Ordinamento dello Stato italiano

Ordinamento dello Stato italiano

L'ordinamento dello Stato Italiano rispetta il principio illuminista francese della separazione dei tre poteri : giudiziario, esecutivo, legislativo.
Lo Stato italiano è una repubblica parlamentare con sistema bicamerale perfetto. Ciò significa che qualsiasi provvedimento legislativo deve essere approvato, con il medesimo testo, senza modifiche, da entrambe le Camere che costituiscono il parlamento, Camera dei Deputati e Senato della Repubblica.

Ogni camera è presieduta da un Presidente, che modera la discussione e decide l'ordine degli interventi di deputati e senatori. Al Parlamento spetta il potere legislativo, ovvero il compito di fare le leggi. Eseguirle spetta al Governo, costituito da un Presidente e dei ministri, che a seconda del fatto che abbiano capacità (istruzione, sanità, interno.) o meno (funzione pubblica, autonomie territoriali, sport.) di spesa vengono chiamati ministeri con o senza portafoglio.

Il Presidente della Repubblica è una figura estremamente importante nella politica italiana. Viene eletto dal Parlamento a Camere unificate con l'aggiunta di alcuni delegati delle autonomie regionali. Egli è il comandante in capo delle forze armate, preside il Consiglio Superiore della Magistratura, con funzione di autogoverno della stessa e in seguito alle elezioni politiche, guida la formazione del nuovo governo gestendo le consultazioni con le forze politiche, e nominando il nuovo governo che entrerà ufficialmente in carica dopo l'ottenimento della fiducia parlamentare. La massima corte italiana è la Suprema Corte di Cassazione.