Concetti Chiave
- I primi 12 articoli della Costituzione italiana rappresentano i principi fondamentali non modificabili che definiscono il valore della Repubblica.
- La Corte Costituzionale ha il potere di dichiarare incostituzionali le leggi che contrastano con questi principi fondamentali.
- L'Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro, con la sovranità esercitata dal popolo secondo la Costituzione.
- Il lavoro è considerato un diritto costituzionale, essenziale per l'uguaglianza e la libertà individuale.
- In Italia, la sovranità popolare si esercita attraverso la democrazia rappresentativa e diretta, con strumenti come elezioni, referendum e leggi di iniziativa popolare.
Indice
Principi fondamentali della Repubblica
I principi fondamentali sono i primi 12 articoli. Indicano la mappa dei valori, non modificabili, su cui si fonda la Repubblica Italiana rinnegando la precedente esperienza fascista e costituiscono il limite invalicabile di ogni legge del Parlamento. Per tale motivo la Corte Costituzionale può riconoscere l’incostituzionalità se contrasta con tali principi.
Ruolo del Presidente e della Corte
Le leggi, infatti, sono verificate prima dal Presidente della Repubblica e se sono problematiche perché ambigue costituzionalmente nei loro commi oppure non hanno una copertura finanziaria le rimanda indietro con una valutazione secondo art 74. A questo punto le leggi ritornano in Parlamento e a questo punto il presidente deve firmarle per forza. In secondo luogo sono verificate dalla Corte Costituzionale.
Repubblica democratica e lavoro
L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.
La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.
Spiegazione primo comma.
E’ una Repubblica perché la sovranità è in mano al popolo e democratica per due motivi: è stata proclamata e voluta dal popolo con il referendum del 2/06/1946.
ed è strutturata sulla base di regole democratiche dettate dalla Costituzione.
Il lavoro è elevato a rango di diritto costituzionale. Permette di crescere materialmente e spiritualmente e di avere dignità e un accesso effettivo nella vita politica. E’ premessa di ogni concreta forma di uguaglianza e libertà perché emancipa da forme di schiavitù e dipendenza.
Sovranità popolare e democrazia
In Italia si ha lo stato di diritto a prescindere da altri elementi culturali. La sovranità, quindi, è del popolo che non la può esercitare in maniera arbitraria bensì in due modi: indirettamente eleggendo i propri rappresentanti in Parlamento cui spetta il compito di fare le leggi (democrazia rappresentativa). Essi, però, non devono diventare dittatori ma attenersi alle limitazioni della Carta.
Referendum e iniziativa popolare
Il secondo modo è indirettamente con il referendum e le leggi di iniziativa popolare. Il referendum (democrazia diretta, art. 75) può essere abrogativo se il popolo è chiamato ad abrogare in tutto o in parte una legge ed è valido solo se vanno a votare il 50% + 1 degli elettori oppure può essere costituzionale cioè conferma o no la modifica della costituzione con leggi costituzionali. Le leggi popolari devono essere proposte al parlamento con testo di legge accompagnato da 50 mila firme valide. (articolo 71)
Il cittadino non è più suddito ma detiene la sovranità in modo assoluto.
Domande da interrogazione
- Qual è il ruolo dei principi fondamentali nella Costituzione Italiana?
- Come viene esercitata la sovranità in Italia secondo l'articolo primo della Costituzione?
- Qual è l'importanza del lavoro secondo la Costituzione Italiana?
I principi fondamentali, contenuti nei primi 12 articoli, rappresentano i valori immutabili su cui si fonda la Repubblica Italiana, rinnegando l'esperienza fascista, e costituiscono il limite invalicabile per ogni legge del Parlamento.
La sovranità appartiene al popolo e viene esercitata nelle forme e nei limiti della Costituzione, attraverso la democrazia rappresentativa e diretta, come l'elezione dei rappresentanti e il referendum.
Il lavoro è considerato un diritto costituzionale fondamentale, che permette la crescita materiale e spirituale, garantendo dignità e partecipazione alla vita politica, e rappresenta la premessa per l'uguaglianza e la libertà.