Concetti Chiave
- L'economia è suddivisa in microeconomia, che si focalizza sulle scelte individuali di consumatori, imprese e Stato, e macroeconomia, che analizza fattori come crescita economica, inflazione e disoccupazione.
- La crescita economica è misurata dal PIL, il quale indica il valore complessivo di beni e servizi prodotti in un Paese, influenzando la politica economica nazionale.
- L'inflazione è un aumento continuo dei prezzi che riduce il potere d'acquisto, mentre la deflazione porta gli acquirenti a ritardare gli acquisti, rallentando l'attività economica.
- Il mercato è il luogo dove avvengono gli scambi commerciali, influenzato da fattori come domanda, offerta e tipologie di mercato, quali concorrenza perfetta, monopolio e oligopolio.
- Le strutture organizzative delle aziende possono essere gerarchiche, divisionali, matriciali o circolari, ognuna con vantaggi e svantaggi specifici in termini di coordinamento e specializzazione.
Indice
- Introduzione all'argomento
- Microeconomia e macroeconomia
- Crescita economica
- Termini
- Inflazione/Deflazione
- Termini
- Disoccupazione
- Il mercato
- Tipologie di mercato
- Concorrenza perfetta
- Concorrenza monopolistica
- Monopolio
- Oligopolio
- La domanda
- Termini
- L’offerta
- L’equilibrio tra domanda e offerta
- La produzione
- Il valore dell’impresa
- I processi
- Le strutture organizzative
- Organizzazione gerarchica
- Organizzazione divisionale
- Organizzazione matriciale
- Organizzazione circolare
Introduzione all'argomento
Ogni essere umano ha l’esigenza di soddisfare i propri bisogni: fame, sete, viaggiare, divertirsi …Questi bisogni vengono classificati secondo un ordine di importanza nella Piramide di Maslowe per soddisfarli è necessario avere i beni economici.
L’economia studia i beni economici che sono:
• Limitati: in quantità inferiore rispetto a quelli necessari per soddisfare i bisogni di tutti;
• Utili: sono in grado di soddisfare i bisogni;
• Accessibili: deve essere possibile procurarseli.
Microeconomia e macroeconomia
L’economia è suddivisa in due grandi settori, la microeconomia e la macroeconomia.
La microeconomia si occupa delle scelte individuali dei soggetti economici, ovvero:
• Dei consumatori: esamina il modo in cui i loro bisogni influenzano la domanda;
• Delle imprese: studia le modalità di offerta di beni e servizi sul mercato;
• Dello Stato e Pubblica Amministrazione: svolgono le attività fondamentali per mantenere il benessere dei cittadini con leggi economiche e fornendo servizi pubblici come istruzione, sanità;
La macroeconomia si occupa di analizzare fattori di ampia scala:
•Crescita economica;
•Inflazione/Deflazione;
•Disoccupazione
Crescita economica
Si ha crescita economica quando in un determinato periodo aumenta la produzione di beni e servizi in un Paese.Per misurare questa crescita si usa un indicatore, il PIL (Prodotto Interno Lordo) che corrisponde al valore complessivo di beni e servizi prodotti all’interno di un Paese.
Più alto è il PIL, più un paese è ricco. Esso è un indicatore così importante che influenza la politica economica di un Paese.
I metodi per calcolare il PIL sono tre:
1.Metodo della spesa: è il più usato ed esamina il PIL dal lato della domanda, ovvero esamina le attività di coloro che acquistano beni e servizi.
Formula: PIL = Consumi + Investimenti + Spesa pubblica + Esportazioni nette
2.Metodo del valore aggiunto: esamina il PIL dal lato dell’offerta, quindi esamina le attività di produzione di un impresa.
Formula: PIL = Ricavi (Guadagno mercato) – Spese sostenute per la produzione
3.Metodo dei redditi: il denaro guadagnato da imprese e lavoratori deve essere uguale al valore di tutti i beni e servizi prodotti in un Paese
Formula: PIL = Retribuzioni + Redditi da capitale
Termini
-Consumi: spese delle famiglie per beni e servizi;-Investimenti: spese sugli immobili;
-Spesa pubblica: è l’insieme delle risorse finanziare che lo Stato usa per poter permettere servizi come l’ordine pubblico, istruzione, sanità e pagare la pensione. Tutti contribuiscono, ad esempio, con le tasse all’aumentare la spesa pubblica;
-Esportazioni nette: differenza tra esportazioni ed importazioni in un Paese;
-Redditi da capitale: l’entrata di soldi (reddito) che mi spetto dopo aver investito su un qualcosa con un capitale;
-Retribuzioni: denaro che spetta al lavoratore per l’attività svolta.
Inflazione/Deflazione
L’inflazione è un aumento piccolo e continuo dei prezzi. Un aumento dei prezzi non è sempre tradotto in inflazione. Ad esempio a Natale e Pasqua, i prezzi di alcuni beni possono costare molto ma poi ritornano a costare al loro prezzo base.L’inflazione sottrae potere di acquisto alle famiglie, perché più aumenta il prezzo più una famiglia può diminuire l’acquisto di un bene/servizio, questo perché se aumentano i prezzi non aumentano anche i salari (retribuzioni).
Il fenomeno inverso dell’inflazione è la deflazione (diminuzione dei prezzi).
Esso è un fenomeno negativo perché gli acquirenti sono incentivati a ritardare i loro acquisti poiché aspettano prezzi più bassi in futuro. Questo comporta fa diminuire la domanda e rallenta la l’attività economica.
Secondo gli economisti, un buon tasso di inflazione si deve aggirare intorno al 2%.
Termini
- Tasso: è il rapporto tra l’inflazione rilevata in un determinato mese di un anno e lo stesso valore rilevato nell’anno precedente.
Disoccupazione
Un individuo è considerato disoccupato se non ha un lavoro me ne è in cerca.L’indice con cui si misura la disoccupazione è il tasso di disoccupazione ed è il rapporto tra il numero di individui in cerca di un lavoro e la forza lavoro. Più è alto il tasso, più un Paese è povero.
Il tasso di disoccupazione non può mai essere cancellato in quanto anche in condizioni economiche favorevoli, esistono lavoratori che sono sempre in cerca di occupazione.
La disoccupazione può essere di tre tipi:
• Frizionale: è legata ai periodi di transizione tra un lavoro e l’altro;
• Ciclica: è associata all’andamento dell’economia;
• Strutturale: si verifica quando le competenze richieste dal mercato del lavoro non coincidono con quelle dei lavoratori disoccupati;
Il mercato
Il mercato è il luogo fisico e non, dove avvengono degli scambi commerciali ed ha lo scopo di mettere in contatto i due principali soggetti del mercato, ovvero i compratori (imprese che comprano materie prime e consumatori finali) e venditori (imprese che vendono beni e servizi), per poter così determinare offerta e domanda.Molti individui sono anche disposti a rinunciare a qualcosa pur di comprare un prodotto, servizio o bene che sia purché veda dei benefici a lungo termine. Questo concetto si chiama costo-opportunità.
Tipologie di mercato
Esistono varie tipologie ed esse sono:• Concorrenza perfetta
• Concorrenza monopolistica
• Monopolio
• Oligopolio
Concorrenza perfetta
I prodotti sono omogenei, cioè perfettamente sostituibili.Domanda e offerta sono uguali e il prezzo di mercato si stabilisce ad un livello in cui le imprese ottengono un profitto che gli permetta di coprire i costi di produzione senza guadagni extra. In questo caso si ha anche l’equilibrio di mercato (il grafico di domanda e offerta si intersecano)
Essa si tratta di una situazione irrealistica.
Esempio: Immagina un mercato in cui ci sono moltissimi agricoltori che coltivano e vendono pomodori. Tutti i pomodori sono di qualità identica. I consumatori non distinguono tra i pomodori di un produttore e quelli di un altro. In questo contesto, nessun agricoltore ha il potere di fissare il prezzo dei pomodori, e tutti accettano il prezzo di mercato. Se un agricoltore cerca di vendere a un prezzo più alto, i consumatori si rivolgono a un altro produttore con un prezzo più basso poiché i prodotti sono perfettamente sostituibili. Allo stesso modo, nuovi agricoltori possono entrare nel mercato senza ostacoli se vedono un potenziale profitto.
Concorrenza monopolistica
I venditori sono molti con prodotti leggermente differenziati.
Monopolio
Esiste un solo venditore che controlla e fissa i prezzi.Esempio: il monopolio dello Stato italiano sul tabacco.
Oligopolio
Pochi venditori con lo stesso prodotto.Esempio: iPhone e Samsung
La domanda
La domanda è la quantità totale di beni e servizi che i consumatori sono disposti ad acquistare ad un determinato prezzo.Più è alto il prezzo di un bene, meno sarà richiesto e viceversa. Questo significa che generalmente le curve della domanda sul grafico, hanno una pendenza negativa.
I fattori che influenzano la domanda, oltre al prezzo, sono:
• I gusti del consumatore: se un consumatore segue tutte le partite del Milan, pur di vedere una loro partita, il costo diventa indifferente;
• I prezzi dei beni sostituti e complementari;
• Il reddito dei consumatori;
• Le leggi dello stato: se il Governo perseguisse una politica antifumo aumentando il costo delle sigarette a 15 euro a pacchetto, la domanda crollerebbe
Termini
- Beni sostituti: sono quelli che soddisfano uno stesso bisogno ma in modo diverso. Un esempio è le macchine a benzine e quelle elettriche. Funzionano diversamente ma entrambe permettono lo spostamento;- Beni complementari: sono quelli che soddisfano un bisogno in maniera congiunta. Per esempio automobili e benzina soddisfano entrambi lo stesso bisogno di mobilità.
L’offerta
L’offerta è la quantità totale di beni e servizi messa in vendita ad un determinato prezzo. Più un bene viene comprato, più il prezzo aumenta e viceversa per questo la curva dell’offerta ha una pendenza positiva (prezzo e offerta direttamente proporzionali).
L’offerta è influenzata da alcuni fattori, tra cui:
• Il costo dei fattori produttivi: più dispendioso sarà produrre un bene/servizio, meno sarà la quantità prodotta;
• Miglioramento delle tecnologie: più un macchinario è efficiente, più beni si possono produrre.
• Le leggi dello stato: con i dazi. Se vengono imposti per esempio su materie prime utili per la produzione i costi di produzione aumentano e ciò significa produrre meno.
L’equilibrio tra domanda e offerta
Il prezzo di un bene/servizio è soddisfacente quando copre i costi di produzione e li garantisce un margine di profitto (produttore) mentre è adeguato per l’acquirente se vi è un rapporto di qualità prezzo.Nel mercato di tipo perfettamente concorrenziale, l’equilibrio tra domanda e offerta si realizza quando i la curva di domanda ed offerta si intersecano. Il punto di intersezione si chiama equilibrio di mercato e si verifica quando la quantità di acquirenti che sono disposti a comprare un prodotto è uguale a quella che i venditori sono disposti a vendere ad un determinato prezzo.
La produzione
Della creazione di beni e servizi se ne occupa un’impresa, ed essa avviene tramite un processo detto produzione.Prima di produrre è importante possedere il capitale monetario (i soldi) che mi permetterà di pagare materie prime, mezzi di produzione e forza lavoro (capitale reale). Inoltre prima di iniziare nella fase di produzione vera e proprio, questa è proceduta e seguita da altre fasi.
Il valore dell’impresa
L’azienda quando realizza un’impresa ha due scopi:1. Non subire perdite: i ricavi sono inferiori ai costi
2. Realizzare un profitto: i ricavi sono superiori ai costi
Per controllare l’attività di un’azienda, si registrano i ricavi e costi sui sistemi di contabilità:
• Contabilità generale: rileva l’ammontare dei ricavi totali senza alcuna distinzione di sedi e prodotti
• Contabilità analitica: rileva l’ammontare dei ricavi totali facendo distinzione tra sedi e prodotti (aiuta a capire se si deve chiudere qualche sede o smettere di produrre un bene)
Le aziende, possono essere:
• Centri di profitto: generano profitto direttamente (produzione vera e propria)
• Centri di costo: generano profitto indirettamente (marketing e progettazione)
Conoscere il valore dei costi fissi, variabili … è importante in quanto questi verranno poi inseriti all’interno di un diagramma detto diagramma del punto di paraggio che determinerà quanti prodotti sarà necessario vendere per coprire i costi. Quindi:
• Se R = CT si ha un pareggio (punto di pareggio)
• Se R si ha una perdita
• Se R > CT si una un profitto
I processi
Colui che ha la responsabilità di monitorare il processo e di risolvere eventuali problemi è il Process owner. Per valutare il processo usufruisce di indicatori che fanno emergere le criticità relative alle fasi del processo.I principali sono:
• Indicatori generali: misurano la quantità di ciò che viene prodotto;
• Indicatori di qualità: valutano la qualità del prodotto;
• Indicatori di costo: quantificano le somme di denaro impiegate;
• Indicatori di servizio: misurano il tempo di inizio e fine del processo
In base al risultato di questi indicatori, il process owner potrà decidere se applicare delle modifiche o ridisegnare il processo
Le strutture organizzative
Per poter realizzare le strutture organizzative, l’impresa è necessario determinare il sistema organizzativo dell’azienda, dunque individuare i superiori e i dipendenti, gli uffici ecc …
Un’azienda, dunque, può scegliere tra quattro tipi di organizzazioni:
- Organizzazione gerarchica;
- Organizzazione divisionale;
- Organizzazione matriciale;
- Organizzazione circolare
Organizzazione gerarchica
Viene rappresentata graficamente tramite uno schema detto organigramma.In esso troviamo in cima il direttore generale che può scegliere un suo sottoposto diretto, la segretaria. Al di sotto vi troviamo i direttori specializzati in un campo che guidano lo staff specializzato, come il direttore vendite, produzione, ecc…
Il vantaggio di questa organizzazione è un elevato grado di specializzazione, lo svantaggio è che vi può essere uno scarso coordinamento tra le varie parti.
Organizzazione divisionale
Anch’essa rappresentata con un organigramma, consiste nell’insieme di più sistemi gerarchici che fanno sempre riferimento ad un unico direttore generale.
Organizzazione matriciale
Come un organigramma di organizzazione gerarchica, ma con l’aggiunta del project manager.
Organizzazione circolare
Essa è un tipo di organizzazione preferita dalle start up digitali, che riduce al minimo la gerarchia, permettendo una collaborazione di pari livello tra le varie figure. Al cuore di questo modello vi è sempre il direttore generale che interviene meno direttamente nel lavoro dei suoi dipendenti.Domande da interrogazione
- Qual è la differenza principale tra microeconomia e macroeconomia?
- Come si misura la crescita economica di un Paese?
- Quali sono i tipi di disoccupazione descritti nel testo?
- Cosa si intende per equilibrio tra domanda e offerta?
- Quali sono le quattro tipologie di strutture organizzative menzionate?
La microeconomia si occupa delle scelte individuali dei soggetti economici come consumatori, imprese e Stato, mentre la macroeconomia analizza fattori di ampia scala come crescita economica, inflazione/deflazione e disoccupazione.
La crescita economica si misura utilizzando il PIL (Prodotto Interno Lordo), che rappresenta il valore complessivo di beni e servizi prodotti all'interno di un Paese.
Il testo descrive tre tipi di disoccupazione: frizionale, legata ai periodi di transizione tra lavori; ciclica, associata all'andamento dell'economia; e strutturale, quando le competenze richieste non coincidono con quelle dei lavoratori.
L'equilibrio tra domanda e offerta si verifica quando la quantità di acquirenti disposti a comprare un prodotto è uguale a quella che i venditori sono disposti a vendere a un determinato prezzo, realizzando un equilibrio di mercato.
Le quattro tipologie di strutture organizzative menzionate sono: organizzazione gerarchica, organizzazione divisionale, organizzazione matriciale e organizzazione circolare.