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Concetti Chiave

  • Il referendum è valido solo con la maggioranza dei votanti, calcolata come maggioranza assoluta o semplice, influenzata dagli astenuti.
  • Il principio di maggioranza presenta limiti e complessità nel calcolo, specialmente quando ci sono più di due alternative al voto.
  • Storicamente, l'ordinamento canonico preferiva l'unanimità, mentre oggi il principio di maggioranza è adottato in contesti come l'elezione del papa.
  • Il principio di maggioranza non sempre riflette la volontà generale, rappresentando piuttosto una verità relativa e una garanzia per le minoranze.
  • Nelle elezioni con più candidati, come in Francia, il ballottaggio è uno strumento per garantire una scelta più rappresentativa tra i due più votati.

Indice

  1. Validità del referendum
  2. Calcolo della maggioranza
  3. Principio di maggioranza nella chiesa
  4. Relatività del principio di maggioranza
  5. Elezioni regionali in Italia
  6. Elezioni presidenziali in Francia
  7. Limiti del principio di maggioranza

Validità del referendum

Affinché il referendum sia valido deve esserci la maggioranza dei votanti. Ammesso che le alternative al voto siano 2, la maggioranza si può calcolare in due modi diversi, perché le alternative diventano sempre tre. Chi dice si, chi dice no, chi non dice né si né no, depone scheda bianca.

Scheda bianca= ho un'opinione che non è tra le alternative poste.

40% si 30% no 30% astenuti. In alcuni casi si calcola la maggioranza assoluta, il 50% +1 degli aventi diritto al voto o dei votanti.

Maggioranza semplice: gli astenuti si aggiungono alla percentuale maggiore.

 

Calcolo della maggioranza

Calcolo della maggioranza molto complicato. Delle volte è addirittura una maggioranza dei due terzi. Art 42/128.

 

Se io presumo che tutti i voti pesino allo stesso modo, il calcolo della maggioranza è più complicato.

Il principio di maggioranza ha dei limiti intrinsechi che non possiamo non vedere.

 

Principio di maggioranza nella chiesa

Nell'ordinamento canonico all'origine, il principio con il quale si deliberava NON era il principio di maggioranza, ma era un principio di unanimità perché nell'ambito della chiesa cattolica è difficile da accettare il principio maggioritario, oggi c'è per l'elezione del papa.

Se tu cerchi una verità assoluta, presupposta, non può che vedere tutti d'accordo.

 

Relatività del principio di maggioranza

Ciò che deriva dal principio di maggioranza è che è una verità sempre relativa.

Se ci sono 3 alternative al voto, posso avere lo stesso risultato,

40 vota A

30 vota B

30 vota C

Potrebbe vincere A che è la percentuale maggiore, ma B e C sono la maggioranza degli elettori. Quindi vince A ma non è la maggioranza.

Elezioni regionali in Italia

In alcune regioni italiane si vota così per l'elezione del presidente regionale. Era successo in Abruzzo.

Si va all'elezione con 3 candidati.

A 48% destra

B 42% sinistra

C 10% ultrasinistra

 

Il 10% non voleva il candidato di destra, voleva uno più di sinistra di quello di sinistra.

Si può fare il ballottaggio. Ci sono 3 alternative, voto la prima volta se uno raggiunge il 50%+1 finisce lì, se non si raggiunge il 50%+1 si fa una votazione ristretta alle due alternative che hanno preso più voti.

 

Elezioni presidenziali in Francia

Francia- presidente della repubblica eletto dal popolo. I candidati possono essere una pluralità infinita.

Al primo turno 5 candidati presero voti rilevanti,

A Chirac

B padre di Le Peine

C Centro sinistra

D Centro sinistra

E Centro sinistra

Tutti i canditati erano compresi tra il 15% e il 25%. Per pochissimi voti al ballottaggio andarono Chirac e Le Peine. Fu un trionfo per Chirac.

Limiti del principio di maggioranza

Il principio di maggioranza funziona solo con due alternative, non è affatto la riscoperta della volontà generale, la volontà di tutti. Il principio di maggioranza è la cosa che abbiamo trovato meno dannosa per poter decidere insieme su questioni opinabili. Non è detto che quello che esce da quella decisione sia una verità assoluta. Dobbiamo prenderla come verità relativa. Questo ha un'importanza notevole. Si concepisce la maggioranza come una garanzia per la minoranza.

 

La maggioranza dei 2/3 delle camere, richieste per le leggi costituzionale, è un maggioranza più estesa.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il principio di maggioranza e quali sono i suoi limiti?
  2. Il principio di maggioranza è un metodo decisionale che si basa sul consenso della maggioranza dei votanti. Tuttavia, ha limiti intrinseci poiché non sempre rappresenta una verità assoluta, ma piuttosto una verità relativa, e può non riflettere la volontà generale.

  3. Come si calcola la maggioranza in un referendum con due alternative di voto?
  4. La maggioranza può essere calcolata come maggioranza assoluta, cioè il 50% +1 degli aventi diritto al voto o dei votanti, oppure come maggioranza semplice, dove gli astenuti si aggiungono alla percentuale maggiore.

  5. Qual è la differenza tra maggioranza semplice e maggioranza dei due terzi?
  6. La maggioranza semplice si ottiene quando la percentuale maggiore di voti supera le altre, mentre la maggioranza dei due terzi è una maggioranza più estesa, spesso richiesta per decisioni importanti come le leggi costituzionali.

  7. Come funziona il sistema elettorale in Francia per l'elezione del presidente della repubblica?
  8. In Francia, il presidente è eletto dal popolo e i candidati possono essere molti. Se nessuno ottiene il 50%+1 al primo turno, si procede a un ballottaggio tra i due candidati con più voti.

  9. Perché il principio di maggioranza è considerato una garanzia per la minoranza?
  10. Il principio di maggioranza è visto come una garanzia per la minoranza perché, pur non essendo una verità assoluta, permette di prendere decisioni condivise su questioni opinabili, proteggendo così i diritti delle minoranze.

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