Concetti Chiave
- I genitori hanno l'obbligo di mantenere, istruire ed educare i figli, mentre i figli devono rispettare i genitori e contribuire al mantenimento familiare se convivono con loro.
- Fino alla maggiore età, i genitori esercitano la potestà sui figli, con rappresentanza e usufrutto legale, destinando i redditi al mantenimento e all'educazione.
- Le decisioni sui figli devono essere prese di comune accordo tra i genitori; in caso di disaccordo, è possibile ricorrere al giudice.
- La filiazione può essere legittima, se i genitori erano sposati al momento del concepimento, o naturale, se concepita fuori dal matrimonio.
- I figli naturali, una volta riconosciuti, hanno gli stessi diritti dei figli legittimi, ma non sono considerati parenti dei nonni.
Indice
Obblighi dei genitori e dei figli
Entrambi i genitori hanno l’obbligo di mantenere, istruire ed educare i figli, tenendo conto delle loro capacità.
I figli hanno l’obbligo di rispettare i genitori e fino a quando convivono con loro, di contribuire al mantenimento della famiglia in proporzione ai redditi di cui siano eventualmente titolari.
Potestà e rappresentanza legale
Fino alla maggiore età, i genitori esercitano la potestà nei confronti dei figli. In particolare:
• Entrambi i genitori hanno la rappresentanza legale del minore;
• Entrambi i genitori hanno l’usufrutto legale sugli eventuali beni di proprietà del figlio, ma con l’obbligo di destinarne il reddito al mantenimento della famiglia e alla istruzione ed educazione dei figli.
Decisioni e intervento del giudice
Di regola, i genitori devono prendere di comune accordo le decisioni che riguardano i figli.
Se i genitori non si accordano su una decisione di particolare importanza relativa ai figli, ciascuno di loro può chiedere l’intervento del giudice che suggerirà le soluzioni più adeguate.
Tipologie di filiazione
La filiazione può essere:
• LEGITTIMA: figlio che, quando è stato concepito, i genitori erano uniti in matrimonio.
Si presume concepito durante il matrimonio:
- Il figlio nato almeno 180 giorni dopo la celebrazione del matrimonio;
- Il figlio nato entro 300 giorni dall’eventuale annullamento, scioglimento, separazione, divorzio, morte del coniuge.
• NATURALE: figlio che è nato al di fuori del matrimonio, cioè da genitori che non erano sposati tra loro quando è avvenuto il suo concepimento.
Riconoscimento e legittimazione dei figli naturali
Il rapporto di filiazione naturale può risultare da un atto volontario dei genitori o da un accertamento del giudice.
Il genitore che ha effettuato il riconoscimento, assume nei confronti del figlio naturale gli stessi diritti e doveri previsti per i figli legittimi.
Il riconoscimento di un figlio naturale è un atto solenne e irrevocabile.
I figli naturali sono considerati uguali ai figli legittimi. Essi, però, non sono “parenti” dei nonni, non ereditano quindi da quest’ultimi.
LEGITTIMAZIONE DEI FIGLI NATURALI: i figli naturali possono ottenere la stessa posizione giuridica dei figli legittimi.
La legittimazione può avvenire per:
- Matrimonio dei genitori naturali;
- Provvedimento del giudice.
Domande da interrogazione
- Quali sono gli obblighi dei genitori nei confronti dei figli?
- Come si definisce la filiazione legittima e naturale?
- Cosa comporta il riconoscimento di un figlio naturale?
Entrambi i genitori hanno l'obbligo di mantenere, istruire ed educare i figli, tenendo conto delle loro capacità, e devono prendere di comune accordo le decisioni che li riguardano.
La filiazione legittima si riferisce a figli concepiti durante il matrimonio, mentre la filiazione naturale riguarda figli nati al di fuori del matrimonio. Entrambi i tipi di filiazione comportano diritti e doveri simili per i genitori.
Il riconoscimento di un figlio naturale è un atto solenne e irrevocabile che conferisce al genitore gli stessi diritti e doveri previsti per i figli legittimi, sebbene i figli naturali non siano considerati "parenti" dei nonni e non ereditino da loro.