Concetti Chiave
- David Ricardo, nato nel 1772 a Londra, è riconosciuto come uno dei padri fondatori dell'economia politica insieme ad Adam Smith.
- Ricardo ha sviluppato la teoria del valore di scambio, basata sulla quantità di lavoro necessaria per ottenere un bene, applicabile sia alle società precapitalistiche che capitalistiche.
- Ha analizzato la distribuzione dei redditi, identificando il profitto, la rendita e il salario come componenti chiave, con particolare attenzione alla rendita in società capitalistiche.
- Ricardo ha formulato una visione pessimistica dello sviluppo economico, suggerendo che l'accumulo di capitale è limitato dalla crescente rendita e dai salari dovuti all'aumento demografico.
- La teoria della rendita ricardiana spiega come la rendita differenziale derivi dalla diversa fertilità delle terre, influenzando il costo di produzione e il prezzo dei prodotti agricoli.
In questo appunto viene descritta in breve la biografia del celebre economista David Ricardo che, insieme ad Adam Smith, è considerato come uno dei padri fondatori dell'economia politica. Viene descritto il suo operato e anche i principi fondamentali delle sue teorie economiche.
Indice
Breve biografia di David Ricardo
David Ricardo nacque presso la città inglese di Londra nel corso dell’anno 1772 ed era morto presso la città di Gatcomb Park nel Gloucestershire nel corso dell’anno 1823. E’ stato con Adam Smith il padre fondatore dell’economia politica.
Suo padre era un banchiere ebreo che in passato riuscì ad accumulare una grande ricchezza grazie alla professione di agente di cambio poi grazie alla professione di banchiere. Nel 1819 egli fu eletto in seno alla Camera dei Comuni.
Dopo aver pubblicato alcuni saggi di teoria economica, egli ha scritto l’opera “Principi dell’economia politica e dell’imposta”, dove, da subito, afferma come il problema più grande dell’economia politica fosse determinare le leggi che garantiscono la distribuzione del prodotto nazionale tra proprietari terrieri, capitalisti e lavoratori.
Valore di scambio per Ricardo
Rifacendosi alla teoria di Smith del valore, David Ricardo pose a fondamento del valore di scambio di un bene la quantità di lavoro necessaria per ottenerlo e, in opposizione a Smith, sostenne che tale principio era valido non solo per la società precapitalistiche, ma anche per quelle capitalistiche. Fu considerato compreso nel lavoro che necessita la produzione di beni, anche il lavoro incentrato sulla fabbricazione utensile, su edifici e su macchine.
La distribuzione dei redditi
David Ricardo evidenziò anche le leggi che girano intorno al profitto, la rendita ed il salario.
Considerò la rendita come un principio valido non solo per la società precapitalistiche, ma anche per quelle capitalistiche ed infine determinò il profitto come ciò che, dopo aver pagato salari e rendite, resta ai capitalisti.
La visione pessimistica
L'analisi della distribuzione dei redditi serviva a David Ricardo per formulare una teoria “pessimistica” dello sviluppo economico capitalistico.
Posta come condizione lo sviluppo stesso l’esistenza di un saggio di profitto sufficientemente elevato da permettere un’adeguata accumulazione di capitale e quindi un aumento della produzione, l’economista inglese rivelò che l’attitudine di trarre profitto a riduzione (riguardo il bisogno della coltivazione delle terre sempre meno prospere successivo all’aumento demografico avrebbe dato come risultato una maggiore rendita e dall’altra parte un prezzo maggiore sugli alimenti agricoli e quindi sarebbe in aumento anche il salario) avrebbe fermato l’accrescimento dell’economia.
Di notevole importanza sono anche i contributi di David Riccardo alla teoria del commercio internazionale, alla cui base egli pose il principio di costi comparati e alla teoria monetaria, infatti a lui si deve una delle prime formulazione della teoria quantitativa della moneta.
La rendita ricardiana
La teoria della rendita è stata sviluppata sistematicamente per la prima volta da David Ricardo in rapporto al fattore terra. Descritta come una parte della terra prospera che viene donata al legittimo proprietario per l’utilizzo delle caratteristiche indistruttibili e originarie della terra.
La rendita ricardiana è anche detta “differenziale”, in quanto l’economista inglese ne giustificò l’esistenza in dipendenza della differente fertilità delle terre coltivate.
David Ricardo osservò che il costo di produzione dei prodotti agricoli varia in relazione inversa alla fertilità del suolo e che in condizioni di concorrenza perfetta il prezzo (unico per tutto il mercato) tenderà a essere uguale al costo di produzione più elevato, cioè al costo di produzione sul terreno meno fertile. Pertanto, mentre le terre meno fertili ricavano solo il profitto normale, essendo il prezzo uguale al costo di produzione, le terre più fertili ricavano un’eccedenza sul profitto normale, essendo il prezzo superiore al costo di produzione: tale eccedenza è la rendita.
Essa è quindi concepita come residuo che non contribuisce a determinare il costo di produzione, e quindi il prezzo, ma è esso stesso determinato dal prezzo dei beni prodotti. Quest’ultima affermazione è stata poi confutata dagli economisti successivi, i quali hanno dimostrato che la rendita è sottoposta alle stesse leggi che regolano la formazione del prezzo degli altri fattori di produzione: l’uso della terra sarà compensato tanto più largamente quanto più scarsa è la terra. Inoltre per l’agricoltore che deve pagare al proprietario l’uso della terra la rendita entra in effetti nel costo di produzione così come per l’agricoltore proprietario, cui deve rimanere un residuo che lo remuneri del capitale-terra impiegato. Per David Ricardo, la rendita si forma anche quando su una stessa terra vengono impiegate dosi crescenti di capitale e lavoro. Poiché all’impiego di dosi successive di capitale e lavoro sulla stessa terra il prodotto cresce meno che proporzionalmente (legge della produttività decrescente), il costo medio delle successive unità prodotte aumenta e il prezzo tende a essere uguale al costo più elevato, cioè al costo dell’ultima unità prodotta.
La differenza che si determina tra il prezzo e il costo delle unità precedenti l’ultima è la rendita.
La rendita è inoltre detta “di posizione” quando sorge in conseguenza della posizione più o meno favorevole in cui si trovano le terre rispetto al mercato di vendita dei prodotti.
Progetto Alternanza Scuola Lavoro.
Domande da interrogazione
- Chi era David Ricardo e quale fu il suo contributo all'economia politica?
- Qual è il principio fondamentale del valore di scambio secondo Ricardo?
- Come descrive Ricardo la distribuzione dei redditi?
- Qual è la visione pessimistica di Ricardo sullo sviluppo economico capitalistico?
- Cosa caratterizza la teoria della rendita ricardiana?
David Ricardo, nato a Londra nel 1772 e morto nel 1823, è considerato uno dei padri fondatori dell'economia politica insieme ad Adam Smith. Ha contribuito con opere come "Principi dell'economia politica e dell'imposta", focalizzandosi sulla distribuzione del prodotto nazionale tra proprietari terrieri, capitalisti e lavoratori.
Ricardo basava il valore di scambio di un bene sulla quantità di lavoro necessaria per ottenerlo, estendendo questo principio anche alle società capitalistiche, in contrasto con Adam Smith.
Ricardo analizzò le leggi che regolano il profitto, la rendita e il salario, definendo il profitto come ciò che resta ai capitalisti dopo aver pagato salari e rendite.
Ricardo formulò una teoria pessimistica secondo cui l'aumento della rendita e dei prezzi agricoli, dovuto alla coltivazione di terre meno fertili, avrebbe fermato l'accrescimento economico, nonostante un saggio di profitto elevato.
La rendita ricardiana è descritta come "differenziale", basata sulla differente fertilità delle terre coltivate. Essa rappresenta l'eccedenza sul profitto normale delle terre più fertili, determinata dal prezzo dei beni prodotti.