Concetti Chiave
- La teoria volontaristica della Scuola di Public Choice esplora i meccanismi decisionali nelle istituzioni pubbliche, con un focus sugli attori coinvolti nelle decisioni di finanza pubblica.
- James Buchanan, economista americano, è stato uno dei principali esponenti di questa scuola di pensiero, che analizza i comportamenti di forze politiche, parlamentari, burocrati e elettori.
- L'obiettivo è comprendere i fattori che influenzano le scelte finanziarie, specialmente l'aumento della spesa pubblica nel '900, spesso non giustificato solo dall'espansione del Welfare State.
- La legge n. 196/2009 sulla contabilità e finanza pubblica evidenzia il "controllo parlamentare" sulla finanza, con articoli che trattano i rapporti con l'Unione Europea.
- La teoria indaga i condizionamenti che incidono sulle decisioni finanziarie pubbliche, cercando di spiegare le cause dell'incremento della spesa statale.
Vi è un intero filone di studio della finanza pubblica, nelle scienze economiche, espresso compiutamente dalla c.d. “Scuola di Public Choice” o della teoria volontaristica (e di cui uno dei principali esponenti è stato l’economista americano James Buchanan) che ha approfondito lo studio dei meccanismi decisionali e dei comportamenti che, all’interno delle istituzioni pubbliche, sono tenuti dai vari attori che concorrono alle decisioni di finanza pubblica (le forze politiche, i parlamentari e i politici al Governo, le burocrazie amministrative, gli elettori, le forze sociali).
Condizionamenti nelle scelte finanziarie
Questo allo scopo di comprendere i fattori e le condizioni, ovvero i condizionamenti, che intervengono nella determinazione delle scelte finanziarie, ed in particolare nell’aumento vertiginoso della spesa pubblica statale nel corso del ’900 in tutti i principali Paesi dell’Occidente, in misura spesso non spiegabile soltanto con l’aumento di compiti e funzioni pubbliche nel quadro del c.d. Welfare State.
Fonti ordinarie e controllo parlamentare
Esaminiamo alcune delle fonti ordinarie, ed in particolare la Legge generale di contabilità e finanza pubblica, legge n. 196/2009: è vero che si trovano disposizioni che evidenziano il “controllo parlamentare” sulla finanza pubblica (cfr. ad esempio l’art. 4 della legge 196/2009, richiamato anche nell’art. 9 intitolato “rapporti con l’Unione europea in tema di finanza pubblica).