Concetti Chiave
- La Corte Costituzionale garantisce i cittadini contro abusi della maggioranza parlamentare, Governo o altri organi statali e regionali.
- La Corte è composta da magistrati, professori universitari di materie giuridiche e avvocati con almeno venti anni di esperienza, rimanendo in carica per 9 anni.
- Il presidente della Corte è eletto tra i membri per un massimo di 3 anni, con la carica dei giudici non rinnovabile immediatamente per assicurare l'indipendenza.
- La Corte giudica la costituzionalità delle leggi, risolve conflitti tra poteri dello Stato, fra Stato e Regioni, e valuta l'ammissibilità dei referendum abrogativi.
- La Corte non può agire autonomamente e necessita di un sollecito esterno; le sue sentenze sono definitive e possono invalidare leggi incostituzionali.
Come sappiamo, il Presidente della Repubblica è il primo garante della Costituzione e vigila affinché tutti la rispettino. Ma i fondatori del nostro sistema democratico hanno previsto un altro organo, creato appositamente per garantire i cittadini contro eventuali abusi da parte della maggioranza parlamentare, del Governo o degli altri organi dello Stato o delle Regioni: la Corte costituzionale. La Corte ha una composizione variabile; possono entrare a fame parte i magistrati anche a riposo, i professori universitari ordinari di materie giuridiche e gli avvocati con almeno venti anni di esercizio. La Corte elegge fra i suoi membri il presidente, che resta in carica per un periodo massimo di 3 anni. Tutti i componenti rimangono in carica 9 anni e non possono essere immediatamente rieletti. La lunga durata della carica e l'impossibilità di essere riconfermati hanno lo scopo di favorire l'indipendenza dei giudici dagli organi che li hanno eletti. Se la Corte deve giudicare il Presidente della Repubblica, ai 15 giudici ordinari si aggiungono altri 16 giudici estratti a sorte da una lista di 45 persone compilata dal Parlamento ogni 9 anni.
La Corte costituzionale ha il compito, in primo luogo, di verificare se una legge emanata è conforme oppure in contrasto con i principi costituzionali. Inoltre, decide, sempre sulla base della Costituzione, in merito ai conflitti che insorgono fra i poteri dello Stato, fra Stato e Regioni, fra Regione e Regione. Infine, valuta se le proposte di referendum abrogativi siano ammissibili oppure no e giudica il Presidente della Repubblica qualora venga posto in stato d'accusa dal Parlamento. La Corte costituzionale non ha potere d'iniziativa, il suo intervento deve cioè essere sollecitato. I singoli cittadini non possono farlo: è il giudice ordinario che nel corso di un processo, di sua iniziativa o su richiesta di una delle parti, nutrendo dubbi sulla costituzionalità di una legge che si trova ad affrontare, può richiedere il pronunciamento della Corte. La sentenza del& Corte è inappellabile e fa decadere la legge giudicata incostituzionale.
Domande da interrogazione
- Qual è il ruolo principale della Corte costituzionale?
- Chi può far parte della Corte costituzionale e per quanto tempo rimangono in carica i suoi membri?
- In quali casi la Corte costituzionale giudica il Presidente della Repubblica?
La Corte costituzionale verifica se una legge è conforme ai principi costituzionali e decide sui conflitti tra i poteri dello Stato e tra Stato e Regioni.
Possono far parte della Corte magistrati, professori universitari di materie giuridiche e avvocati con almeno venti anni di esperienza. I membri rimangono in carica per 9 anni e non possono essere immediatamente rieletti.
La Corte giudica il Presidente della Repubblica quando viene posto in stato d'accusa dal Parlamento, aggiungendo 16 giudici estratti a sorte ai 15 giudici ordinari.