Concetti Chiave
- Il calcolo della base imponibile inizia con l'importo della merce, determinato dal prezzo unitario moltiplicato per la quantità acquistata, sottraendo eventuali sconti incondizionati.
- Gli sconti condizionati non influenzano la base imponibile IVA, che include invece spese non documentate e imballaggi a perdere.
- L'IVA viene calcolata sulla base imponibile, con aliquote possibili del 4%, 10% o 22%, e sommata alla base per ottenere un semi totale.
- Elementi esclusi dalla base imponibile IVA, come spese documentate, cauzioni per imballaggi a rendere e interessi di dilazione, vengono aggiunti dopo il calcolo dell'IVA.
- Il totale della fattura si ottiene sommando la base imponibile, l'IVA e le voci fuori campo IVA, seguendo uno schema preciso per evitare errori.
In questo appunto di Economia sono spiegati i calcoli che devono essere effettuati per poter compilare la fattura, in particolare la parte tabellare (o corpo della fattura).
Calcolo della base imponibile
Il totale della fattura si calcola partendo dall'importo della merce. L'importo della merce sarà dato dal prezzo unitario per la quantità acquistata.
Ad esempio, se acquistiamo un tavolo a €500, l’importo della merce sarà €500, perché è dato dal prodotto tra 1 (che è la quantità) e 500 (che è il prezzo unitario). Successivamente, potremmo trovare uno sconto incondizionato, cioè uno sconto la cui concessione non dipende dal verificarsi di una particolare condizione o evento (ad esempio il pagamento immediato, il pagamento anticipato). Consiste in una riduzione percentuale del prezzo. Lo sconto incondizionato, ad esempio del 10%, su cosa si calcola? Si calcola sull'importo della merce. Tornando all’esempio di prima, abbiamo acquistato un tavolo a €500 e viene applicato uno sconto incondizionato del 10%. Quindi, si calcolerà il 10% di €500, cioè €50. Lo sconto è l'unico elemento della fattura che dobbiamo sottrarre. La differenza tra l'importo della merce e l'eventuale sconto incondizionato concesso dal venditore, dà origine a quello che è l'importo netto delle merci. Diversamente dagli sconti incondizionati, gli sconti condizionati, sono soggetti a determinate condizioni e vengono concessi solamente se queste condizioni si verificano. Questi sconti, inoltre, non concorrono al calcolo della base imponibile IVA.
Prima di arrivare a determinare la base imponibile IVA, cioè l’importo su cui calcolare la corrispondente aliquota IVA (che potrebbe essere quella ultra ridotta al 4%, oppure quella al 10% o, infine, l'aliquota ordinaria al 22%) potrebbe capitare che nella fattura ci siano tutta una serie di altri elementi che rientrano nella base imponibile IVA. Quali potrebbero essere questi elementi? Iniziamo dal primo, rappresentato dalle cosiddette spese non documentate (chiamate anche spese a forfait). In sostanza, queste spese non documentate sono delle spese che il venditore addebita nella fattura, quali servizi accessori che si aggiungono alla vendita della merce. Ad esempio, le spese di trasporto effettuate con i mezzi del venditore, il montaggio, l'installazione, il collaudo, e, in generale, tutti i servizi effettuati a cura del venditore, che quindi vengono addebitati in fattura. Essi, piuttosto che essere fatturati a parte rientrano quindi nella base imponibile IVA. Potrebbero rientrare, ad esempio, anche le spese di etichettatura.
Un'altra voce che potrebbe rientrare nella base imponibile IVA sono gli imballaggi a perdere. Sommando all’importo delle merci al netto degli sconti le spese non documentate e gli imballaggi a perdere, otteniamo la base imponibile IVA.
Calcolo del totale fattura
Su questo importo possiamo calcolare l'IVA che potrà essere al 4% al 10% o al 22%. Una volta che abbiamo determinato l’IVA, sommata alla base imponibile, ci darà il semi totale, che potrebbe coincidere col totale della fattura se non ci fossero altri importi esclusi o esenti. Infatti, potremmo trovare nella fattura, tutta una serie di voci che non rientrano nella base imponibile IVA, le cosiddette operazioni fuori campo IVA, come ad esempio le spese documentate. Quindi, diversamente dalle spese non documentate, le spese documentate non fanno parte della base imponibile IVA e vanno sommate, qualora ci fossero, solo dopo aver calcolato l’IVA. Le spese documentate sono le spese anticipate dal venditore in nome e per conto del compratore. Sono escluse, secondo l'articolo 15 del DPR 633 del ’72. Queste spese documentate, potrebbero essere delle spese di trasporto a carico del compratore che per una serie di motivi vengono pagate anticipate si dice dal venditore in nome e per conto del compratore. Quindi rappresentano una sorta di rimborso spese. Perché si chiamano documentate? Perché sono fatturate a parte e quella fattura è intestata al compratore ma vengono pagate dal venditore, quando invece le avrebbe dovute pagare il compratore. Quindi il venditore cosa farà? Addebiterà queste spese tra le operazioni fuori campo IVA, sotto la voce spese documentate. Un altro elemento della fattura che non fa parte della base imponibile IVA e quindi va eventualmente addebitato in fattura dopo il calcolo dell’IVA, sono gli imballaggi a rendere, precisamente la cauzione per gli imballaggi a rendere. Chiaramente, il venditore si cautela contro la mancata restituzione di questi imballaggi e addebita una determinata cifra. Un altro elemento che non rientra nella base imponibile IVA sono gli interessi. Ad esempio gli interessi per il pagamento dilazionato in base a quello che è l'articolo 10 del DPR 633 del ’72. Gli interessi sono quei capitali che bisogna pagare quando il contratto prevede il pagamento differito: il venditore può chiedere al compratore il versamento di interessi di dilazione. Sostanzialmente, una volta inserite anche queste voci che non rientrano nella base imponibile IVA, cioè le voci fuori campo IVA, possiamo ottenere il totale della fattura.
Per ulteriori approfondimenti sulla fattura vedi anche qua
Schema calcolo della fattura
I tre grandi elementi che compongono la fattura, come detto in precedenza, sono: l'imponibile, l'IVA e il totale. Essi costituiscono lo scheletro di tutte le fatture. Poi, potremmo trovare delle voci che fanno parte della base imponibile IVA (come ad esempio le spese non documentate, gli imballaggi a perdere) e altre voci che invece non fanno parte della base imponibile IVA (come ad esempio le spese documentate, la cauzione per imballaggio a rendere e gli interessi per il pagamento dilazionato). Può essere utile uno schema che sintetizza i passaggi per imparare come calcolare la fattura:
Importo della merce (prezzo unitario × quantità acquistata)
- sconti incondizionati
= importo delle merci al netto degli sconti
+ spese accessorie non documentate
+ Imballaggi a perdere
= Base imponibile IVA
+ IVA% sulla base imponibile
= Semi totale
+ Spese accessorie documentate
+ Cauzione per imballaggio a rendere
+ Interessi di dilazione
= Totale fattura
Domande da interrogazione
- Qual è il primo passo per calcolare la base imponibile di una fattura?
- Come si applicano gli sconti incondizionati nel calcolo della fattura?
- Quali elementi possono essere inclusi nella base imponibile IVA?
- Cosa sono le spese documentate e come influenzano il calcolo della fattura?
- Quali sono i tre grandi elementi che compongono una fattura?
Il primo passo è calcolare l'importo della merce, che si ottiene moltiplicando il prezzo unitario per la quantità acquistata.
Gli sconti incondizionati si calcolano sull'importo della merce e vengono sottratti per ottenere l'importo netto delle merci.
Elementi come le spese non documentate e gli imballaggi a perdere possono essere inclusi nella base imponibile IVA.
Le spese documentate sono spese anticipate dal venditore per conto del compratore e non fanno parte della base imponibile IVA; vengono sommate dopo il calcolo dell'IVA.
I tre grandi elementi sono l'imponibile, l'IVA e il totale, che costituiscono lo scheletro di tutte le fatture.