Concetti Chiave
- Il contratto di trasporto mantiene due parti principali: mittente e vettore, con il destinatario come terzo.
- Il destinatario acquisisce diritti dal contratto solo quando richiede la riconsegna delle merci.
- La richiesta di riconsegna permette al destinatario di ottenere la merce e richiedere risarcimenti per danni.
- Il diritto di agire in giudizio da parte del destinatario dipende dall'accettazione della riconsegna.
- L'applicazione pratica delle regole di trasferimento dei diritti è cruciale nel settore del trasporto.
Trasferimento dei diritti da mittente a destinatario
La struttura trilaterale che il contratto di trasporto può talvolta assumere non implica la partecipazione del soggetto terzo (destinatario) al rapporto contrattuale: le parti del contratto restano sempre e solo due, mittente e vettore. Il destinatario è considerato un soggetto terzo rispetto al contratto di trasporto.
In particolare, secondo lo studioso Carbone il contratto di trasporto può essere definito un contratto a favore di terzi (art.
Un esempio di contratto a favore di terzi è il contratto assicurativo, in virtù del quale il terzo (assicurato) acquista il diritto ad ottenere una determinata somma di danaro al verificarsi di un determinato evento. Il terzo acquisisce il suddetto diritto al momento della stipulazione del contratto. Nel trasporto, tuttavia, trova applicazione un principio nettamente diverso. L’articolo 1689 del codice civile stabilisce che il destinatario acquista i diritti derivanti dal contratto nel momento in cui, una volta che le merci siano giunte a destinazione o sia scaduto il termine entro cui queste sarebbero dovute giungere al destinatario, questi ne chiede la riconsegna. Il termine «riconsegna» allude al doppio passaggio presente nel contratto di trasporto di cose con struttura trilaterale: il mittente consegna la merce al vettore e quest’ultimo la riconsegna al destinatario.
La richiesta di riconsegna determina l’acquisizione di diversi diritti in capo del terzo. Egli acquisisce:
- il diritto di ottenere la disponibilità materiale della merce;
- il diritto di chiedere il risarcimento di eventuali danni occorsi ai beni trasportati.
Il diritto di agire in giudizio costituisce un principio che, nella prassi, non trova spesso applicazione. Si pensi, ad esempio, al caso in cui una merce trasferita da Bologna a Genova presenti un danno relativo alla quantità dei beni trasportati. Dopo aver richiesto la riconsegna, il destinatario può agire in giudizio per ottenere dal vettore il risarcimento dei danni subiti. Tuttavia, se il destinatario, consapevole dell’ammanco, rifiuta la riconsegna della merce, non si attua il trasferimento dei diritti dal mittente al soggetto terzo: quest’ultimo, dunque, non ha la facoltà di richiedere il risarcimento dei danni.
A livello pratico, dunque, l’applicazione della regola ha un’importanza fondamentale.
Domande da interrogazione
- Qual è la struttura del contratto di trasporto e come coinvolge il destinatario?
- Quando il destinatario acquisisce i diritti derivanti dal contratto di trasporto?
- Quali diritti acquisisce il destinatario al momento della richiesta di riconsegna?
Il contratto di trasporto ha una struttura trilaterale, ma le parti contrattuali sono solo mittente e vettore, mentre il destinatario è un soggetto terzo che acquisisce diritti solo al momento della richiesta di riconsegna delle merci.
Il destinatario acquisisce i diritti quando le merci giungono a destinazione o scade il termine di consegna, e il destinatario ne chiede la riconsegna.
Il destinatario acquisisce il diritto alla disponibilità materiale della merce e il diritto di chiedere il risarcimento per eventuali danni ai beni trasportati.