Concetti Chiave
- La Costituzione italiana garantisce l'uguaglianza di tutti i cittadini di fronte alla legge e il diritto alla giustizia, assicurando un accesso paritario ai servizi giudiziari dello Stato.
- Le pene in Italia, ispirate a principi umanitari, mirano al recupero sociale del condannato oltre alla funzione punitiva, con distinzione tra pene principali e accessorie.
- Il rifiuto della pena di morte in Italia è in linea con i principi democratici, dopo la sua abolizione post-regime fascista nel 1945.
- Il principio di legalità è fondamentale: si può essere puniti solo per reati definiti da leggi vigenti al momento del fatto, prevenendo abusi legislativi.
- La responsabilità penale in Italia è personale, garantendo che nessuno possa essere punito per reati commessi da altri.
Pena e garantismo nella Costituzione italiana
La Costituzione italiana afferma l’uguaglianza di tutti i cittadini di fronte alla legge e garantisce loro il diritto alla giustizia, cioè la possibilità di rivolgersi a un giudice per difendersi e far valere i propri diritti. La giustizia, infatti, è un servizio offerto dallo Stato a tutti in condizioni di parità. Chi commette un reato riceve una sanzione, cioè una pena; questa pena, secondo i principi umanitari cui si ispira la Costituzione, non ha solo una funzione punitiva (come in passato), ma è finalizzata al recupero sociale del condannato.
In Italia la pena di morte introdotta dal regime fascista viene abolita con la Liberazione (1945). Infatti, la pena capitale è caratteristica dello Stato totalitario, mentre il suo rifiuto è coerente con i principi della democrazia. La pena è diversa a seconda della gravità dei reati. Si distingue fra pene principali (ovvero la detenzione, perpetua o temporanea, e il pagamento di una somma di denaro, multa o ammenda) e pene accessorie (per esempio, l’interdizione dai pubblici uffici) per chi si sia reso colpevole di reati contro la cosa pubblica (come la corruzione). Le pene sono previste in una misura compresa fra un minimo e un massimo, di modo che il giudice possa graduare la pena tenendo conto del singolo caso, diverso da tutti gli altri.La Costituzione italiana afferma il principio di legalità quando stabilisce che si può essere puniti solo in base a una legge emanata dal Parlamento in vigore prima del reato commesso (art. 25). Si tratta di una garanzia fondamentale, perché solo l'esistenza di una legge permette al cittadino di regolare il proprio comportamento secondo la legalità e impedisce gli abusi, per esempio l'introduzione di norme speciali destinate a colpire determinati comportamenti o determinate persone. La Costituzione afferma poi che la responsabilità penale è personale: non si può essere puniti per reati commessi da altri e ogni cittadino risponde solo delle proprie azioni.
Domande da interrogazione
- Qual è il ruolo della pena secondo la Costituzione italiana?
- Come la Costituzione italiana garantisce il principio di legalità?
- Qual è la distinzione tra pene principali e accessorie?
La pena, secondo la Costituzione italiana, non ha solo una funzione punitiva ma è finalizzata al recupero sociale del condannato, ispirandosi a principi umanitari.
La Costituzione italiana garantisce il principio di legalità stabilendo che si può essere puniti solo in base a una legge emanata dal Parlamento in vigore prima del reato commesso, impedendo abusi e norme speciali.
Le pene principali includono la detenzione e il pagamento di una somma di denaro, mentre le pene accessorie possono includere l'interdizione dai pubblici uffici per reati contro la cosa pubblica.