Andrea301AG
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Concetti Chiave

  • Le elezioni sono regolate da leggi scritte e consuetudini consolidate, che includono il "silenzio elettorale" e limiti alle spese dei candidati e dei partiti.
  • Gli obblighi finanziari includono la nomina di un mandatario elettorale e l'istituzione di organi di controllo presso la Corte dei conti e le corti d'appello.
  • Le leggi impongono tetti alle spese elettorali per elezioni politiche, regionali, europee e comunali sopra i 15.000 abitanti.
  • La legge sulla par condicio regola l'accesso ai media durante le campagne elettorali, limitando spot TV e vietando sondaggi nei 15 giorni precedenti le elezioni.
  • La normativa è principalmente orientata ai media tradizionali e non copre adeguatamente la comunicazione via Internet, mostrando una carenza in questo ambito.

Indice

  1. Evoluzione della legislazione elettorale
  2. Par condicio e mezzi di comunicazione
  3. Caratteristiche della disciplina elettorale

Evoluzione della legislazione elettorale

Nel corso del tempo, la legislazione in materia di elezioni è stata contornata da una serie di regole, frutto in parte di pattuizioni scritte, in parte di consuetudini ormai radicate e imprescindibili. Fra queste, le più rilevanti riguardano il «silenzio elettorale» nel giorno delle elezioni e nel giorno che le precede, i limiti alle spese elettorali dei candidati e dei partiti, la tipologia e la pubblicità di tali spese, la figura del mandatario elettorale (che ogni candidato deve nominare, unico tramite legittimo di raccolta dei finanziamenti attraverso l’apertura di un apposito conto corrente), le modalità di controllo e le sanzioni, con l’istituzione di un collegio di controllo sulle spese elettorali presso la Corte dei conti e di un collegio regionale di garanzia elettorale presso ogni corte d’appello.

Tetti alle spese elettorali sono previsti, oltre che per le elezioni politiche, per quelle regionali (v. l. 43/1995), del Parlamento europeo e nei comuni sopra i 15.000 abitanti (v. l. 96/2012).

Par condicio e mezzi di comunicazione

Inoltre, una legge specifica (v. l. 22 febbraio 2000, n. 28 sulla par condicio, la cui applicazione è stata spesso causa di vivaci polemiche) disciplina la parità di accesso ai mezzi di informazione fra le varie liste durante le campagne elettorali, e anche al di fuori di esse. Si tratta di una normativa particolarmente rigida che, fra l’altro, limita fortemente gli spot in tv, forma di propaganda ritenuta in grado di suggestionare l’elettore, e vieta la diffusione dei risultati di sondaggi sulle intenzioni di voto nei 15 giorni che precedono le elezioni, considerandola una forma di condizionamento del voto.

Caratteristiche della disciplina elettorale

Va in conclusione sottolineato che l’intera disciplina delle campagne elettorali è tarata sui tradizionali mezzi di comunicazione di massa (stampa, radio e televisione), con esclusione di tutto ciò che è veicolato su Internet. Da questo punto di vista essa risulta in parte carente.

Si tratta, in sostanza, di una serie di regole in continua evoluzione, soggette dunque a perenni mutamenti che vanno di pari passo con lo sviluppo dei mezzi comunicativi.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le principali regole elettorali menzionate nel testo?
  2. Le principali regole elettorali includono il silenzio elettorale, i limiti alle spese elettorali, la figura del mandatario elettorale, e le modalità di controllo e sanzioni.

  3. Come viene disciplinata la parità di accesso ai mezzi di informazione durante le campagne elettorali?
  4. La parità di accesso è disciplinata dalla legge sulla par condicio, che limita gli spot in tv e vieta la diffusione dei sondaggi nei 15 giorni precedenti le elezioni.

  5. Quali sono le carenze della normativa elettorale attuale secondo il testo?
  6. La normativa è carente nel considerare i mezzi di comunicazione su Internet, essendo tarata principalmente sui mezzi tradizionali come stampa, radio e televisione.

Domande e risposte

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