministri” (Art. 92)
Il Presidente della Repubblica è il capo dello Stato e il rappresentante dell’unità nazionale, eletto dal Parlamento in seduta comune. Per essere eletto presidente della Repubblica è necessario essere cittadino italiano, aver compiuto cinquant’anni di età e godere dei diritti civili e politici.
La carica del Presidente della Repubblica è di sette anni ed è rieleggibile.
Corte costituzionale
La Corte costituzionale è un organo costituzionale con il compito di giudicare le controverse relative alla legittimità costituzionale delle leggi e degli atti aventi forza di legge, dello Stato e delle Regioni, i conflitti di attribuzione tra i poteri dello Stato e quelli tra lo Stato e le Regioni, e tra le Regioni ed eventuali accuse mosse contro il Presidente della Repubblica.
Repubbliche in Europa
In Europa 31 Stati sono repubbliche (Albania, Bulgaria, Croazia, Estonia, Finlandia, Grecia, Irlanda, Islanda, Italia, Lettonia, Macedonia, Malta, Moldavia, Montenegro, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, San Marino, Serbia, Slovacchia, Slovenia, Ungheria, Austria, Bosnia ed Erzegovina, Germania, Bielorussia, Cipro, Russia, Francia, Lituania e Svizzera.
Le prime 25 sono repubbliche parlamentari; Bielorussia e Cipro sono repubbliche presidenziali; Francia, Lituania e Russia sono repubbliche semipresidenziali; Svizzera è una repubblica direttoriale federale).
Monarchie in Europa
Gli altri 14 Stati sono delle monarchie (Andorra, Regno Unito, Danimarca, Lussemburgo, Romania, Ucraina, Spagna, Belgio, Liechtenstein, Monaco, Svezia, Norvegia, Paesi Bassi, Città del Vaticano. I primi 8 sono monarchie parlamentari, la Città del Vaticano è una monarchia assoluta e le restanti sono monarchie costituzionali).
Referendum e significato
Il referendum (termine che deriva dal latino “refero”, che vuol dire “riporto”,”riferisco”) è un istituto giuridico con cui si chiede all’elettorato di esprimersi con un voto diretto su particolari proposte, scegliendo tra due o più opzioni predefinite (es. sì/no, Repubblica/Monarchia, ecc.).
La differenza tra referendum proposto e abrogativo: il primo è utilizzato per proporre una nuova legge, il secondo per abrogare una legge esistente o un atto avente forza di legge che non sarà più vigente nell’ordinamento.
Domande da interrogazione
- Qual è stato il risultato del referendum istituzionale del 1946 in Italia?
- Come è strutturata la Costituzione italiana?
- Quali sono i principali organi costituzionali della seconda parte della Costituzione italiana?
- Quanti Stati in Europa sono repubbliche e quanti sono monarchie?
- Qual è la differenza tra un referendum propositivo e un referendum abrogativo?
Il referendum istituzionale del 1946 ha visto la vittoria della Repubblica con 12 milioni di voti contro i 10 milioni della Monarchia.
La Costituzione italiana è composta da 19 articoli iniziali che contengono le norme fondamentali e 18 disposizioni transitorie e finali. È divisa in due parti: la prima regola i diritti e i doveri dei cittadini, mentre la seconda regola l'ordinamento della Repubblica.
I principali organi costituzionali sono il Parlamento, il Governo, il Presidente della Repubblica e la Corte costituzionale.
In Europa, 31 Stati sono repubbliche e 14 sono monarchie.
Un referendum propositivo è utilizzato per proporre una nuova legge, mentre un referendum abrogativo serve per abrogare una legge esistente o un atto avente forza di legge.