Andrea301AG
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Concetti Chiave

  • La fornitura di beni in regime di monopolio pubblico può portare a inefficienze economiche, dato che è difficile valutare le preferenze dei destinatari.
  • È importante analizzare l'efficienza economica nel rapporto tra entrate e spese pubbliche per garantire una corretta allocazione delle risorse.
  • La decisione su quali entrate finanziare le spese pubbliche deve considerare l'impatto sull'allocazione delle risorse.
  • Nell'Ottocento, si riteneva che solo certi beni pubblici dovessero essere finanziati dallo Stato, dato che il mercato non era interessato a fornirli.
  • Lo Stato liberale ottocentesco era concepito come uno "Stato minimo" con limitate spese per funzioni e servizi pubblici.

Indice

  1. Monopolio pubblico e inefficienza
  2. Efficienza economica e allocazione
  3. Storia della produzione pubblica

Monopolio pubblico e inefficienza

Se un bene non viene fornito in regime di mercato, ma in regime di monopolio pubblico, è più difficile valutare le preferenze dei destinatari di quel bene, per cui la produzione di certi beni pubblici potrebbe risultare “inefficiente”, sotto l’aspetto economico, perché potrebbe essere sproporzionata per eccesso o per difetto rispetto alla domanda effettiva di quel bene pubblico, cioè agli effettivi bisogni della collettività.

Efficienza economica e allocazione

Il rapporto tra entrate e spese pubbliche può essere pertanto analizzato da una prima prospettiva economica, che è quella appunto dell’efficienza economica. Per decidere con quali entrate finanziare le spese necessarie per fornire i beni pubblici occorre innanzi tutto valutare quale incidenza l’attività finanziaria pubblica, di entrata e di spesa, può avere sull’allocazione delle risorse, e quale sarebbe desiderabile che avesse.

Storia della produzione pubblica

Storicamente, nel primo approccio adottato dalla scienza economica al problema della produzione pubblica di certi beni (XIX secolo), si è ritenuto che solo determinati “beni pubblici” potessero e dovessero essere finanziati dallo Stato: gli unici per i quali non vi era convenienza del mercato a intervenire (l’iniziale configurazione dello Stato liberale ottocentesco è quella di uno “Stato minimo”, quanto a spesa per funzioni e servizi pubblici).

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