Andrea301AG
Ominide
2 min. di lettura
Vota

Concetti Chiave

  • Le procedure legislative speciali dell'UE richiedono che gli atti siano adottati dal Consiglio previa consultazione o approvazione del Parlamento europeo.
  • Il Consiglio europeo può decidere, all'unanimità e con l'approvazione del Parlamento, di applicare la maggioranza qualificata invece dell'unanimità in alcuni casi.
  • Le clausole passerella permettono di passare da procedure speciali a quella ordinaria, salvo obiezioni di parlamenti nazionali entro sei mesi.
  • Gli atti legislativi sono firmati dai presidenti del Parlamento europeo e del Consiglio e pubblicati nella Gazzetta Ufficiale dell'UE.
  • L'Italia è parte attiva dell'ordinamento UE, impegnata a rispettare gli obblighi comunitari e applicare il diritto dell'Unione.

Indice

  1. Procedure legislative speciali
  2. Clausole passerella e decisioni
  3. Firma e pubblicazione degli atti
  4. Ruolo dell'Italia nell'Unione europea
  5. Obblighi dell'Italia nei trattati

Procedure legislative speciali

Le procedure legislative speciali sono indicate nei trattati via via: nella maggior parte dei casi esse prevedono che l’atto sia adottato dal Consiglio previa consultazione oppure previa approvazione del Parlamento europeo (per un esempio della prima procedura si veda l’art. 113 Tfue; per un esempio della seconda l’art. 19.1 Tfue).

Clausole passerella e decisioni

Va aggiunto che il Tue (art. 48.7) consente al Consiglio europeo di disporre (all’unanimità e con l’approvazione del Parlamento europeo) che, nei casi in cui i trattati prevedono l’unanimità del Consiglio, questo possa invece decidere a maggioranza qualificata (tranne nel settore della difesa). Può anche disporre che, per l’adozione di atti legislativi, invece di una procedura speciale si applichi quella ordinaria. Si tratta delle citate «clausole passerella», applicabili però solo a condizione che, entro sei mesi, un qualsiasi parlamento nazionale non notifichi la sua opposizione.

Firma e pubblicazione degli atti

Gli atti legislativi sono firmati dal presidente del Parlamento europeo e dal presidente del Consiglio (solo dall’uno o dall’altro se adottati con procedura speciale) e sono pubblicati nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea, nelle ventiquattro lingue ufficiali dell’Unione. Essi entrano in vigore alla data stabilita dall’atto stesso o, in mancanza, il ventesimo giorno dalla pubblicazione.

Ruolo dell'Italia nell'Unione europea

Sin dalla fondazione della prima Comunità (1951) l’Italia è parte, con un ruolo che è stato sempre propulsivo, dell’ordinamento dell’Unione europea: come tale ha assunto una serie di obblighi, impegnandosi ad adottare «ogni misura di carattere generale e particolare» per assicurarne l’esecuzione. Essi consistono per un verso nella rinuncia alle proprie competenze in tutti gli ambiti, via via più numerosi, divenuti oggetto della competenza (in alcuni casi esclusiva) dell’Unione, per un altro nella necessaria applicazione da parte dei propri organi del diritto dell’Unione.

Obblighi dell'Italia nei trattati

Gli obblighi di cui sopra sono specificati nei trattati tante volte richiamati, sottoscritti e ratificati (così come tutte le successive modifiche) dall’Italia secondo il procedimento dell’art. 80 Cost., cioè con la forma giuridica della legge ordinaria (di autorizzazione alla ratifica e, nello stesso tempo, di esecuzione.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le caratteristiche principali delle procedure legislative speciali dell'Unione Europea?
  2. Le procedure legislative speciali prevedono che l'atto sia adottato dal Consiglio previa consultazione o approvazione del Parlamento europeo, come indicato nei trattati.

  3. Cosa consente l'articolo 48.7 del Trattato sull'Unione Europea?
  4. L'articolo 48.7 consente al Consiglio europeo di decidere all'unanimità, con l'approvazione del Parlamento europeo, di passare dall'unanimità alla maggioranza qualificata, eccetto nel settore della difesa, e di applicare la procedura ordinaria invece di quella speciale.

  5. Qual è il ruolo dell'Italia nell'ordinamento dell'Unione Europea?
  6. L'Italia ha un ruolo propulsivo e ha assunto obblighi di rinuncia alle proprie competenze in ambiti di competenza dell'Unione e di applicazione del diritto dell'Unione, come specificato nei trattati sottoscritti e ratificati.

Domande e risposte

Hai bisogno di aiuto?
Chiedi alla community