ami_tonini
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Concetti Chiave

  • Adam Smith is considered the founder of political economy and a key figure in the classical school, aiming to make people and nations happy through understanding money-based systems.
  • Smith's economic theories are rooted in anthropology, emphasizing self-interest and the moral sentiment of sympathy, leading to a market where collaboration is key.
  • In "The Wealth of Nations," Smith introduces the invisible hand metaphor, discussing labor division, capital accumulation, and critiquing past economic theories.
  • Smith's theory of the invisible hand suggests that individual self-interest leads to market equilibrium and collective welfare through exchanges of goods and services.
  • Smith critiques excessive consumerism, suggesting that consumer education can align human values with business needs, promoting quality and fair pricing.

Indice

  1. Adam Smith(1723-1790)
  2. Filosofia ed economia
  3. La scuola classica
  4. "La ricchezza delle nazioni"
  5. La società secondo Smith
  6. Il lavoro secondo Smith
  7. Teoria dell'accumulazione dei capitali
  8. Teoria della mano invisibile
  9. Somma del benessere individuale
  10. Capitalismo consumista
  11. Come trattare i ricchi?
  12. Educazione dei consumatori

Adam Smith(1723-1790)

Adam Smith nasce a Kirkcaldy, in Scozia. A 14 anni si trasferisce a Glasgow per frequentare la scuola superiore, poi frequenta l’università di Oxford.
Durante la sua vita tiene conferenze sulla retorica e la letteratura, scrive opere come “teoria dei sentimenti morali” e “La ricchezza delle nazioni” e finisce per diventare professore a Glasgow.
Smith è considerato il fondatore dell’economia politica e uno degli esponenti della scuola classica.
La sua più grande ambizione era riuscire a trovare il modo di rendere felici persone e nazioni, studiando e cercando di capire il sistema basato sul denaro.

Filosofia ed economia

Smith è stato oltre che un economista, un filosofo accademico. Perciò le sue teorie economiche hanno basi antropologiche e sono elaborate quindi, tenendo conto della natura umana. In “Teoria dei sentimenti morali” Smith spiega la sua visione (ottimistica) dell’essere umano.
L’essere umano è mosso da quello che chiama “self interest” (=interesse personale), quindi agisce per raggiungere il suo benessere individuale;
Allo stesso tempo il “self interest” sarebbe provocato in parte , da una morale della simpatia, ovvero dal ricercare il consenso degli altri.
E’ per questo che immagina un’idea di mercato dove le persone possano perseguire i propri interessi solo attraverso la collaborazione (scambi di beni e servizi).

La scuola classica

Origine: Gran Bretagna, XVIII secolo;
Contesto socio-economico: Rivoluzione Industriale
Alcuni esponenti:Adam Smith, Thomas Malthus, Jean-Baptiste Say, John Mill;
Considerata come prima scuola di economia moderna-------> L’economia diventa scienza vera e propria;
Caratteristiche principali:
Mano invisibile del mercato (v.slide 12);
Partecipazione limitata dello stato nell’economia

Libertà all’incontro tra gli interessi personali, i quali penseranno a far sviluppare il sistema economico attraverso una “sana” concorrenza;

"La ricchezza delle nazioni"

“La ricchezza delle nazioni” è un saggio scritto da Adam Smith nel 1776, in cui compare per la prima volta la metafora della mano invisibile e con cui inizia ufficialmente l’economia politica. L’opera è composta da cinque volumi, i cui argomenti sono:
1)Divisione del lavoro e lavoro inteso come fonte di ricchezza ;
2)Ruolo della moneta e teoria dell’accumulazione dei capitali;
3)Critica alla storia economica dalla caduta dell’impero romano;
4)Storia del pensiero economico e critica alle scuole precedenti (mercantilista e fisiocratica);
5)Ruolo dello stato nello sviluppo economico.

La società secondo Smith

Secondo Smith la società era divisa in 3 classi sociali:
-I lavoratori, che hanno un salario di sussistenza;
Produttivi Improduttivi= erogano servizi
=beni materiali
-Proprietari terrieri: ricavano remunerazione dall’utilizzo o l’affitto delle loro terre e la utilizzano per comprare beni di consumo;

-Capitalisti: percepiscono un profitto come remunerazione dei capitali investiti nelle imprese e (secondo Smith) sarebbero l’unica classe che contribuisce allo sviluppo economico del paese.

Il lavoro secondo Smith

Secondo Smith il lavoro è la fonte assoluta di ricchezza delle nazioni ed esso dipende:
Dalle capacità produttive del singolo lavoratore;
Dal rapporto tra lavoratori produttivi e improduttivi.
Tale ricchezza si basa soprattutto sulla specializzazione della forza lavoro, ovvero la divisione dei compiti secondo le proprie capacità, che rende possibile oltre ad un aumento di produzione:
Risparmio di tempo del passare da un lavoro all’altro;
Maggior destrezza nello svolgere le mansioni.
Problema:
Con la divisione del lavoro l’individuo finisce per diventare un piccolo ingranaggio di un gigantesco macchinario, non riuscendo più a vedere il fine ultimo del suo lavoro.
Soluzione (ottimista):
Per questo Smith afferma che le imprese sviluppate abbiano il compito di dover ricordare ai lavoratori, la loro importanza e lo scopo dell’attività lavorativa.

Teoria dell'accumulazione dei capitali

Se la divisione del lavoro migliora , aumenta la quantità della produzione ( sovrappiù di prodotto ) a parità di costi dei fattori produttivi e l’imprenditore ottiene un profitto maggiore che impiegherà per incrementare il capitale aziendale (comprando nuovi macchinari, assumendo più forza lavoro, ecc). Questo miglioramento dell’attività produttiva porterà nuovamente a maggiori profitti e il circuito si ripete, prendendo il nome di accumulazione dei capitali.
Adam Smith distingue due tipi di capitale:
Capitale fisso: costituito da macchine, impianti, edifici, strutture, ecc.
Capitale circolante: utilizzato per acquistare le materie prime, per pagare la forza lavoro ecc

Teoria della mano invisibile

Secondo Smith ogni individuo avrebbe all’interno di sè una “mano invisibile” che lo/a spinge a massimizzare la propria utilità in modo egoistico. Questo benessere individuale sarebbe possibile solo attraverso lo scambio di beni e servizi con altri soggetti, che determina una situazione di equilibrio di mercato, in cui il prezzo è stabilito dall’incontro di domanda e offerta.
Se tutti gli individui massimizzano il proprio benessere individuale tramite lo scambio, allora anche il benessere collettivo viene massimizzato.

Somma del benessere individuale

=
Benessere sociale

Capitalismo consumista

Definizione capitalismo: sistema economico-sociale caratterizzato dalla proprietà privata dei mezzi di produzione e dalla separazione tra la classe dei capitalisti-proprietari e quella dei lavoratori.

Secondo Smith è più vantaggioso per i poveri rispetto ad altre società idealiste perché il consumo di lusso e il surplus che ne deriva può essere utilizzato dalla società per aiutare i membri in difficoltà economiche.

Inoltre per Smith il capitalismo dovrebbe essere portato a un livello superiore, in modo che possa soddisfare non solo i nostri bisogni base, ma anche bisogni superiori che portino sincera soddisfazione.

Come trattare i ricchi?

Molti hanno pensato a come far comportare propriamente i ricchi nei confronti della società.
-Risposta cristiana: farli sentire in colpa
-Risposta della sinistra radicale: aumento delle tasse
Smith non è d’accordo:
-Il senso di colpa può essere ignorato o non provato affatto;
-Le tasse alte farebbero solo emigrare i ricchi altrove.
Proposta di Smith:
I governi dovrebbero capire la vanità dei ricchi e le motivazioni a base di essa per poi sfruttarla per farli aiutare la società (es. finanziare scuole e ospedali).

Educazione dei consumatori

Una delle grandi critiche al sistema capitalista è che il consumismo eccessivo che comporta possa finire per degradare la società e le risorse del pianeta.
Adam Smith ci illumina di nuovo:
Egli afferma che non sono le imprese a degradare il mondo, bensì la nostra domanda. La riforma del capitalismo avrebbe quindi il compito di educare i consumatori a voler beni e servizi di miglior qualità e ad un prezzo corretto.

Perciò i valori umani possono essere conciliati ai bisogni delle imprese.

Domande da interrogazione

  1. Chi era Adam Smith e quale fu il suo contributo principale?
  2. Adam Smith, nato a Kirkcaldy, Scozia, è considerato il fondatore dell'economia politica e un esponente della scuola classica. La sua opera più nota, "La ricchezza delle nazioni", ha dato inizio all'economia politica moderna.

  3. Qual è la visione di Adam Smith sulla natura umana e il mercato?
  4. Smith credeva che l'essere umano fosse mosso dall'interesse personale, ma anche dalla morale della simpatia. Immaginava un mercato dove le persone perseguono i propri interessi attraverso la collaborazione e lo scambio di beni e servizi.

  5. Cosa rappresenta la "mano invisibile" secondo Adam Smith?
  6. La "mano invisibile" è una metafora usata da Smith per descrivere come gli individui, perseguendo il proprio interesse personale, contribuiscono involontariamente al benessere collettivo attraverso lo scambio di beni e servizi.

  7. Come vedeva Adam Smith il ruolo del lavoro nella società?
  8. Smith considerava il lavoro come la fonte principale di ricchezza delle nazioni, sottolineando l'importanza della specializzazione e della divisione del lavoro per aumentare la produttività e l'efficienza.

  9. Qual era la proposta di Adam Smith per trattare i ricchi nella società?
  10. Smith suggeriva che i governi dovrebbero sfruttare la vanità dei ricchi per motivarli a contribuire alla società, ad esempio finanziando scuole e ospedali, piuttosto che farli sentire in colpa o imporre tasse elevate.

Domande e risposte