Concetti Chiave
- Il principio di universalità impone che tutte le entrate e spese dello Stato siano incluse nei bilanci di previsione e consuntivo.
- Il principio di unità richiede che esista un unico bilancio statale per gestire tutte le entrate e spese.
- Solo il bilancio approvato dalla Legge di Bilancio può autorizzare entrate e spese, garantendo controlli adeguati.
- La gestione di fondi fuori bilancio è possibile solo in casi specifici regolati dalla L. 196/2009 e successivi interventi normativi.
- Le norme recenti mirano a razionalizzare e ridurre le gestioni fuori bilancio e le contabilità speciali.
Universalità del bilancio
Il principio di universalità prescrive che tutte le entrate e tutte le spese dello Stato siano indicate nei suoi bilanci, di previsione e consuntivo. Non sarebbe quindi ammissibile gestire risorse pubbliche, in entrata e in uscita, al di fuori del bilancio dello Stato (c.d. divieto delle gestioni fuori bilancio).
D’altro canto, il principio di unità, nella sua accezione di “unicità o unitarietà del bilancio”, prescrive che vi sia un bilancio dello Stato unico ed unitario per tutte le sue entrate e spese.
Solo il bilancio approvato con la LB, in altri termini, deve “censire” e autorizzare ogni entrata e spesa gestita dallo Stato, di modo che nessuna di esse sia gestita al di fuori delle procedure, delle forme, delle tempistiche e dei controlli, esterni ed interni, che caratterizzano la contabilità ordinaria di Stato.
La gestione di fondi al di fuori del bilancio è tuttavia consentita, attualmente, dall’art.
Le disposizioni degli artt. 40 (che in generale contiene numerose deleghe al Governo per il completamento della riforma della struttura del bilancio dello Stato) e 44-ter costituiscono, in ordine di tempo, il più recente di una serie ricorrente di interventi che nel corso del tempo hanno tentato di razionalizzare e ridurre le gestioni fuori bilancio e le contabilità speciali.