Andrea301AG
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Concetti Chiave

  • I sistemi maggioritari utilizzano collegi uninominali eleggendo un solo candidato per circoscrizione, mentre i sistemi proporzionali formano circoscrizioni plurinominali con più candidati.
  • Duverger paragona i sistemi proporzionali a una macchina fotografica che riflette i pesi politici reali, mentre i sistemi maggioritari sono impulsi che incentivano coalizioni.
  • In contesti di frammentazione politica, i sistemi proporzionali possono generare confusione, mentre quelli maggioritari offrono una maggiore chiarezza.
  • Nella storia repubblicana italiana, il sistema elettorale ha subito molte modifiche per bilanciare il potere tra Parlamento e Governo.
  • Tra il 1992 e il 1994, il panorama politico italiano cambiò radicalmente, interrompendo il monopolio di un'unica forza politica sul sistema elettorale.

Indice

  1. Sistemi elettorali e collegi
  2. Duverger e i sistemi elettorali
  3. Frammentazione politica e chiarezza
  4. Radicali cambiamenti politici

Sistemi elettorali e collegi

Nel caso in cui venga adottato il sistema maggioritario, si formeranno collegi uninominali poiché ogni circoscrizione eleggerà un solo candidato; se il sistema è invece di tipo proporzionale, si formeranno circoscrizioni plurinominali poiché ogni circoscrizione non avrà un solo candidato, bensì un numero di candidati proporzionale ai voti espressi.

Duverger e i sistemi elettorali

Il politologo francese Duverger ha scritto che i sistemi proporzionali funzionano come una sorta di macchina fotografica: immortalano i reali pesi politici coesistenti nella società e, sulla base di quanto espresso dal popolo, distribuiscono i candidati nelle varie circoscrizioni; i sistemi maggioritari funzionano invece come un impulso di energia poiché registrano una specifica condizione politica ma cercano di incentivarla tramite la possibilità di coalizione tra partiti.

Frammentazione politica e chiarezza

In situazioni di frammentazione politica molto accentuate, i sistemi proporzionali, riportando la situazione sociale a livello politico, non sono sempre fautori di grande chiarezza; i sistemi maggioritari, in tal casi, possono invece offrire una visione più semplificata.
Nella nostra storia repubblicana, i sistemi elettorali sono stati oggetto di numerosi e variegati cambiamenti. Ciò è dovuto al fatto che, sebbene in un sistema parlamentare il rapporto tra i titolari degli indirizzi politici sono di tipo fiduciario, può spesso verificarsi una preminenza di un titolare su un altro: il ruolo di iniziativa politica del Parlamento può prevalere sulle forze del Governo, oppure viceversa può istituirsi un assetto in cui prevalga il ruolo politico del governo.

Per evitare il continuo oscillare della prevalenza tra queste due forze politiche, nel corso dei decenni è stato adottato un sistema elettorale di tipo sempre più proporzionale.

Radicali cambiamenti politici

Tra il 1992 e il 1994 il panorama politico italiano fu oggetto di radicali cambiamenti: in seguito al venir meno della «conventio ad escludendum» il sistema elettorale non fu più oggetto di un’unica forza politica.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la differenza principale tra i sistemi elettorali maggioritari e proporzionali?
  2. Nei sistemi maggioritari, si formano collegi uninominali con un solo candidato eletto per circoscrizione, mentre nei sistemi proporzionali si formano circoscrizioni plurinominali con un numero di candidati proporzionale ai voti espressi.

  3. Come descrive Duverger i sistemi elettorali proporzionali e maggioritari?
  4. Duverger paragona i sistemi proporzionali a una macchina fotografica che immortala i pesi politici reali, mentre i sistemi maggioritari sono visti come un impulso di energia che cerca di incentivare coalizioni tra partiti.

  5. Quali cambiamenti politici radicali si sono verificati in Italia tra il 1992 e il 1994?
  6. Tra il 1992 e il 1994, il panorama politico italiano ha subito cambiamenti radicali con la fine della «conventio ad escludendum», portando a un sistema elettorale non più dominato da un'unica forza politica.

Domande e risposte

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