By Simy
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Concetti Chiave

  • Il sistema elettorale proporzionale assegna seggi in base alla percentuale di voti ottenuti da ciascun partito, ma può portare a una frammentazione politica e difficoltà di governo.
  • Il sistema maggioritario divide il territorio in collegi, con ogni partito che presenta un solo candidato per collegio; tuttavia, tende a favorire i partiti più grandi.
  • In Italia, il sistema elettorale è cambiato più volte: dal proporzionale puro al misto, fino all'attuale proporzionale corretto con soglia di sbarramento.
  • La soglia di sbarramento impedisce ai partiti con meno voti di entrare in Parlamento, mentre le liste bloccate limitano la scelta diretta degli elettori sui candidati.
  • Dal 1946, il suffragio universale in Italia permette a tutti i cittadini maggiorenni di votare, con specifici requisiti di età per elettorato attivo e passivo alla Camera e al Senato.

Indice

  1. I sistemi elettorali
  2. Il sistema maggioritario
  3. I sistemi elettorali in Italia
  4. I requisiti per votare

I sistemi elettorali

Un sistema elettorale è il meccanismo che viene scelto per attribuire i seggi ( cioè i posti disponibili) agli eletti.
Ne conosciamo due:
Il sistema proporzionale
Il sistema proporzionale presenta le seguenti caratteristiche:
1) Il territorio viene diviso in circoscrizioni elettorali
2) Ogni partito che decide di candidarsi presenta una lista di candidati
3) Ogni elettore, quando va a votare, deve esprimere una o più preferenze
4) Al termine, i voti che ciascun partito ha preso su tutto il territorio nazionale vengono contati e viene calcolata la percentuale delle preferenze sulla base del numero dei votanti ( ad esempio, i votanti sono 5 milioni, il partito A ha preso 500 mila voti, il partito A ha ottenuto il 10% delle preferenze)
Si assegnano i seggi in proporzione alle preferenze ottenute: il partito A che ha ottenuto il 10% delle preferenze avrà diritto al 10% dei seggi .
Vantaggi della volontà dell’elettorato.
Svantaggi: l’eccessiva frammentazione del voto rende difficile governare perché sarà difficile mettere d’accordo le innumerevoli forze politiche rappresentate.
Ecco perché sono stati previsti dei correttivi
Il più diffuso è la soglia di sbarramento: se un partito non raggiunge una certa percentuale di preferenze, non andrà in Parlamento.

Il sistema maggioritario

Con il sistema maggioritario il territorio viene diviso in tanti collegi quanti sono i seggi da ricoprire e in ciascun collegio ogni partito presenta un solo candidato: chi vince il collegio vince il seggio.
Vantaggi: di facile comprensione
Svantaggi: vengono rappresentati solo i partiti più grandi e le piccole realtà non riescono ad essere rappresentate.
Correttivi: un correttivo all’iniquità del maggioritario a turno unico è il maggioritario a doppio turno.
Se nessuno dei candidati raggiunge la maggioranza assoluta al primo turno, dopo due settimane i due candidati che hanno avuto il maggior numero di voti si “sfidano”: uno dei due ora raggiungerà necessariamente la maggioranza assoluta.

I sistemi elettorali in Italia

1)dal 1948 al 1993: sistema proporzionale puro
2) dal 1993 al 2005: sistema misto ( 75% maggioritario e 25% proporzionale)
3) dal 2006 ad oggi: sistema proporzionale corretto con soglia di sbarramento e liste bloccate.

1) Cos’è una soglia di sbarramento?
E’ una percentuale di preferenze che un partito deve raggiungere, anche coalizzandosi con altre forze politiche, per entrare in Parlamento.
Questo dovrebbe evitare l’eccessiva frammentazione dei voti.
2) Cosa sono le liste bloccate?
Quando l’elettore va a votare non può esprimere le preferenze perché i partiti hanno preparato una lista di candidati che non si modifica e che si userà per assegnare i seggi.
La lista bloccata impedisce all’elettore di esercitare liberamente il suo diritto di voto, impedendogli di scegliere da chi vuole essere rappresentato

I requisiti per votare

In Italia dal 2 giugno 1946 esiste il suffragio universale, per cui può votare ogni cittadino/a italiano/a che abbia compiuto la maggiore età.
In particolare, la capacità di votare ( elettorato ATTIVO) comprende anche la capacità di essere votati ( elettorato PASSIVO).Si legge nell’art.51 della Costituzione
In Italia per votare alla Camera dei Deputati (e.attivo) basta avere 18 anni, mentre per essere votati (e.passivo) occorre averne 25; al Senato, invece, per votare occorre avere 25 anni, mentre per essere votati bisogna averne 40.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le principali caratteristiche del sistema proporzionale?
  2. Il sistema proporzionale divide il territorio in circoscrizioni elettorali, ogni partito presenta una lista di candidati, e i seggi vengono assegnati in proporzione alle preferenze ottenute dai partiti.

  3. Quali sono i vantaggi e gli svantaggi del sistema maggioritario?
  4. Il sistema maggioritario è di facile comprensione, ma tende a rappresentare solo i partiti più grandi, escludendo le piccole realtà. Un correttivo è il maggioritario a doppio turno.

  5. Come sono evoluti i sistemi elettorali in Italia dal 1948 ad oggi?
  6. Dal 1948 al 1993 si è usato un sistema proporzionale puro, dal 1993 al 2005 un sistema misto, e dal 2006 un sistema proporzionale corretto con soglia di sbarramento e liste bloccate.

  7. Cosa si intende per soglia di sbarramento e liste bloccate?
  8. La soglia di sbarramento è una percentuale minima di voti che un partito deve ottenere per entrare in Parlamento, mentre le liste bloccate impediscono agli elettori di esprimere preferenze sui candidati.

  9. Quali sono i requisiti per votare in Italia?
  10. In Italia, il suffragio universale permette a ogni cittadino maggiorenne di votare. Per la Camera dei Deputati, si vota a 18 anni e si può essere eletti a 25; per il Senato, si vota a 25 anni e si può essere eletti a 40.

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