darksoul98
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Concetti Chiave

  • La Costituzione italiana valorizza il lavoro come criterio principale per la dignità sociale, in contrasto con le costituzioni dell'Ottocento che privilegiavano la proprietà.
  • L'articolo 4 della Costituzione definisce il lavoro sia come un diritto, impegnando lo Stato a combattere la disoccupazione, sia come un dovere per i cittadini.
  • Il lavoro viene considerato essenziale per il progresso materiale e spirituale della società, richiedendo l'impegno attivo di ogni cittadino.
  • La Costituzione riconosce la presenza di una classe lavoratrice non proprietaria, accettando la realtà della concentrazione della proprietà privata.
  • Il mercato regola l'occupazione e il salario attraverso contratti, evidenziando le dinamiche economiche tra imprese e forza-lavoro.

Indice

  1. Il lavoro nella Costituzione
  2. Il valore del lavoro
  3. Diritto e dovere del lavoro
  4. Riconoscimento della proprietà privata

Il lavoro nella Costituzione

La Costituzione si occupa del lavoro fin dall'articolo 1, nella dichiarazione di apertura.

Alcuni hanno giudicato questa espressione un po' retorica e priva di significato concreto. Altri le hanno invece attribuito un valore polemico nei confronti delle costituzioni liberali dell'Ottocento, nelle quali non il lavoro ma la proprietà costituiva la base per la distinzione tra cittadini di rango superiore e cittadini di rango inferiore.

Il valore del lavoro

Nella Costituzione, al contrario, il lavoro, e non la proprietà, deve costituire il criterio se non esclusivo almeno preponderante per il riconoscimento della dignità morale e sociale dei cittadini; in altre parole, il cittadino deve essere preso in considerazione non tanto per quello che ha, quanto per quello che fa.

Diritto e dovere del lavoro

Questo secondo significato trova conferma nell'articolo 4 che considera il lavoro come un diritto e come un dovere per tutti i cittadini. Il riconoscimento del lavoro come un diritto impegna lo Stato a promuovere le condizioni che rendano effettivo questo diritto, e cioè a porre come obiettivo della politica economica la lotta contro la disoccupazione. Il riconoscimento del lavoro come un dovere impegna invece tutti i cittadini a svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società intera.

Riconoscimento della proprietà privata

Da quanto detto fin qui possiamo dedurre che la Costituzione, riconoscendo la proprietà privata e la sua concentrazione nelle mani di pochi:

a. riconosce come dato di fatto l'esistenza di una classe lavoratrice non proprietaria;

b. ammette che la quantità e il prezzo della forza-lavoro acquisita dalle imprese (ossia l'occupazione e il salario) siano determinati attraverso un contratto, e quindi regolati dalle condizioni del mercato.

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