Concetti Chiave
- Il potere giudiziario è esercitato dalla Magistratura, comprendendo giudici e Pubblici Ministeri, secondo la teoria della separazione dei poteri di Montesquieu.
- Il principio di legalità è fondamentale per il potere giudiziario, garantendo un'azione giusta ed equa e affrontando reati e atteggiamenti deontologicamente discutibili.
- In Italia, l'esercizio del potere giudiziario è diviso tra giurisdizione ordinaria e speciale, con giudici in funzione requirente e giudicante.
- La giurisdizione ordinaria riguarda le materie civili e penali, coinvolgendo il Giudice di pace, tribunali, Corte d'Appello e Corte di Cassazione.
- La giurisdizione speciale tratta materie amministrative, contabili, tributarie e militari, con tribunali specifici come il TAR, la Corte dei Conti e le Commissioni tributarie.
Indice
- Il potere giudiziario e la separazione dei poteri
- Il principio di legalità nella giustizia
- Tipi di giurisdizione in Italia
- Giurisdizione speciale: amministrativa e altre
Il potere giudiziario e la separazione dei poteri
Per potere giudiziario si intendono tutti quei poteri in mano a tutta una serie di organi giuridici definiti nelle linee generali come Magistratura, di cui fanno parte sia i giudici sia i Pubblici Ministeri. Dal punto di vista filosofico il potere giudiziario è legata alla celebre teoria della separazione dei poteri portata avanti da Montesquieu al fine di garantire una migliore applicazione delle leggi. Per ovviare a quest’aspetto quindi esisterebbero secondo Montesquieu tre tipologie di potere: il potere legislativo, il potere esecutivo ed il potere giudiziario. Il potere giudiziario sarebbe dunque quella forma di potere che viene esercitata dalla Magistratura per dare, in un’altra accezione, attuazione all’ordine di natura legislativa.
Il principio di legalità nella giustizia
E’ molto importante che il potere giudiziario venga esercitato in virtù e in maniera strettamente connessa al principio di legalità che si annovera tra i principi democratici su cui si fonda la nostra Costituzione repubblicana. Il principio di legalità prevede anche che si deve agire in maniera giusta ed equa nei confronti dei cittadini. Secondo il principio di legalità inoltre si deve cercare non solo di punire i reati che vengono commessi, ma anche quel genere di atteggiamenti che sono discutibili sul piano meramente deontologico.
Tipi di giurisdizione in Italia
In Italia esistono due tipi di giurisdizione: la giurisdizione ordinaria e la giurisdizione speciale. Si occupano dell’esercizio di quest’ordine di giurisdizione i giudici in funzione requirente e i giudici in funzione giudicante.

Rientra nell’ambito della giurisdizione ordinaria tutto ciò che è relativo alla materia civile e penale. I protagonisti di una controversia in ambito civile sono l’attore, ovvero la persona che dà inizio alla controversia ed il cosiddetto convenuto, ovvero colui che si difende nell’ambito della controversia. Nell’ambito civile ci si rivolge al Giudice di pace o al tribunale in primo grado, poi alla Corte d’Appello in secondo grado e in terzo ed ultimo grado alla Corte di Cassazione. In ambito penale invece la controversia coinvolge il Pubblico Ministero che si occupa dell’accusa e l’imputato che si deve difendere nel corso del processo in corso. In questo caso in primo grado ci si rivolge alla figura del giudice di pace per quanto concerne i reati inferiori, a Tribunale o Corte d’Assise per i reati considerati più gravi; in secondo grado invece ci si rivolge al Tribunale, alla Corte d’appello o alla Corte d’assise d’appello per i reati che sono di una certa gravità, mentre per il cosiddetto controllo di legittimità ci si deve rivolgere alla Corte di cassazione.
Giurisdizione speciale: amministrativa e altre
La giurisdizione speciale ha invece a che fare con materie di natura amministrativa, contabile, tributaria e militare. Ad occuparsi delle controversie di natura amministrativa che hanno come parte in causa le Pubbliche Amministrazioni in primo grado è senz’altro il Tribunale Amministrativo Regionale, mentre in secondo grado il Consiglio di Stato.
Per quanto riguarda la materia contabile, si deve cercare di risolvere delle controversie legate alla contabilità pubblica e quelle relative agli Enti finanziati dallo Stato; ad occuparsi di queste controversie sono senz’altro in primo grado la Corte dei Conti nell’ambito della sezione regionale ed in secondo grado invece all’interno di quella che è la sezione centrale.
La giurisdizione tributaria è quella di cui si occupano le cosiddette Commissioni tributarie provinciali in primo grado e regionali in secondo grado, salvo il rispetto del cosiddetto principio di legittimità da parte della Corte di Cassazione. La giurisdizione militare invece si occupa di controversie che riguardano in periodi di pace coloro che fanno parte delle Forze Armate, invece in periodi di guerra viene esercitata la giurisdizione che viene decisa dalla legge.
Domande da interrogazione
- Qual è il ruolo del potere giudiziario secondo la teoria di Montesquieu?
- Come si collega il potere giudiziario al principio di legalità?
- Quali sono i due tipi di giurisdizione esistenti in Italia?
- Quali sono i gradi di giudizio nella giurisdizione ordinaria civile?
- Chi si occupa delle controversie di natura amministrativa nella giurisdizione speciale?
Secondo Montesquieu, il potere giudiziario è una delle tre tipologie di potere, insieme al legislativo ed esecutivo, e viene esercitato dalla Magistratura per garantire una migliore applicazione delle leggi.
Il potere giudiziario deve essere esercitato in stretta connessione con il principio di legalità, che richiede un'azione giusta ed equa nei confronti dei cittadini e non solo la punizione dei reati, ma anche di atteggiamenti discutibili deontologicamente.
In Italia esistono la giurisdizione ordinaria, che si occupa di materie civili e penali, e la giurisdizione speciale, che riguarda materie amministrative, contabili, tributarie e militari.
Nella giurisdizione ordinaria civile, i gradi di giudizio sono il Giudice di pace o il tribunale in primo grado, la Corte d'Appello in secondo grado e la Corte di Cassazione in terzo grado.
Le controversie di natura amministrativa sono gestite in primo grado dal Tribunale Amministrativo Regionale e in secondo grado dal Consiglio di Stato.