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Concetti Chiave

  • Il Testo Unico sulla salute e sicurezza sul lavoro (D.Lgs. 81/08) ha sostituito la legge 626/94, stabilendo norme per garantire condizioni sicure nei luoghi di lavoro.
  • La normativa italiana su igiene e sicurezza è basata su principi costituzionali e leggi civili e penali, che impongono agli imprenditori di tutelare l’integrità fisica e morale dei lavoratori.
  • Il Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) è fondamentale per la sicurezza, identificando rischi e misure correttive, e la sua mancata elaborazione può comportare sanzioni e sospensione dell'attività.
  • Numerosi soggetti sono coinvolti nella gestione della sicurezza, tra cui datori di lavoro, dirigenti, RSPP, RLS, e medici competenti, con ruoli specifici nella prevenzione e gestione dei rischi.
  • La prevenzione degli infortuni richiede una formazione continua, l’uso corretto di attrezzature, e il rispetto di normative di sicurezza, supportati dalla vigilanza di enti come ASL e INAIL.

Sicurezza sul luogo di lavoro

D.Lgs. 9 aprile 2008 n° 81
Testo Unico sulla salute e sicurezza sul lavoro: l’insieme di norme che stabiliscono le regole e gli obblighi cui sono sottoposti i datori di lavoro e i lavoratori per realizzare condizioni di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro.
Per sicurezza sul lavoro si intende il poter svolgere il proprio lavoro in un ambiente e in condizioni tali che siano ridotti a minimo i rischi d’infortunio e di malattie professionali.
Il TUSL D.Lgs 81/08 entra in vigore al posto della legge 626/94.
• 626/94
Lavoratore: persona che presta il proprio lavoro alle dipendenze di un datore di lavoro, esclusi gli addetti ai servizi domestici e familiari, con rapporto di lavoro subordinato anche speciale.
• TUSL 81/08: propone un sistema di gestione della sicurezza e della salute in ambito lavorativo preventivo e permanente, attraverso:
1. Individuazione dei soggetti responsabili e relativi obblighi;
2. Valutazione dei rischi
3. Compilazione del Documento di Valutazione dei Rischi;
4. Organizzazione de Servizio di Prevenzione e Protezione.
5. Formazione, informazione e addestramento del personale;
6. Sorveglianza sanitaria;
7. Gestione delle emergenze;
8. Sanzioni
“Lavoratore”: persona che, indipendentemente dalla tipologia contrattuale, svolge un’attività lavorativa nell’ambito dell’organizzazione di un datore di lavoro pubblico o privato, con o senza retribuzione, anche al solo fine di apprendere un mestiere, un’arte o una professione, esclusi gli addetti ai servizi domestici e familiari.
La normativa italiana su igiene e sicurezza deriva da principi cardine dettati da:
Costituzione Art.

41: l’iniziativa economica privata è libera ma “non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale • in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana”.
Codice Civile Art. 2087: dispone che l’imprenditore adotti “nell’esercizio dell’impresa le misure che, secondo la particolarità del lavoro, l’esperienza e la tecnica, sono necessarie a tutelare l’integrità fisica e la personalità morale dei prestatori di lavori”.
• Codice Penale:
• D.P.R 30 giugno 1965, n° 1124: Testo unico delle disposizioni per l’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali;
• L. 300/1970 (Statuto dei lavoratori), art. 9: I lavoratori, tramite loro rappresentanze, hanno diritto di controllare l’applicazione delle norme per la prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali e di promuovere la ricerca, l’elaborazione e l’attuazione di tutte le misure idonee a tutelare la loro salute e la loro integrità fisica”

Le tipologie di rischi sono:
1. Rischi per la sicurezza: infortunio
2. Rischi per la salute: Malattia professionale
3. Rischi trasversali: Stato patologico.
Incidente: evento non pianificato che ha la potenzialità di condurre ad un infortunio;
infortunio: evento non pianificato che da luogo a morte, malattie, lesione, danno o ad altra perdita.
I soggetti coinvolti nella gestione della sicurezza sono:
• Datore di lavoro: titolare del rapporto di lavoro, responsabile dell’attività come titolare dei poteri decisionali e di spesa (art. 2 D.Lgs 81/08).
• Dirigente: attua le direttive del datore di lavoro organizzando l’attività lavorativa vigliando su di essa;
• Preposto
• Responsabile di servizio di prevenzione e protezione (RSPP): svolge un ruolo di pura consulenza e deve possedere alcuni requisiti professionali, descritti nell’art. 32 del Testo Unico. Deve conseguire abilitazioni speciali per le diverse tipologie di aziende e sostenere aggiornamenti periodici anche in virtù dell’evoluzione normativa in costante rinnovamento. Può essere il datore di lavoro stesso, se possiede le giuste competenze.
• Addetti servizio prevenzione e protezione (ASPP)
• Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (RLS): Viene eletto direttamente dai lavoratori nelle aziende che hanno sino a 15 dipendenti; nelle aziende con più di 15 dipendenti viene designato tra le rappresentanze sindacali o tra i dipendenti che ne diano disponibilità.
• Lavoratori: deve:
• Osservare le disposizioni e le istruzioni dettate dal lavoratore, dai dirigenti e dai preposti, ai fini della sicurezza;
• Utilizzare correttamente le attrezzature, le sostanze e i preparati pericolosi, i mezzi di trasporto e i dispositivi di sicurezza;
• Segnalare le carenze dei mezzi e dei dispositivi;
• Segnalare le condizioni di pericolo di cui vengono a conoscenza;
• Adoperarsi per eliminare o ridurre le situazioni di pericolo grave e incombente, informando l’RLS.
• Medico competente: medico specializzato in medicina del lavoro con compiti e attribuzioni specifiche sulla sorveglianza sanitaria e le attività di prevenzione dell’azienda. Effettua visite preventive e periodiche, assume decisioni sull’idoneità dei lavoratori alle varie mansioni, nei casi previsti dalla legge.
• Addetti compiti speciali:
• Addetti emergenze: lavoratori con compiti e attribuzioni specifiche per la gestione delle emergenze;
• Addetti primo soccorso: lavoratori con compiti e attribuzioni specifiche per la gestione del primo soccorso.
Sono eletti, ricevono una formazione specifica e sono istruiti all’uso necessario dei presidi.
Nel DVR è il documento principale per la gestione della sicurezza sui luoghi di lavoro. Sono indicate le valutazioni dei rischi e le relative misure di miglioramento.
La valutazione dei rischi è il primo intervento a tutela della sicurezza e salute dei lavoratori ed è un obbligo del datore di lavoro insieme con il RSPP, il RLS e il medico competente.
Un aspetto che è importante sottolineare è quello relativo alle sanzioni applicabili in caso di mancata o incompleta elaborazione.
Va segnalato che ci sono diversi enti preposti a diversi tipi di controlli che possono richiedere di visionare il DVR, piuttosto che i vigili del fuoco e che possono addebitare sanzioni:
• Ammenda da un minimo di 3.000€ fino ad un massimo di 15.000€ a carico del datore di lavoro;
• Pene detentive fino a 8 mesi;
• La mancata redazione del DVR, può comportare la sospensione dell’attività imprenditoriale.
Un efficace prevenzione contro gli infortuni passa attraverso una formazione sera e sempre aggiornata che va fornita ai lavoratori, dirigenti e ai rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza.
Le normative di sicurezza prevedono una segnaletica standardizzata per la sicurezza.
Colori, cartelli, segnaletica gestuale, segnaletica acustica sono regolate da direttive CE e uniformi tra i paesi membri che le hanno recepite.
Gli organi di vigilanza e controllo sono:
• ASL
• Direzione Provinciale del Lavoro
• Comitato provinciale dei Vigili del Fuoco
• INAIL
• Questura, Comando dei Carabinieri ed enti locali.
I lavoratori coinvolti nella preparazione di alimenti possono essere esposti a notevoli rischi in quanto l’attività prevede l’utilizzo di utensili, macchinari e sostanze pericolose.
In cucina ci sono macchine e attrezzature pericolose in cucina che vengono regolati da marcature CE.
La marcatura CE non significa che ogni fonte di pericolo sia stata eliminata; resta indispensabile seguire delle regole:
• Utilizzare macchine e attrezzature nel modo corretto;
• Utilizzare per gli usi per i quali sono state concepite;
• Tenerle in buono stato di pulizia;
• Effettuare la manutenzione ordinaria.
Friggitrice: il pericolo è connesso con l’utilizzo di olio che raggiunge temperature molto elevate. Questo può essere fonte di ustioni e causa di incendi.
Una delle cautele più importanti che possono essere messe in atto riguarda il posizionamento della friggitrice. Questa deve essere lontana da materiale combustibile e dal lavandino per evitare che ci possano essere schizzi di acqua nell’olio bollente.
La necessità di adottare misure preventive contro gli incendi è sentita negli esercizi pubblici e in tutti gli edifici adibiti ad attività ricette turistico – alberghiere, che devono garantire l’incolumità dei propri ospiti e del personale addetto.
La materia è regolata da numerose leggi emanate nel tempo.
Il Comando dei Vigili del Fuoco effettua i controlli per verificare il rispetto della normativa e rilascia ai responsabili delle attività il Certificato di prevenzione incendi. Il Cpi attesta il rispetto delle disposizioni antincendio e la conformità delle strutture e degli impianti agli obblighi di legge.
Ai sensi de D.P.R. 1 agosto 2011 n° 151, prima dell’esercizio dell’attività deve essere presentata al Comando dei Vigili del Fuoco domanda per il rilascio del Cpi mediante la SCIA con allegata la documentazione chiesta.
Il Comando effettua i controlli, per accertare il rispetto delle prescrizioni previste dalla normativa di prevenzione degli incendi e dei requisiti di sicurezza antincendio.
Nello stesso termine il Comando vieta la continuazione dell’attività. L’interessato provvede a adeguarsi alla normativa antincendio, l’attività può proseguire.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'obiettivo principale del D.Lgs. 9 aprile 2008 n° 81?
  2. L'obiettivo principale del D.Lgs. 9 aprile 2008 n° 81 è stabilire norme e obblighi per datori di lavoro e lavoratori al fine di garantire condizioni di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro, riducendo al minimo i rischi di infortuni e malattie professionali.

  3. Chi sono i soggetti coinvolti nella gestione della sicurezza sul lavoro secondo il TUSL 81/08?
  4. I soggetti coinvolti includono il datore di lavoro, il dirigente, il preposto, il responsabile del servizio di prevenzione e protezione (RSPP), gli addetti al servizio di prevenzione e protezione (ASPP), il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (RLS), i lavoratori, il medico competente e gli addetti a compiti speciali come emergenze e primo soccorso.

  5. Quali sono le sanzioni previste per la mancata o incompleta elaborazione del Documento di Valutazione dei Rischi (DVR)?
  6. Le sanzioni includono ammende da 3.000€ a 15.000€, pene detentive fino a 8 mesi e la possibile sospensione dell'attività imprenditoriale.

  7. Quali misure preventive sono necessarie per la sicurezza in cucina?
  8. È necessario utilizzare macchine e attrezzature correttamente, mantenerle pulite, effettuare manutenzione ordinaria e posizionare le friggitrici lontano da materiali combustibili e lavandini per evitare incendi e ustioni.

  9. Qual è il ruolo del Comando dei Vigili del Fuoco nella prevenzione degli incendi?
  10. Il Comando dei Vigili del Fuoco verifica il rispetto della normativa antincendio, rilascia il Certificato di prevenzione incendi (Cpi) e controlla la conformità delle strutture e degli impianti agli obblighi di legge.

Domande e risposte

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