Concetti Chiave
- Il Crystal Palace, costruito a Londra nel 1851 per la Great Exhibition, era un'innovativa struttura di vetro e ferro che copriva un'area quattro volte più grande della Basilica di San Pietro.
- Progettato da Joseph Paxton, il Palazzo di cristallo rappresentava un esempio di architettura modulare prefabbricata, con materiali industriali standardizzati che consentirono un montaggio rapido e costi contenuti.
- Le esposizioni universali celebravano il progresso tecnologico e il capitalismo, con strutture come la Torre Eiffel a Parigi che dimostravano le capacità costruttive moderne.
- La Torre Eiffel, alta 312 metri e progettata da Gustave Eiffel, inizialmente criticata, è ora un simbolo di Parigi, costruita con elementi metallici prefabbricati per resistere al vento.
- I villaggi operai, come Crespi d'Adda in Italia, furono creati per migliorare le condizioni di vita degli operai e aumentare la produttività, integrando servizi sociali per i lavoratori e i dirigenti.
Indice
Palazzo di cristallo - Uno scrigno di vetro
Il Crystal Palace o Palazzo di cristallo era una costruzione immensa: per il suo aspetto luminoso ricordava una colossale serra da giardino, per la sua forma a navate, un’antica basilica. Fu costruito a Londra nel 1851 per accogliere la Great Exhibition, una grande esposizione universale: il Crystal Palace era largo 150 metri e lungo circa 600, copriva un’area pari a quattro volte la Basilica di San Pietro. Fu la più vasta e innovativa architettura mai costruita dall’uomo e sei milioni di persone accorsero per vederla. Fu progettato da Joseph Paxton (1803-1865), un ingegnere specializzato nella realizzazione di grandi serre da giardino. L’edificio fu montato in mezzo a Hyde Park, splendido parco di Londra, con il vincolo che al termine dell’esposizione doveva essere rimosso senza recare danni all’ambiente. La costruzione fu smontata e ricostruita a Sydenham, una località agricola presso Londra, dove andò distrutto da un incendio nel 1936.
Una trama regolare di pali
Il Palazzo di cristallo era una struttura modulare, in gran parte prefabbricata, composta da pali di ferro, ghisa e lastre di vetro, assemblate tra loro, prodotti che l’industria inglese (all’avanguardia nel mondo) era in grado di offrire. Il progetto di Paxton, razionale e funzionale,si realizzò anche grazie ai bassi costi di edificazione; inoltre l’utilizzo di materiali industriali standardizzati, cioè prodotti in serie, accorciò il montaggio in tempi molto rapidi. Al suo interno fu presentato tutto il meglio della produzione industriale e artigianale dell’epoca. Per la folla che lo visitò lo shock visivo fu enorme. Lo spazio trasparente e la prevalenza del vuoto sul pieno ne fecero una costruzione senza confronti. Da allora il Crystal Palace fu considerato il precursore dell’architettura del Funzionalismo, cioè della tendenza architettonica che progetta ogni suo elemento in base alla funzione a cui è destinato.
La civiltà delle macchine
Le esposizioni universali furono vere celebrazioni del capitalismo e della fede nel progresso tecnologico. A turno le grandi città d’Europa e del Nord America furono chiamate a ospitare queste gigantesche fiere dell’artigianato e della produzione industriale, dove venivano esposte le merci più disparate e le macchine capaci di produrle. Tra le più imponenti esposizioni universali vi fu senza dubbio quella che si svolse a Parigi nel 1889, in occasione del centenario della Rivoluzione francese. Furono edificate due colossali strutture: la Galleria delle Macchine ,il più vasto edificio coperto a campata unica della storia, e la Tour Eiffel, la più alta costruzione del mondo. La torre fu progettata da un abile ingegnere francese, Gustave Alexandre Eiffel (1832-1923), per dimostrare a quali straordinarie possibilità costruttive fosse giunta la tecnologia moderna. Alta 312 metri e costruita unicamente con elementi metallici prefabbricati, fu pensata per resistere alla forte pressione del vento. Alla base della torre quattro enormi pilastri raccolgono e distribuiscono il peso colossale per poi assottigliarsi fino a formare un unico altissimo traliccio di ferro. Le reazioni negative furono numerose: alcuni temettero che crollasse sulle case vicine, altri la giudicarono esteticamente brutta e firmarono un appello per la sua demolizione. Oggi è diventata il simbolo di Parigi.
Nascono i villaggi operai
Per combattere il degrado delle periferie, dove si ammassavano in condizioni miserevoli milioni di operai, e per migliorare la produttività delle loro fabbriche, alcuni imprenditori promossero la costruzione di villaggi operai. Furono progettati per poter ospitare tutti i lavoratori delle stessa fabbrica, dagli operai fino ai dirigenti, fornendo loro numerosi servizi sociali e assistenziali. In Italia l’industriale Crespi fondò nel 1878 a Crespi d’Adda, in provincia di Bergamo, un villaggio accanto al suo cotonificio. Egli mirava alla creazione di una comunità ideale capace di far convivere in armonia sia le necessità imprenditoriali, sia i bisogni della classe operaiDomande da interrogazione
- Qual era lo scopo principale del Crystal Palace costruito a Londra nel 1851?
- Quali materiali furono utilizzati per la costruzione del Palazzo di cristallo e perché?
- Quali furono le reazioni iniziali alla costruzione della Tour Eiffel a Parigi?
- Qual era l'obiettivo dei villaggi operai costruiti da alcuni imprenditori?
- Chi fu l'industriale italiano che fondò un villaggio operaio e dove?
Il Crystal Palace fu costruito per ospitare la Great Exhibition, una grande esposizione universale, e rappresentava un'architettura innovativa e vasta, progettata da Joseph Paxton.
Il Palazzo di cristallo era composto da pali di ferro, ghisa e lastre di vetro, materiali prefabbricati che l'industria inglese poteva offrire, permettendo un montaggio rapido e a basso costo.
Le reazioni furono miste; alcuni temevano che crollasse, altri la trovavano esteticamente brutta e firmarono un appello per la sua demolizione, ma oggi è un simbolo di Parigi.
I villaggi operai furono progettati per migliorare le condizioni di vita degli operai e la produttività delle fabbriche, offrendo servizi sociali e assistenziali per tutti i lavoratori.
L'industriale italiano Crespi fondò nel 1878 un villaggio operaio a Crespi d'Adda, in provincia di Bergamo, accanto al suo cotonificio.