Concetti Chiave
- L'adozione dello smart work richiede un accordo scritto tra le parti, senza possibilità di imposizione unilaterale.
- Il lavoratore può scegliere liberamente il luogo di lavoro, con l'obbligo di comunicare la scelta al datore.
- I diritti economici e normativi degli smart worker devono essere equivalenti a quelli dei colleghi in sede.
- Il datore di lavoro deve garantire la salute e sicurezza attraverso un'informativa annuale sui rischi del lavoro agile.
- L'accordo può essere a tempo determinato o indeterminato, con possibilità di recesso previo avviso di 30 giorni.
Smart work
L’adozione del lavoro agile non può essere disposta unilateralmente: essa richiede la stipulazione di un accordo accessorio tra le parti che deve concludersi in forma scritta a pena di nullità. Tra gli elementi oggetto dell’accordo non rientra il luogo di possibile svolgimento della prestazione, che può essere lasciato, dunque, alla libera individuazione del lavoratore.
L’accordo può limitarsi a prevedere il dovere del lavoratore di comunicare il luogo scelto al datore o l’esclusione di determinati luoghi (ad esempio locali pubblici).
Lo smart worker ha diritto a un trattamento economico e normativo non inferiore a quello applicato ai lavoratori che svolgono le medesime mansioni esclusivamente all’interno dell’azienda.
Il datore di lavoro è tenuto a garantire la salute e la sicurezza del lavoratore in modalità agile.
Il lavoratore, inoltre, ha diritto ad essere assicurato contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali, sia per gli infortuni verificatisi durante il normale percorso di andata e ritorno dal luogo di abitazione sia per quelli occorsi presso il luogo di lavoro prescelto all’esterno dei locali aziendali.
In generale, l’accordo sul lavoro agile può essere stipulato a tempo determinato o indeterminato. Nel secondo caso ciascuna delle parti può recedere dal esso con un preavviso di 30 giorni, prorogati a 90 per i lavoratori disabili.
Se, a seguito del recesso di una delle parti, l’accordo viene meno, il rapporto di lavoro torna alla modalità non agile.
Lo smart work è sperimentabile tanto nel lavoro pubblico quanto in quello privato.