Andrea301AG
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Concetti Chiave

  • La tipicità contrattuale in epoca romana fu attenuata, diventando meno rigida grazie all'evoluzione giuridica e al ruolo del pretore.
  • Il pretore fu fondamentale nell'innovazione del diritto romano, adattandolo ai cambiamenti sociali ed economici dell'epoca.
  • Attraverso il pretore, contratti non tipici ma comuni nella prassi commerciale estera furono riconosciuti e tutelati giuridicamente.
  • L'«actio in factum» fu uno strumento giuridico usato per proteggere tali contratti, portandoli infine a essere integrati nel diritto civile.
  • La stipulatio era un contratto duttile e universalmente riconosciuto nel mondo romano, essenziale nella vita quotidiana dei cittadini.

Attenuamento della tipicità giuridica in età classica

Dal punto di vista pratico, la tipicità contrattuale in senso forte non costituì un problema per i giuristi romani poiché essa ha avuto un’evoluzione che l’ha portata ad avere una configurazione più attenuata: essa è stata resa meno rigida e rigorosa. Tale evoluzione è stata affiancata dalla nascita di alcuni fattori che hanno alleggerito il peso della tipicità forte, sorti prevalentemente grazie alla figura del pretore.
1.

In epoca romana, il pretore è stato protagonista quale elemento propulsivo e propositivo di innovazione del diritto romano: grazie alla figura del pretore, il diritto romano si è evoluto e si è man mano conformato al cambiamento della civiltà romana, inizialmente basata sulle primarie attività di sostentamento e in seguito fondata sulle attività commerciali ed economiche. In tale società in continuo mutamento, i pretori si configuravano come «strumento di innovazione» poiché essi entravano in contatto con moltissime culture differenti da quella romana, come ad esempio la cultura ellenica e greca. Il pretore cominciò a dare riconoscimento ad alcuni contratti che non erano annoverati tra i contratti tipici romani ma che, allo stesso tempo, erano frequenti nell’ambito della prassi commerciale con Paesi stranieri. Il pretore tutelò tali contratti tramite uno strumento giuridico definito «actio in factum». Essi, dunque, inizialmente ebbero un riconoscimento solo attraverso il profilo pretorio; in seguito, essi vennero ascritti tra i contratti tipici e tutelati tramite azione di diritto civile (actio in ius ius conceptae) basata sulla buona fede.
2. In secondo luogo, i romani conoscevano uno strumento straordinario caratterizzato da duttilità: si tratta della stipulatio, contratto per eccellenza nel mondo romano. Ogni cittadino ne conosceva valore e caratteristiche poiché esso, proprio come la mancipatio, riguardava la vita di ogni persona.

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